Perché il serpente è il simbolo della medicina e qual è la leggenda legata al rettile avvolto intorno al bastone? Tutte le curiosità su questo simbolo.
Lo vediamo per le strade, sulle insegne delle farmacie e su ogni laurea in Medicina: ma perché proprio il serpente è stato eletto il simbolo di questa sorprendente materia? Le sue origini sono piuttosto antiche e trovano radici nella mitologia, quella legata alla storia di Asclepio, figlio di Apollo e di una donna mortale. Vedremo poi perché il serpente attorcigliato al bastone è diventato il simbolo della medicina, ma anche di qualcosa che non muore, ma che anzi guarisce. Tutte le curiosità su questo simbolo che è diventato così comune ai giorni nostri.
Il serpente e la medicina: il mito di Asclepio
Per capire come questo rettile, spesso identificato col pericolo legato al suo veleno, sia diventato il simbolo di una materia che si propone di guarire l’uomo, è necessario scavare nella storia della mitologia. Le sue radici infatti appartengono al mito di Asclepio, detto anche Esculapio, lo sfortunato figlio del dio Apollo e di una comune mortale, Coronide.
Cosa dice la favola antica circa un serpente attorcigliato attorno a un bastone? Innanzitutto chiariamo a chi apparteneva questa verga. Era quella sì Asclepio, patrono dell’arte medica. Omero lo indicava come ‘gioia per l’umanità colui che conosce gli incantesimi per scongiurare le orrende sofferenze’. Il dio però vantava una storia molto triste circa la sua infanzia: era nati sotto una ‘cattiva stella’, potremo dire. Sua madre Coronide osò tradire il dio Apollo, per giunta con un mortale: l’ira del Dio si abbatté sulla coppia. Entrambi furono uccisi, ma non prima di aver strappato dalle viscere della donna il feto del povero Asclepio.
Affidato al centauro Chirone, il bambino crebbe apprendendo i rudimenti della medicina e tutte le arti mediche, tanto da dedicarsi alla cura dell’intera umanità. Gli uomini gli erano enormemente grati perché non solo li guariva ma spesso resuscitava i morti. Questa pratica l’aveva appresa da un serpente che aveva resuscitato con un’erba medica, proprio il serpente che si era attorcigliato attorno al suo bastone e che il dio stesso aveva ucciso. Da quel momento in poi il bastone con attorno il serpente divenne il simbolo della sua arte e delle sue capacità (Scopri qui: Il Serpente: simbologia, credenze e idee per un tatuaggio)
Il ‘potere’ di resuscitare i morti e di riportarli alla vita però non fu gradito a Zeus, che decise di punire il medico, uccidendolo. Lo incenerì con il suo fulmine, scatenando l’ira di Apollo, il padre di Asclepio, che si vendicò a sua volta uccidendo i Ciclopi che fornivano i fulmini a Zeus.
Il mito del serpente e del bastone di Asclepio
Nel tempio che fu dedicato al dio Asclepio, o Esculapio, sono stati ritrovati dei serpenti morti. la leggenda vuole che quando questi resti di rettili furono raccolti, in realtà tornarono vivi tanto da ergersi e scappare via. Questo miracolo fece associare al serpente l’idea della guarigione. Anche il fatto stesso di ‘cambiare la pelle’ li indicava come simbolo di rigenerazione.
Il serpente della coppa di Igea
La dea dell’igiene della salute, Igea, a sua volta figlia del dio della medicina Esculapio, era simboleggiata da una coppa. Questo contenitore aveva al suo interno una pozione medicinale, che il serpente assaggiava, in questo modo si univano due simboli con due altrettanti distinti significati: il serpente è la resurrezione mentre la pozione miracolosa rappresenta la salute. In pratica il rettile ‘beveva’ dalla coppa, rigenerandosi e guarendo.
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F.C.
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