Le spese veterinarie hanno un impatto non indifferente sul bilancio familiare, ma cerchiamo di capire quanto incidono davvero.
Nel prendere in considerazione l’idea di prendere un animale domestico occorre tenere conto di una serie di aspetti e tra questi ci sono anche le spese veterinarie.
Oltre a cosa gli serve per l’alimentazione giusta, quali accessori comprare e come modificare la casa per accoglierlo, le spese mediche sono spesso ciò che più preoccupa le persone.
Oggi quanto incidono le spese veterinarie sul bilancio familiare? È una domanda che non passa mai di moda perché le spese del veterinario cambiano nel tempo e negli ultimi mesi sono aumentate.
Quindi, cerchiamo di capire, con l’aiuto di Altroconsumo, com’è cambiata la situazione e come avere un’idea più precisa di quello che si va a spendere se si ha un animale domestico.
Non tutti i veterinari chiedono le stesse cifre a chi porta loro un cane o un gatto per una visita. Dipende molto dalla città d’Italia dove si risiede, ma andiamo con ordine.
Ci sono diversi tipi di animali domestici. Pensiamo alle tartarughe, agli uccellini, criceti e conigli. Ma la maggior parte degli italiani preferisce il cane e il gatto. Per questo, l’associazione per i consumatori ha deciso di svolgere delle ricerche sulle spese veterinarie di questi due animali per cominciare.
La ricerca si è concentrata, in particolar modo, su 6 città italiane. Queste sono: Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Bari. Le cliniche prese in considerazione sono state ben 149 e sono state interpellate riguardo la prima visita di un cucciolo.
Tra 149 cliniche raggiunte telefonicamente, soltanto 20 hanno assicurato una prima visita completamente gratuita. Le altre sono risultate a pagamento, le cifre sono minori nel Sud Italia (a Napoli costa in media 38 euro), mentre al Nord crescono (a Milano siamo sui 50 euro).
Gli ambulatori sono meno costosi delle cliniche, tuttavia, a Torino si toccano punte di 80 euro per un primo incontro. Questa non è una buona notizia se consideriamo, inoltre, che non tutte le cliniche offrono una visita completa.
Alcune offrono il controllo su occhi, orecchie, cuore, pelo, denti respirazione e muscolatura. Invece, sverminazione, vaccinazione e esame delle feci alcune le fanno pagare a parte.
La prima visita non è la sola da tenere in considerazione quando si ha un animale domestico. Infatti, occorre recarsi regolarmente dal veterinario, non considerando poi eventuali problemi di salute.
Ad esempio, per i cani è obbligatorio il microchip. Il costo non è mai compreso nella prima visita. In base alla ricerca di Altroconsumo, il costo in questo caso varia da ambulatorio ad ambulatorio. In generale, oscilla tra 25 e 65 euro.
Anche l’iscrizione all’anagrafe canina è necessaria ed alcuni veterinari chiedono un compenso economico anche per questa azione.
Ogni famiglia, in generale, spende per un animale domestico circa 1.500 euro all’anno. Di questi occorre tenere conto i controlli regolari, le spese mediche e i farmaci che si devono spesso acquistare.
Tuttavia, una piccola consolazione avviene nel momento della denuncia dei redditi. Per l’animale domestico è prevista una detrazione fiscale pari al 19%. Quindi, è importante tenere conto di tutte le spese fatte per poter vedere qualcosa tornare nelle nostre tasche.
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