Un piccolo topo con una passione molto particolare: fare il bagnetto. Vediamo le dolcissimi immagini del video divenuto virale sui social
Il dolcissimo animaletto nel video si chiama Bean, è un topolino rimasto orfano e accolto da Rebecca Stoneback e la sua famiglia. Il padre della ragazza ha trovato Bean accanto alla cassetta per le poste, alla fine del loro vialetto di casa, durante un temporale. Suo padre non ha raccolto subito il piccolo ma ha aspettato e lo ha tenuto d’occhio per un po’ di tempo, in attesa che la sua mamma tornasse a riprenderlo.
“Purtroppo, non l’ha mai fatto” – racconta Rebecca.
La prima volta che la ragazza ha tenuto tra le sue mani Bean, il topolino aveva freddo ed era bagnato e affamato. Da quel momento ha deciso che quel piccolo animaletto non avrebbe mai più sofferto né il freddo e né la fame. Rebecca lo ha riscaldato, tenendolo tra le mani e lo ha nutrito con un piccolo pennello, imbevuto con del latte artificiale.
Infine il topo Bean ha fatto, per la prima volta, quello che sarebbe diventata una delle sue attività preferite durante la giornata: il suo bagnetto.
Non appena riscaldato e rifocillato, il topo ha fatto il suo primo bagnetto. “Una delle cose più importanti che bisogna fare quando si trova un animale ferito, malato o orfano, è controllare se vi sono uova di mosca e, in tal caso, rimuoverle immediatamente” – afferma Rebecca.
Circa ogni due ore, Bean e la ragazza ripetevano lo stresso processo: il piccolo topo riceveva il suo pasto tramite il pennello e, come ogni piccolo pasticcione, dopo aver finito necessitava del suo bagnetto per pulirsi. Le tenere immagini sono state postate sull’account di Instagram thesugarbee.
Rebecca si è servita di un cotton fioc per ripulire con cura il topolino dal latte artificiale. Poi l’ha avvolto in un piccolo asciugamano per asciugarlo e tenerlo al caldo.
Una volta completamente asciutto, la giovane ha pettinato il suo pelo delicatamente, con uno scivolino del mascara.
Così facendo la pelliccia del piccolo topo era curata e la sua pelle delicata era protetta. Bean sembrava apprezzare il tempo trascorso con lei e si addormentava felice, a pancia piena. Man mano il topolino imparava sempre di più su come fare per lavarsi da solo e crescendo ha smesso di aver bisogno dell’aiuto di Rebecca per ripulirsi, dopo aver mangiato.
Ma quando il ratto è cresciuto abbastanza per poter essere lasciato libero, le temperature erano diventate più rigide. Il piccolo Bean non aveva una tana, non era autosufficiente nel procurarsi il cibo e non aveva una mamma su cui contare. Così la famiglia di Rebecca, temendo che non potesse farcela da solo, ha deciso di tenerla ancora un po’ con se.
La giovane e i suoi genitori hanno trasformato “la tana” del topo donandole un aspetto più simile ad un ambiente naturale. La hanno rifornita di muschio fresco, aghi di pino, rametti di mele, ghiande e terreno, in modo tale che Bean possa imparare a cercare da solo il suo cibo e costruire il suo nido.
Rebecca non era sicura della reazione del topolino nei primi giorni ma quando si è resa conto che Bean si trovava a suo agio non poteva esserne più contenta.
La ragazza è entusiasta di vedere il suo animaletto scorrazzare nella sua nuova casa, ora è in buona salute, ha una casa e una famiglia. Ora Bean è un topo felice.
Se volete conoscere un’altra particolare storia sul modo di lavarsi di un topo, potete leggere anche: Il ratto che si lava come un umano: è polemica in rete
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M. L.
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