La pandemia sta mettendo a dura prova la resistenza di medici ed infermieri che agiscono in prima linea contro il Covid-19, ma ad aiutare gli operatori sanitari ci pensa un cane con la sua terapia anti-stress
Medici e infermieri stanno facendo un lavoro encomiabile contro il Covid-19, d’altro canto sono però il loro sforzo li sottopone a livelli di stanchezza fisica e mentale estenuanti. Anche loro hanno, quindi, bisogno di un sostegno per poter gestire ansia e stress. E anche in questi casi non i nostri amici a quattro zampe ci vengono in aiuto. I cani, ormai, sono sempre più utilizzati nelle terapie per aiutare chi ne ha bisogno esattamente come in questa circostanza. Vediamo cosa si è inventato un cucciolo di Golden Retrive per aiutare gli operatori sanitari.
Ricochet è un Golden Retrive di San Diego. Ricochet è un cane da terapia e, di solito, lavora con bambini affetti da autismo e con esigenze speciali, assiste persone reduci da PTSD (disturbo da stress post-traumatico) e aiuta anche soggetti con disabilità. Un angelo caduto in terra, praticamente.
Tuttavia, le direttive prese per contenere la diffusione del virus, obbligano le persone a rispettare il “distanziamento sociale”, cani inclusi. Di conseguenza il nostro fido dal pelo rosso, che collabora per un programma di reinserimento comunitario ispirato ai cani (CICR), non può più svolgere le sue mansioni per aiutare gli altri.
Ma il nostro instancabile lavoratore non se ne è stato certo con le mani in mano, e ha deciso di dare una “zampa” a chi in questo momento sta affrontando in prima linea il Covid-19. Il cane ha quindi assunto un nuovo compito, molto speciale e importante: aiutare gli operatori sanitari per combattere l’ansia e lo stress generati dalla difficile situazione, attraverso sessioni di terapia virtuale.
Le sessioni terapeutiche vengono eseguite online, mediante FaceTime, e il nostro cucciolo è disponibile per qualsiasi dottore, infermiere e operatore che ne abbia bisogno. Unico neo di questa meravigliosa iniziativa è che, essendo questo tipo di terapia “virtuale” non contempla baci, coccole e carezze. Tutta la comunicazione si basa esclusivamente sul contatto visivo e sul dialogo.
Il team di Ricochet ha dichiarato alla stazione televisiva NBC4: “In qualsiasi altra crisi, i cani terapeutici vengono chiamati per fornire conforto e guarigione. Tuttavia, a causa del distanziamento sociale e della quarantena, i programmi di terapia assistita con gli animali sono stati sospesi.
“Inoltre, sul sito Web Virtual Therapy Dog, spiegano anche come i cani possono aiutare a combattere l’ansia, in questo momento difficile. Il sito web esplica: “Sapevi che guardare una foto degli occhi di un cane crea uno stato di calma e connessione che, dai 30 ai 60 secondi, provoca il rilascio di ossitocina nel cervello? ” -e aggiunge – “L’ossitocina è un ormone che riduce l’ansia e crea uno stato d’animo calmo e connesso.”
Gli operatori sanitari possono prenotare sessioni FaceTime con la proprietaria di Ricochet, Judy Fridono, inviando un’e-mail a pawinspired@aol.com.
In un intervista, Judy afferma che, nonostante la sede sia negli Stati Uniti, le sessioni di terapia virtuali sono aperte anche agli operatori sanitari del Regno Unito. La proprietaria aggiunge: “Abbiamo anche iniziato a includere le famiglie di coloro che hanno perso una persona cara a causa del Covid-19.” Coloro che non riescono a prenotare una sessione online, per qualsiasi motivo, possono anche cercare conforto mediante una presentazione disponibile sul sito Web, in cui sono state raccolte le foto di Ricochet che guardano calorosamente la fotocamera.
Potete seguire tutte le iniziative di questo straordinario cucciolo sulla sua pagina Instagram surfdogricochet.
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M. L.
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