Cosa rappresenta la tartaruga e perché sceglierla come tatuaggio? Ecco il significato nascosto di questa tanto amata testuggine.
Simbolo di innumerevoli valori, la tartaruga è spesso il soggetto preferito di chi sceglie di farsi tatuare. Probabilmente la sua fama è stata arricchita da leggende e tradizioni che in varie culture hanno connotato questa simpatico animale che può essere sia di acqua dolce (tartaruga) sia di terra (testuggine). Data che la sua origine trova le radici fin dalla nascita del mondo la tartaruga è ovvio che la tartaruga sia da sempre uno degli animali preferiti dalle culture più antiche.
Dal latino testudines, questi animali rientrano nella famiglia: nel linguaggio comune si utilizza la parola ‘tartaruga’ sia per indicare quelle di acqua dolce sia marina sia quella di terra, che però in realtà è la testuggine. Le tre tipologie di tartarughe racchiudono rispettivamente: 7 specie di tartarughe marine, 241 di acqua dolce e 45 marine. Quelle marine o di acqua dolce infatti hanno una morfologia fisica differente: hanno il carapace (la parte superiore della corazza che le ricopre quasi interamente) basso e sono onnivore, a differenza delle terrestri che invece sono vegetariane e col carapace rialzato. Gli esemplari acquatici sono prevalentemente carnivori mentre le terrestri si cibano di vegetali, ma anche pesce e frutti di bosco. Le loro dimensioni variano dai 3-4 cm fino a superare i 2 m in alcune specie per un peso di 700 kg. Il loro habitat è il mondo: infatti si adattano a qualsiasi tipo di clima, tranne quello dell’Antartide, sebbene preferiscano le regioni tropicali e subtropicali. Sebbene abbiano la fama di camminare a passo lento, in realtà le tartarughe impiegano più tempo anche per la piena capacità di riprodursi, rispetto ad altri animali: una tartaruga raggiunge la sua maturità sessuale intorno ai 4 anni di vita e l’incubazione delle uova deposte oscilla tra i 4 e i 9 mesi. Ma se un cucciolo di tartaruga dovrà aspettare tanto per accoppiarsi, per mangiare pare che non abbia problemi a mangiare come gli esemplari più adulti fin dalla nascita.
Dal greco tartaroukhos, ‘che appartiene all’inferno, al Tartaro’, la tartaruga rievoca un’appartenenza al mondo degli inferi e ai lati oscuri della nostra mente e del nostro inconscio. Oltre alle sue origini ataviche, a centinaia di migliaia di anni fa, la tartaruga è un animale particolarmente longevo: ciò ha contribuito a dare alla testuggine un valore di saggezza ed equilibrio. Inoltre il suo habitat così vasto mette in luce le sue potenzialità di adattamento e la sua lunga vita è sinonimo di immortalità. Il totem di questo animale è simbolo di una vita lunga e saggia, a dispetto della impulsività. Inoltre il simbolo suggerisce di adattarsi all’attesa con pazienza: i risultati arriveranno, basta saper aspettare poiché la fretta potrebbe avere effetti devastanti nella vita di chi la segue. Inoltre un altro significato della tartaruga è quello di saper vivere il presente, senza correre i tempi: in questo modo il futuro sarà ponderato e darà frutti migliori, senza lasciarsi ingannare dalle previsioni spesso fuorvianti della mente.
La tartaruga era sacra per i nativi americani: per gli indiani d’America infatti essa è la rappresentazione animale della Madre Terra. Dalla tartaruga, più precisamente dal suo guscio, è nato il primo continente. La leggenda vuole che la tartaruga fosse a capo di tutti gli animali e ordinò loro di raccogliere della terra che si trovava al di fuori del mondo oceanico. Dopo l’infruttuoso tentativo di un castoro e una lontra, una rana riuscì a mettere un po’ della terra raccolta sul guscio della tartaruga. Da quel piccolo pugno di terriccio misto ad acqua si formò pian piano un’isola e poi la terra intera. Ma la testuggine non ha solo un significato prettamente terrestre, poiché la testuggine è anche l’animale di congiunzione tra terra e cielo, essendo influente sulle fasi lunari. Questa associazione cielo-terra viene identificata nello stesso guscio della tartaruga: su di esso le 13 forme grandi sono associate alle 13 lune piene annuali, mentre le 28 forme più piccole corrispondono ai giorni del calendario lunare.
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Nella raffinata e complessa cultura giapponese la tartaruga ha una simbologia davvero intrigante: essa simboleggia la longevità e ha anche una connotazione sacro-religiosa. Infatti si pensava che l’animale fosse custode del mondo, addirittura che riuscisse a sostenerlo. La sua funzione di protettrice è condivisa con il serpente ma solo sul suo guscio sono conservate le sacre iscrizioni. Inoltre nella tradizione nipponica la tartaruga ha una coda bianca che emana vapori che evocano sacri gioielli. Il suo significato sacro naturalmente si accompagna ad alcuni valori già citati, come la saggezza, la pazienza e l’energia della donna.
Due sono le leggende che hanno come protagonista una tartaruga: la prima è data da Esopo e la seconda da Servio. Nella prima la ninfa Chelone è una testuggine che non partecipò alle nozze tra Zeus e Era per pigrizia e per non abbandonare la sua casa. Per questo motivo il Dio decise di punirla e la obbligò a caricarsi sulle spalle per sempre la sua casa, che avrebbe costituito il suo guscio. Nella versione di Servio però la ninfa Chelone non partecipò alle nozze divine per mostrare con sfacciataggine la sua indifferenza verso quella unione. Ermes allora gettò lei e la sua casa nel fiume, poi la condannò a portarla sulle spalle e la costrinse al silenzio per l’eternità.
Ancora oggi in Cina vi sono dei monumenti che rappresentano una tartaruga nell’atto di portare sulle proprie spalle le colonne dei monumenti: un altro richiamo alla leggenda mitologica del mito di Chelone. Anche nella tradizione cinese le tartarughe sono viste come animali spirituali e di buon auspicio, inoltre aveva un forte legame con la rappresentazione della terra (almeno per come la si immaginava in epoca antica). La tartaruga infatti aveva il guscio tondo, come era considerato il cielo, e sotto un corpo quadrato sotto, come si riteneva fosse la terra. Prima che le leggende fossero messe per iscritto vi erano dei racconti sulle tartarughe, protagoniste della prima età della storia cinese. Infatti la tradizione cinese vuole la sua storia suddivisa in cinque periodi storici, e nel primo le tartarughe sono utilizzate dal Dio Nugua per sostenere il cielo con le loro zampe. Inoltre la prima tartaruga del mondo aiuto un’altra divinità cinese, Yu il Grande, a salvare l’intera umanità. Spesso questa testuggine era utilizzata come simbolo del potere militare e della stabilità del governo cinese: infatti erano accanto alle effigi degli imperatori.
Nella cultura nostrana il simbolo della tartaruga ha valori simili a quelli delle altre nazioni: la pazienza, la longevità, la forza e la pace. La rappresentazione della tartaruga nei tatuaggi ha una grande varietà di interpretazioni: da quella derivante dalla cultura maori passando per le linee stilizzate della cultura samoana a quella dei Ninja dei cartoni animati: insomma con questo soggetto ci si può davvero divertire. Nella versione tribale il tatuaggio della tartaruga è un intreccio di elementi che si fondono fino a formare un corpo unico; nella versione celtica invece si compone di tanti nodi che riprendono i colori della terra e di Madre Natura, poiché rappresenta la fusione di terra e acqua.
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F.C.
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