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Curiosità

Quante volte fanno la cacca i gatti? Cosa sapere per la salute di micio

Quante volte fanno la cacca i gatti? Saper rispondere a questa domanda è utile per capire se micio sta bene o no. Ecco cosa sapere.

(Foto Pinterest)

Conoscere le abitudini intestinali di micio è fondamentale per assicurarsi che stia bene. Infatti la sua salute è strettamente collegata anche alla sua frequenza di defecazione, se regolare o meno.

Seppur sia un compito poco piacevole e nauseante, quando ci prendiamo cura di un gatto, per assicurargli maggior benessere, durante l’arco del giorno non dobbiamo solo badare alla sua igiene e alla sua alimentazione, ma dobbiamo anche controllare costantemente:

  • le sue abitudini intestinali, se regolari o meno;
  • l’aspetto della sua cacca.

Dunque, osservare la lettiera per capire quante volte il nostro felino la utilizza è molto importante, perché ci fornisce informazioni importanti sul suo stato di salute, ed in particolar modo ci indica quando è il caso di preoccuparsi, consultando tempestivamente un veterinario.

Scopriamo quante volte fanno la cacca i gatti e a cosa dobbiamo prestare la massima attenzione per decifrare al meglio il suo stato di salute.

Quante volte fanno la cacca i gatti?

Occuparsi di visionare la frequenza di evacuazione di micio, badando anche all’aspetto della “cacca”, è un compito increscioso, ma va fatto per monitorare il benessere del suo organismo.

(Foto Pinterest)

Essere sempre attenti e cogliere ogni indizio a riguardo ci permetterà di agire tempestivamente nel caso in cui dovessimo notare segnali che ci indicano che qualcosa non va.

Quante volte fanno la cacca i gatti, durante il giorno, cambia a seconda di ciò che mangiano, dell’età, dell’attività fisica che svolgono, dunque varia da felino a felino. Generalmente:

  • i gatti adulti fanno la cacca al massimo 2 volte giorno;
  • i gatti anziani possono farla anche a giorni alterni, questo può essere dovuto alla digestione che è più lenta;
  • i cuccioli, invece, la fanno anche 3 volte al giorno, fino ad un massimo di 6, perché la funzione dell’intestino ancora non si è sviluppata del tutto.

Dunque, determinare con esattezza quante volte i gatti fanno la cacca ci è quasi impossibile, specialmente se micio ha a disposizione un bel giardino, dove nasconderla bene.

Ma facendo attenzione ad alcuni fattori, ci sarà possibile decifrare l’abitudine intestinale di micio, monitorando anche il suo stato di salute.

Fattori che influenzano le abitudini intestinali dei gatti

Come abbiamo accennato prima, tanti sono i fattori che influenzano senza alcun dubbio le abitudini intestinali di ogni gatto.

(Foto Pinterest)

Conoscerli tutti è fondamentale così da capire con esattezza, senza allarmismi e senza imprudenza, lo stato di salute del nostro amico felino. Ecco i fattori principali:

  • l’età del gatto: come abbiamo sopra specificato, l’età del felino è uno dei primi fattori a differenziare la frequenza di defecazione. Durante il giorno, un cicciolo farà sicuramente la cacca più spesso rispetto ad un gatto adulto, e questo dipende non solo dal fatto che il suo intestino ancora non si è sviluppato del tutto ma anche perché durante la giornata mangia più spesso, seppur in minime quantità;
  • l’alimentazione: altro fattore importantissimo, infatti è scontato dire che mangiare tanto conduce inevitabilmente a fare più cacca durante il giorno. Così come un’alimentazione ricca di carboidrati e di vitamine potrebbe indurre micio alla stitichezza. Inoltre, una particolare attenzione va prestata anche alla qualità del cibo che diamo al nostro gatto: se di scarsa qualità, contenente sostanze che l’organismo del gatto non assimila, la frequenza di evacuazione delle feci sarà maggiore. Anche cambi di dieta repentini potrebbero causare in micio diarrea frequente, in quanto disturbano la sua digestione, così come eventuali allergie alimentari. Ecco perché apportare nuovi cibi alla sua dieta è un processo che va fatto gradualmente;
  • l’idratazione: questo fattore, strettamente collegato all’alimentazione del gatto, non è assolutamente da sottovalutare. Garantire la giusta idratazione a micio assicura un ottimale transito intestinale. Durante l’arco della giornata dobbiamo garantirgli sempre acqua fresca e pulita. Se non lo facessimo, questo causerebbe disidratazione in micio, alterando negativamente le sue abitudini intestinali (ecco perché vengono consigliati anche cibi umidi nella sua dieta);
  • l’attività fisica: un adeguato esercizio fisico favorisce un ottimo movimento intestinale. Un gatto che non svolge quotidianamente attività motoria, pigro e sedentario, vedrà un rallentamento del suo naturale transito intestinale, perché la digestione non viene messa in moto (obesità e stitichezza saranno inevitabili). A differenza di un micio più attivo, che stimolando la digestione, sarà regolare con il transito intestinale. Per garantirgli questo, non dobbiamo pensare soltanto a portarlo fuori, libero di correre (specialmente se abbiamo poco tempo), per permettergli questo è sufficiente anche una piccola sessione di gioco in casa, tra una pennichella e l’altra;
  • lo stato di salute: purtroppo alcune condizioni mediche sono fattori rilevanti sullo squilibrio intestinale di micio. Parassiti, come coccidi ad esempio, possono attaccare le pareti interne dell’intestino, moltiplicandosi e provocando gravi danni all’organismo di micio. Condizione questa che lo porterà ad avere molti squilibri intestinali, non solo nel numero di evacuazioni durante il giorno ma anche nella consistenza della cacca. Anche altri fattori come presenza di boli di pelo nell’intestino, infiammazioni, artrite e ipertiroidismo, assunzione di specifici farmaci (per citarne alcuni) possono influenzare le abitudini intestinali del gatto;
  • lo stress: un cambio repentino nelle sue abitudini, come un trasloco, un trauma, come un rumore improvviso, le condizioni della lettiera, se pulita come ama micio o meno, ed anche la presenza di qualcuno quando è intento a fare i suoi bisogni, sono la causa dell’insorgere di stress in micio. Stress che potrebbe alterare le sue abitudini intestinali giornaliere, modificandone quindi la frequenza.

