Lo scorpione nasconde in sé miti e leggende che lo hanno portato ad essere uno dei soggetti preferiti dei tatuaggi: ecco cosa devi sapere sul suo significato.
Sarà per il suo aspetto inquietante o forse per il terrore di scoprirne uno in casa, lo scorpione ha sempre avuto un’accezione negativa. Ma questo non ha impedito agli amanti dei tattoo di sceglierlo come soggetto preferito delle opere sul loro corpo. Ma quali sono miti e leggende legate alla figura e al significato dello scorpione ? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul temuto aracnide.
Lo scorpione appartiene alla vasta famiglia degli aracnidi e il suo tratto distintivo è nelle due tenaglie, dette pedipalpi, alla fine della bocca: è con queste che agguanta la preda e si difende dal nemico. Oltre ai due occhi mediani e un numero di occhi laterali che varia da due a cinque paia, ha una coda capace di iniettare veleno anche a lunga distanza. Sebbene il suo habitat naturale sia desertico, in realtà non disdegnano foreste pluviali, praterie, chiese e caverne. Ma quali sono i significati di cui si è arricchito l’animale nella storia, nella simbologia delle varie culture antiche e nello zodiaco? Ecco di seguito la risposta a tutte queste curiosità.
La caratteristica predominante dello scorpione è di sicuro la sua trasgressione, il suo voler superare i limiti, con sprezzo del pericolo e del rischio. Naturalmente questo porta con sé un andare contro le regole, affrontando i limiti imposti dalla società e dal buoncostume. Ogni volta lo scorpione si pone una sfida e la combatte con tutte le sue forze, senza preoccuparsi delle conseguenze più rischiose, anche della morte. Il suo significato si traduce spesso in disinibizione e perversioni varie, non per il gusto di sorprendere bensì per la voglia di ‘vedere cosa c’è oltre il limite’. Essendo un animale notturno, il suo significato è spesso legato all’interesse per le scienze dell’Occulto e la capacità di risolvere misteri ed enigmi, spesso scavando nel proprio inconscio e in quello degli altri.
Nello zodiaco dei Celti lo scorpione è il Signore degli inferi, Plutone. Il suo viso non era mai visibile agli altri abitanti degli inferi, proprio per evidenziare il suo ruolo di Iniziatore del mondo oscuro, custode dei quattro tesori del popolo dei Celti, rappresentati da altrettanti simboli: una spada, una lancia, un calice ed un pezzo di cristallo. Tutti questi tesori stanno a simboleggiare la fede del popolo nella reincarnazione e nella vita eterna dell’anima. Inoltre sono tutti simboli che rimandano all’idea di ricchezza e potere, come compete al Signore degli Inferi.
La figura dello Scorpione per gli antichi egizi è legata alla divinità Selkis o Selket. Essa era la dea che simboleggiava la fertilità, non solo degli umani ma anche in natura, nel mondo animale. Inoltre il suo significato di ‘rifioritura’ si estendeva anche al mondo della magia e della medicina: la Dea Selkis infatti era in grado di guarire dalle punture degli insetti e dalle più gravi malattie dovute appunto all’avvelenamento degli animali più pericolosi. Il suo legame con la magia, e dunque con l’Occulto, era strettamente legata anche al mondo dell’Oltretomba di cui era custode: in particolare il suo ruolo era quello di sorvegliare una delle quattro porte del Duat, l’aldilà degli antichi egizi.
In Giappone, ma più in Thailandia, vi sono abitudini culinarie piuttosto bizzarre. In fondo però molluschi, granchi, aragoste e gamberi, che spesso di trovano sulle nostre tavole e in quelle dei ristoranti stellati non sono poi così diversi da alcuni insetti. Il pensiero di mangiarli potrebbe far storcere il naso a molti, ma in fondo si somigliano non poco. Come accennato, è in Thailandia che maggiormente si mangiano gli scorpioni arrostiti e fritti, che sono considerati un piatto davvero di ‘alta cucina’. La popolazione locale ne va ghiotta e li preferiscono anche come cibo da street food: nella cucina asiatica gli scorpioni vengono mangiati come snack insieme a grilli, locuste e bachi. La modalità con la quale vengono cucinati è piuttosto varia: si passa dalla frittura alla brace, passando anche alla bollitura, meglio se accompagnati da salse piccanti e altri intingoli.
