Solo 4 mosse per educare il proprio cane e stare da solo nella casa. Esiste un metodo infallibile che gli farà affrontare la situazione al meglio. Scopriamo qual è.
Un padrone si preoccupa sempre di lasciare Fido da solo in casa per ore e ore, per non parlare di qualche giorno, se si è costretti e non si ha nessuno a cui affidarlo. Bisogna sapere, però, che esiste un metodo incredibile per tranquillizzare ed abituare il pet a restare senza di noi. Scopriamo solo 4 mosse per educare il pet.
Per tanti padroni può essere un grande problema lasciare solo il proprio animale domestico, in quanto pensierosi di possibili reazioni negative in lui. Niente paura, basta conoscere questo metodo che risolverà ogni timore per Fido.
Ogni padrone fa di tutto per mettere il proprio Fido a suo agio nella casa in cui vive, andando incontro alle sue esigenze e alle sue preferenze nello spazio abitativo.
Tenere occupato il peloso in tante attività stimolanti, condividendo con lui molto tempo ed esperienze, rende la quotidianità serena e lo protegge da possibili disturbi fisici.
Non sempre, però, è possibile stare in sua compagnia e per il peloso può essere difficile accettare l’assenza o la lontananza del suo padrone. Capita di doversi distaccare per lavoro o impegni.
Il fatto di lasciare solo Fido per ore o per giornate può procurare stress o ansia nel suo padrone, senza sapere che esiste una soluzione anche per questo problema nel rapporto con lui.
Innanzitutto, prima di pensare di lasciare bau da solo a casa, occorre verificare quanto sia addestrato e accertarsi che non gli potrà mancare nulla delle cose essenziali (cibo, acqua, giochi).
Fido va preparato alla solitudine con cui dovrà convivere per un po’ di tempo, abituandosi all’assenza della figura di riferimento, senza temere mai di essere stato abbandonato.
Provvisto di tutto ciò che gli serve per stare bene (anche solo), il pet non avrà problemi a trascorrere il suo tempo in casa, evitando di distruggere tutto e di sfogare la sua ansia.
Di conseguenza, non tenderà neanche ad assumere altri atteggiamenti fastidiosi, come quando il cane abbaia troppo senza motivo, disturbando il vicinato o gli altri condomini. Un lettino comodo e tanta acqua fresca sono essenziali per lui.
Se sono solo 4 mosse basilari in questo metodo efficace, molta importanza in esso ha il tempo a cui deve abituarsi il pet a restare solo, che deve essere necessariamente graduale e aumentare di poco in volta.
Soprattutto se Fido non si è mai ritrovato solo in casa per molto tempo, è bene prolungare il tempo in varie sessioni: iniziando da 15 minuti, si va avanti aggiungendo 5 minuti in più.
Così facendo, sarà sempre più tranquillo e sicuro una volta che rimarrà da solo, consapevole che il suo padrone farà poi ritorno.
Per fare in modo di lasciare il pet solo in casa, senza ritrovarlo traumatizzato o dispiaciuto per l’assenza del padrone, è necessario considerare altre due strategie fondamentali. Vediamole più avanti.
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C’è un fattore che, di solito, si tende a non considerare parlando del proprio peloso domestico. La questione è che anche il cagnolino più sicuro di sé e coraggioso, può temere qualcosa e soffrire di ansia, all’improvviso.
Dunque, una regola molto importante da rispettare, in questo metodo, è quella di non lasciare il cane solo per un tempo troppo lungo.
La soluzione migliore, in nostra assenza, è quella di affidare bau alle cure di una persona fidata, che possa fargli compagnia per un’ora o due, facendo una passeggiata con lui o altro.
Per chi vuole sentirsi più sicuro ed evitare questo rischio, può rivolgersi all’asilo per cani e portarlo lì, per lasciarlo alle attenzioni dell’esperto e non sentirsi mai solo.
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Il peloso agisce seguendo il suo istinto, inconsapevole di alcune regole civili e pensieri inerenti il giusto comportamento, in particolare quando sta provando paura.
Un cane che si sente molto solo diventa triste e può provare stress o ansia. In una condizione simile, tenderà a compiere gesti sfogando le energie negative nella casa e in ciò che è presente.
Se, una volta rientrati, si trova disordine e caos in giro, bisogna resistere ed evitare di rimproverarlo e punirlo per i danni che ha commesso. La convivenza e la soluzione di un problema richiedono superiorità da parte dell’umano, quindi pazienza e comprensione illimitata.
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