Revertor per gatti, una soluzione fondamentale nel momento della post operazione. Vediamo di capire insieme di che cosa si tratta e qual è la sua importante funzione.
La vita insieme al felino domestico non è fatta soltanto di esperienze felici condivise e di momenti trascorsi in salute e serenità. Anche l’amico peloso può attraversare dei momenti difficili, può ammalarsi di un disturbo o di una malattia che preveda, nel peggiore dei casi, l’intervento chirurgico. In questa situazione, micio necessita di tutte le cure particolari per essere aiutato. Parliamo del revertor per gatti e della sua importante funzione.
Revertor per gatti: cos’è e come funziona
Si tratta di un farmaco particolare che può essere funzionale se non indispensabile per la salute del felino dopo che è stato sottoposto ad una operazione chirurgica. Vediamo che cos’è esattamente e come viene somministrato nel peloso.
Il nostro gatto può attraversare dei momenti no nel corso della sua vita, anche se il suo padrone fa di tutto per proteggerlo dai pericoli e dalle malattie. É proprio a causa di una malattia o un disturbo grave che micio può essere costretto a subire un intervento chirurgico. Quando ciò avviene, il medico deve assicurargli tutte le cure necessarie.
Per essere preparato all’intervento chirurgico, micio deve essere anche sottoposto all’anestesia e in quel momento una grande responsabilità viene riposta nelle mani del medico veterinario. Sarà soltanto lui, infatti, a poter gestire questa delicata situazione.
Il medico dovrà utilizzare il revertor, un farmaco in soluzione, da iniettare nel peloso (e anche nel cane) per risvegliarlo post intervento. Il revertor contiene un principio attivo chiamato atipamezolo cloridrato e si trova in farmacia in flaconi monodose da 10 ml.
In medicina, questa sostanza viene utilizzata per contrastare le sostanze somministrate nel micio in precedenza per l’anestesia e si chiamano medetomidina e dexmedetomidina. Questo farmaco, una volta inietatto, serve a contrastare l’azione dei due farmaci anestetici sul suo sistema nervoso simpatico.
Come si somministra il revertor al felino
Il revertor, così come le altre soluzioni anestetiche, può essere iniettato esclusivamente dal medico veterinario che sottoporrà il gatto all’operazione chirurgica. Il farmaco si inietta intramuscolare e non nelle vene, proprio per questo motivo deve essere gestito dalle mani ferme di un medico esperto.
La parte del corpo in cui si procede con l’iniezione è una zona con molto muscolo e poche vene, come la coscia. Si utilizza un flacone per ogni singola iniezione e va somministrato dai 15 ai 60 minuti dopo aver iniettato i due farmaci anestetici di cui abbiamo detto. Questo tipo di operazione deve essere effettuata da un ottimo medico.
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Il felino e il revertor: perché si usa, in quale dose e gli effetti collaterali
Oltre al dosaggio corretto, il revertor per gatti prevede delle avvertenze di cui tenere conto e, inoltre, esistono degli effetti collaterali del farmaco per l’animale se non si somministra con la massima attenzione. Vediamo meglio qui di seguito.
Un medico veterinario bravo e coscienzioso deve saper maneggiare il farmaco revertor e deve conoscere come somministrarlo al peloso. É bene sapere, poi, che il revertor agisce bene soltanto contro i due farmaci anestetici medetomidina e dexmedetomidina, mentre con altre sostanze potrebbe provocare reazioni negative, come convulsioni nel gatto.
Si consiglia sempre l’utilizzo di guanti per somministrare il farmaco (in generale, qualsiasi tipo di farmaco), importantissimi per evitare il contatto con pelle, mucose e occhi dell’animale e per non rischiare altri incidenti di iniezione. Non si può usare il revertor per gatti in gravidanza o in allattamento. In caso di contatti di questo tipo, occorre recarsi urgentemente dal medico!
Sintomi ed effetti indesiderati del revertor per gatti
Se si somministra un dosaggio eccessivo al felino, possono verificarsi sintomi ed effetti indesiderati anche gravi, come tremori muscolari, battito cardiaco accelerato nel gatto, iperattività, vomito del gatto, emissione di suoni e lamenti; vari sintomi che dovrebbero avere la durata di 15 minuti massimo. Se gli effetti di reazione dovessero persistere, si consiglia di consultare subito il proprio medico.
Può anche verificarsi nel peloso l’effetto transitorio ipotensivo, anche questo di breve durata, non più di 10 minuti dopo aver iniettato il farmaco; un evento che si verifica sempre ma che non va mai sottovalutato.
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Ilaria G