Quanto tempo ci mette il cane ad affezionarsi alle persone? Esistono dei fattori che determinano, in qualche modo, i sentimenti di Fido verso l’umano. Scopriamo di cosa si tratta nell’articolo.
L’amore da parte dell’amico a quattro zampe è senza confini e tutti lo possono ricevere, se lo meritano. Questo tipo di sentimento è qualcosa di magico e bellissimo per tutti gli esseri umani che scelgono di trascorrere la vita con i pelosi e sul bene di cui sono capaci ci sono alcune domande. Ad esempio, quanto tempo ci mette il cane ad affezionarsi alle persone? Approfondiamo nell’articolo.
Quanto tempo ci mette il cane ad affezionarsi alle persone?
Secondo la scienza, il cane è tra i pochi animali capaci di amarci in modo incondizionato e per sempre. Fiducia e lealtà sono solo alcuni dei valori che Fido possiede e che dona a chi si prende cura di lui. Ma, parlando di tempo, quanto ce ne vuole perché si leghi profondamente all’umano? Leggiamo meglio qui di seguito.
Quello a cui ogni padrone tiene di più è rendere la vita del proprio peloso domestico felice e stimolante sotto tutti gli aspetti, perché Fido farebbe di tutto per il suo umano, con tanto amore e coraggio.
Ci sono tante curiosità su questo meraviglioso animale domestico e, alcune, riguardano il suo modo di relazionarsi e legarsi alle persone. In molti si domandano quanto tempo impieghi bau per affezionarsi non soltanto al suo padrone ma alle persone che conosce di continuo.
Oltre alle necessità, il cane manifesta già da cucciolo le sue preferenze nell’amicizia, che sviluppa durante la crescita e che è il risultato di un’intesa che riesce ad instaurare con una persona specifica, rispetto ad un’altra. Proprio come per noi umani, anche loro provano più o meno simpatia per qualcuno.
Nonostante questo, il cane può costruire una buona amicizia con qualcuno, basta che riesca a conoscerlo bene e ad avere fiducia da parte sua.
Occorre precisare, però, che i sentimenti che sviluppa un cane sono diversi da quelli dell’umano. Ricordiamo che, per il pet, sentirsi legato affettivamente alle persone rappresenta il suo appartenere ad un gruppo, che sia di altri umani o dei suoi simili, e non è per forza uguale a tutti i componenti che fanno parte della sua realtà.
Noi umani, invece, tendiamo a voler bene a Fido come se fosse un nostro figlio o parente, dando valori maggiori e differenti. Questo non può essere compreso a fondo dal cane e si rischia di minare il rapporto di amore a lungo termine.
Parliamo di un animale che è geneticamente predisposto ad adattarsi alla presenza dell’umano. Continuiamo la lettura per capire di più su questo argomento.
Come Fido si affeziona al suo umano: DNA e vissuto
I cani hanno vissuto un processo evolutivo che li ha portati a saper convivere con gli umani e ad essere addomesticati, più di altri animali da compagnia. Compagno di tutte le avventure ed esperienze umane, il peloso sa seguire le indicazioni e i comandi umani, per non deluderlo mai. Leggiamo ancora più avanti.
Come abbiamo detto, è nel DNA del cane questa predisposizione alla convivenza con l’umano, che gli permette di seguire e adattarsi a regole e abitudini che non fanno parte della sua vita, ma sa inserirsi bene al suo interno, divenendo felice.
Tutti i motivi per cui il cane è il miglior coinquilino dell’uomo sono proprio gli elementi che fanno parte del quotidiano insieme, dal suo comportamento disciplinato e obbediente, alla forte protezione che sviluppa nel tempo per la famiglia con cui vive. Fido vuole non solo la sua felicità ma forse di più quella di chi lo ama.
Stabilendo relazioni strette e durature con le persone, Fido diventa davvero un membro della famiglia, con cui vivere ogni momento ed esperienza e al quale donare tutto. Il tempo che impiega per vivere tutto questo dipende da alcuni fattori: le esperienze positive condivise sono al primo posto. Se bau vive bene, non vedrà l’ora di stare di più con le persone.
Vivendo sereno e in un’ambiente pacifico e stimolante, non ci vorrà molto per il pet per innamorarsi degli umani che lo circondano e per continuare a voler condividere ricordi positivi.