Che cosa dice la legge se viene trovato un cane o un gatto per la strada riguardo l’essere responsabile o meno? Ecco i dettagli.
Ci sono dei concetti diffusi che non sempre sono esatti. Succede molte volte che le persone abbandonino cani e gatti e lo fanno nei luoghi più diversi. Capita di ritrovarli nella spazzatura, purtroppo, ma anche legati ad un albero o ad un palo per una strada comune e frequentata.
Forse lo fanno proprio perché qualcuno possa trovarli, ma che cosa succede se viene trovato un cane o un gatto per strada secondo la legge? Se ne diventa immediatamente responsabili oppure no? Si dice spesso in giro che chi lo trova ha tutta la responsabilità, soprattutto se lo porta dal veterinario o in una struttura adeguata.
Non è proprio così. Meglio approfondire l’argomento e prendere le informazioni pubbliche ed esatte per riuscire ad essere del tutto consapevoli di quello che può succedere e di che cosa dice la legge nel dettaglio.
Ho trovato un cane o un gatto: ne sono responsabile per legge?
Si tratta di una “fake news” che si diffonde da tanto tempo tra le persone e sul web. Si dice che se trovi un animale domestico abbandonato ne diventi subito responsabile. Questo non è vero.
Dunque, dare da mangiare ad un animale abbandonato o che si vede vagare libero per la strada oppure prenderlo per fornirgli le cure base o portarlo dal veterinario, non implica nessuna responsabilità nei confronti del cane o del gatto trovato. Questo è quello che dice la legge.
Tuttavia, la situazione cambia se si decide di tenerlo e di occuparsene con regolarità. Secondo la legge italiana i cani e i gatti sono considerati beni mobili. La Corte di Cassazione penale con la Sentenza n. 19161 del 2015 ha stabilito che c’è responsabilità “se sussiste un rapporto di diretta e stabile relazione”.
Dunque, dare da mangiare a cani o gatti randagi non implica responsabilità, ma se si tiene un animale nel proprio giardino o nella propria casa stabilmente, anche se trovato per la strada, allora si è responsabili a tutti gli effetti. Infatti, la legge stabilisce che chi è “proprietario” di un animale domestico ne è responsabile a tutti gli effetti per i danni che questo animale potrebbe provocare.
Attenzione, perché si può andare anche nel campo penale se il cane o il gatto dovesse aggredire e ferire una persona o l’animale di altre persone.
Cosa fare se si trova un animale abbandonato
Chiarita la posizione della legge italiana sull’argomento, c’è da fare ulteriore chiarezza su cosa accade se si incontra un animale abbandonato.
Infatti, secondo le norme non si può prendere un animale abbandonato. Innanzitutto, un cane che gira liberamente non è detto che sia randagio, potrebbe essere scappato, potrebbe essersi perso o semplicemente il suo proprietario potrebbe permettergli di girare libero per le strade vicine all’abitazione. Lo stesso vale per un gatto.
Ad ogni modo, la legge prevede che non si può appropriarsi di un animale libero a meno che non si faccia un determinato percorso. Il gatto randagio, anche se curato da qualche struttura, viene riammesso nel suo gruppo e non si può adottare. Il cane o il gatto abbandonato, invece, viene inserito in una struttura, viene cercato il padrone e soltanto dopo un silenzio di 60 giorni è possibile adottarlo.
Detto questo, sappiamo molto bene che spesso questa rimane solo nella teoria e che nella pratica ci sono persone che se vedono un animale abbandonato lo prendono con sé. In questi casi, invece, seguendo le regole, bisognerebbe sempre chiamare le autorità competenti, polizia o veterinari.