Tutte le spese sostenute per gli animali domestici possono essere oggetto di detrazione nel 730/2024: ecco limiti e istruzioni da seguire.
I costi per il sostenimento degli animali domestici sono molto alti. Le spese veterinarie e le spese per il cibo scoraggiano moltissime persone inducendole a scegliere di non adottare cani e gatti. In realtà, esistono diversi bonus e agevolazioni pensati per fornire un aiuto ai proprietari di quattro zampe domestici. Oltre ai sussidi economici, è utile ricordare che le spese sostenute per il benessere degli animali di compagnia possono essere inserite nel modello 730/2024 ed essere oggetto di detrazione dall’Irpef.
Di seguito verranno riportate le istruzioni per inserire le spese veterinarie nel modello 730/2024, in modo che possano essere oggetto di detrazione dalle tasse.
Al momento della dichiarazione dei redditi è possibile inserire le spese veterinarie nel modello 730/2024. La detrazione delle spese per gli animali avverrà nei limiti della spesa massima detraibile. Dalla Legge di Bilancio di tre anni fa il limite massimo detraibile è stato aumentato da 250 a 550 euro.
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La detrazione è fruibile solo per coloro che rispettano l’obbligo di tracciabilità nei pagamenti, se quindi sono utilizzati carta di credito, bancomat, versamento bancario o postale. Solamente alcune spese veterinarie sono ammesse in detrazione al 19%. Tra le spese veterinarie sostenute per la cura dei propri animali domestici, rientrano le visite veterinarie, gli interventi, le analisi di laboratorio, i farmaci veterinari.
Il limite detraibile per le spese veterinarie dello scorso anno è di 550 euro. La spesa può essere soggetta a detrazione se supera la soglia di 129,11 euro, per la quale il beneficio non è riconosciuto. Sottraendo quindi i 130 euro ai 550 ne rimarranno 420 euro. Calcolando il 19% della cifra si ottiene un bonus per gli animali di circa ottanta euro.
Il bonus della detrazione delle spese veterinarie spetta solo se le spese sono inferiori ai 550 euro e superiori ai 130 euro. Nel modello 730/20240, i costi per il veterinario devono essere indicati nel quadro E, dalle righe E8 a E10 con il codice 29.
Il modello 730 precompilato dovrebbe presentare già i dati relativi alle spese sostenute. Sono però i contribuenti a dover controllare che le informazioni inserite siano corrette e nel caso a modificarle.
Le detrazioni di imposta, previste dall’articolo 15 del TUIR, sono riconosciute secondo un meccanismo di riduzione progressiva del rimborso IRPEF basato sul reddito del contribuente. Secondo la Legge di Bilancio 2024 per redditi superiori a 50.000 euro è previsto un taglio dell’agevolazione fiscale pari a 260 euro. I documenti necessari per inserire le spese in detrazione sono la certificazione rilasciata dall’ASL o dal veterinario quando si iscrive l’animale all’anagrafe e il certificato di adozione o la fattura di acquisto. Senza titolo di proprietà la detrazione fiscale non è possibile. (di Elisabetta Guglielmi)
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