Sapere cosa passa nella loro mente è fondamentale per comprenderli: ma a cosa pensano veramente i cani e i gatti?
Comprendere gli animali domestici può essere molto difficile, così come difficile è sapere cosa passa nella loro mente. Anche quando sembra che i loro pensieri siano ovvi, in realtà non è così. Che cosa pensano davvero un cane o un gatto quando vedono gli umani agire e comportarsi in determinati modi? A porre la stessa domanda sono stati nel corso dei decenni non solo etologi e scienziati, ma tutti i proprietari di animali. A fornire una risposta a questi quesiti sono due “manuali di psicologia animale” di recente pubblicazione.
Scoprire cosa pensano gli animali con un manuale di psicologia: i volumi da non perdere in libreria
I manuali di psicologia animale semiseria, intitolati Dog-ology (Cosa pensa veramente il tuo cane) e Cat-ology (Cosa pensa veramente il tuo gatto) ed editi da Airone Editrice, svelano cosa si nasconde nella mente dei quattro zampe domestici.
I manuali sono realizzati da Airone Editrice, marchio del gruppo internazionale Gremese. Cat-ology (Cosa pensa veramente il tuo gatto) di Ruby Foster e Dog-ology (Cosa pensa veramente il tuo cane) di Felix Osborne permettono di capire meglio il punto di vista degli animali e le modalità per comportarsi quando si vive con un quattro zampe.
Chiunque abbia esperienza di animali si sarà domandato almeno una volta che cosa stesse passando nella mente di un cane o di un gatto. Da adesso finalmente tutte le domande riceveranno una risposta nei due libri appena pubblicati. Gli animali, non diversamente dagli esseri umani, provano emozioni e sentimenti. Nei confronti dei loro simili o di altri esseri viventi, i quattro zampe possono mostrare simpatia o antipatia proprio come accade alle persone. Mentre comprendere i pensieri e le emozioni dei cani può sembrare più semplice, capire cosa pensano davvero i gatti o cosa stanno provando è molto più complesso.
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In realtà, sia i pensieri dei cani che quelli dei gatti rimangono per lo più ostici agli umani. Nella storia evolutiva dei felini domestici, l’addomesticamento si è fondato da sempre su una convivenza vantaggiosa per i gatti che traggono beneficio dalla vicinanza con gli esseri umani. Ancora oggi, nonostante moltissimi esemplari sanno mostrarsi particolarmente leali verso i loro umani, i gatti tendono a sentirsi più vicini alle persone che offrono loro cibo e sicurezza.
Come spiegano gli autori dei volumi, sono moltissimi i comportamenti messi in atto dagli umani odiati da cani e gatti. Sicuramente ciò che più detestano i cani è il bagnetto, al primo posto nella classifica dei momenti più detestati a pari merito con le visite dal veterinario. E proprio il veterinario rappresenta invece la persona più detestata dal cane, ma anche dal gatto.
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Gli autori spiegano i significati dei miagolii dei gatti o degli sguardi languidi dei cani. Il miagolio, ad esempio, ha il significato felino di chiamare l’umano perché venga «immediatamente a servici». Il miagolio da inedia è invece «il lamento che annuncia l’imminente collasso se l’umano non provvederà immediatamente al nostro sostentamento». Il miagolio notturno infine è una «cantata di mezzanotte che termina spesso solo quando ci viene lanciato qualcosa addosso». Queste e altre simpatiche osservazioni sono disponibili sui manuali di psicologia semiseria dedicati agli animali. (di Elisabetta Guglielmi)