Come in Egitto e più in generale in Africa la figura dello scorpione si associa a un’idea di morte, sebbene il suo pungiglione abbia dei poteri curativi. E’ questo il motivo per cui molte culture locali lo hanno consacrato come animale dalla doppia funzione: è capace di uccidere con il veleno letale che sprigiona dalla coda, ma può anche salvare una vita. D’altra parte questa dualità appartiene al significato stesso dell’esistenza che da una parte può togliere la vita e dall’altra parte donarla attraverso il parto e la fioritura in natura.
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Lo scorpione è un segno d’acqua, poiché questo è l’elemento che caratterizza le paludi da cui proviene. Sebbene abbia un aspetto di immobilità poiché si tratta di acqua stagnante, in realtà l’acqua calma in superficie, nasconde al di sotto di essa un mondo frenetico. La continua attività di questo universo segreto è segno di un qualcosa che va oltre il mero significato esteriore: non bisogna affidarsi all’apparenza, poiché vi è un’accezione nascosta anche più interessante. La vita che si nasconde sotto l’apparente immobilità riprende il dualismo di cui abbiamo accennato in precedenza. E’ un segno di grandissimo potere e potenzialità, dotato di grande intelligenza: sa aspettare l’evolversi delle situazioni, pianificando ogni cosa, ma ciò non vuol dire che sia statico. In realtà lo scorpione è dominato dalle emozioni, che lo travolgono e lo spingono a cambiare continuamente.
Gli antichi sacerdoti Maya ritenevano lo Scorpione il simbolo della conservazione della cultura e del sapere della popolazione locale: era questa la loro funzione fin dalla nascita. Lo scorpione non si può costringere in certi limiti, poiché sono uno spirito libero, che ama andare oltre le regole imposte. Non hanno nessuna paura del giudizio altrui e si preoccupano solo di non perdere la propria libertà. Sono altrettanto gelosi della propria intimità e no amano interferenze nella loro vita, bensì sono loro che si propongono come leader, grazie al loro naturale carisma. Sono gli altri ad essere attirati dalla loro personalità. Non solo sono detentori del sapere ma anche della memoria, sia in senso positivo sia in senso negativo: se hanno ricevuto un torto o un favore lo restituiranno di sicuro, poiché non dimenticano mai.
Gli scorpioni hanno un primato: quello di aver conquistato le terre emerse prima degli altri. Il passaggio dall’ambiente acquatico a quello terrestre è stato graduale, poiché i primi esemplari di scorpioni era del tutto acquatici, poiché non hanno polmoni per respirare. Sono aracnidi che diventano luminescenti se esposti a luci ultraviolette. Altra curiosità, molto utile nel caso se ne dovesse incontrare uno, è come capire se si tratta di un esemplare velenoso o no: se le tenaglie sono più grosse della coda è poco velenoso…ma meglio starne alla larga comunque!
La scelta di rappresentare sul corpo questo aracnide è spesso legata alle caratteristiche caratteriali della persona che si tatua: dalla predilezione per l’occulto e il Mistero, si passa anche ad un’accezione più propriamente sessuale. Lo scorpione infatti è spesso associato alla sessualità e all’eccitazione: in pratica, negli uomini, sta a significare la grande capacità del corteggiamento della donna e della sua conquista. Il pungiglione è solitamente la parte del tatuaggio che si arricchisce di ulteriori simboli, come una bomba, una fiamma o una rosa. Questo rimanda al segno grafico che ha nell’oroscopo: è una M, che riprende la simbologia dell’acqua e della vita, e una delle punte della Ma si conclude con una freccia, portatrice di morte. Poiché la punta della freccia è rivolta verso l’esterno, a differenza della Vergine che si chiude all’interno, questo sta a simboleggiare l’estroversione, la voglia di oltrepassare i limiti, la forza di uscire dal proprio universo per scoprirne di nuovi. Esso rimanda al principio della trasformazione in qualcosa di diverso da ciò che si era prima: non a caso questo senso di rinascita è spesso associato alla fenice. Chi si tatua uno scorpione sta imprimendo sul proprio corpo un segno della dualità della vita, come rigenerazione e come morte. Altra caratteristica del tatuaggio dello scorpione è una voglia di transizione, di trasformazione continua, raggiungendo anche stati di coscienza alterati, al di là dei limiti del corpo e della mente. Chi si tatua uno scorpione vuole sfruttare ogni mezzo per restare in vita, per non opprimere la sua libertà, vincendo le ipocrisie e le falsità, senza la paura di non piacere agli altri. Ancora il tatuaggio dello scorpione ha delle peculiarità che rimandano al sole: l’energia, la forza della verità, la chiarezza, lo splendore ma anche la luminosità che ‘illumina l’oscuro’ che è in ciascuno di noi.
F.C.
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