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A cosa prestare attenzione

Analizzati i fattori che influenzano la frequenza intestinale dei nostri amici felini, ed assodato che questa varia da gatto a gatto, analizziamo gli aspetti che è bene osservare e che ci indicano se micio sta bene o se dobbiamo preoccuparci.

(Foto Pinterest)

Per fare questo dobbiamo osservare le feci di micio. Si, può essere nauseante, ma è l’unico modo che abbiamo per capire il suo stato di salute (individuando anomalie nella cacca) e per agire tempestivamente prima che la situazione diventi più grave. Gli aspetti principali a cui dobbiamo prestare attenzione sono:

  • frequenza: come ben precisato prima, in base all’età del gatto, va fatta attenzione alla frequenza giornaliera di evacuazione, così da captare se è stitico o affetto da diarrea: in questi casi una tempestiva visita dal veterinario è necessaria, per capirne le cause;
  • sforzo: quando notiamo che micio si sforza eccessivamente nel fare la cacca potrebbe trattarsi di stitichezza, ma anche di una possibile ostruzione nel tratto intestinale. Sforzo che può anche essere collegato alla difficoltà nel fare la pipì: un’infezione alle vie urinarie potrebbe esserne la causa. Entrambe queste situazioni non vanno sottovalutate;

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  • consistenza: su questo aspetto giocano un ruolo fondamentale l’alimentazione e l’idratazione di micio. Se le feci si presentano troppo liquide o molto solide sicuramente c’è qualcosa di sbagliato nella sua dieta. Osserviamo per qualche giorno la situazione, a volte si tratta solo di una piccolissima parentesi giornaliera, ma se queste circostanze persistono (diarrea o stipsi) dobbiamo correre ai ripari consultando un veterinario: potrebbe trattarsi di qualcosa di pericoloso, come una grave malattia, che potrebbe mettere a rischio la loro vita;
  • colore: anche in questo caso l’alimentazione ne è complice. Generalmente il colore delle feci deve essere marrone, se notiamo la sua alterazione sicuramente è sinonimo di qualche problema, ed il veterinario sarà in grado di dirci la causa;
  • odore: che sia sgradevole lo sappiamo bene, ma quando è particolarmente nauseante e persiste nel tempo sicuramente l’intestino di micio non sta bene;
  • sangue nelle feci: se dovessimo accorgerci di questo senza dubbio dobbiamo considerare la cosa davvero molto pericolosa. Trovare sangue nella cacca di micio indica un vero e proprio problema che va affrontato subito per evitare gravi conseguenze: l’analisi delle feci è assolutamente consigliata.

Se notiamo anche solo uno di questi aspetti dobbiamo immediatamente insospettirci. Micio generalmente, in base ai fattori sopra specificati, è abitudinario nella sua frequenza di defecazione.

Dunque alla prima anomalia è bene individuare le cause di questo squilibrio consultando un veterinario, il quale ci aiuterà a risolvere tempestivamente qualsiasi sia il problema che disturba la regolarità intestinale del nostro gatto.

Rossana Buccella

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