Il cane mostra atteggiamenti particolari quando vede i proprietari piangere: le ragioni per cui Fido si comporta così.
I cani sono in grado di comprendere lo stato d’animo e i sentimenti provati dagli esseri umani. Recenti studi hanno dimostrato come i cani non siano solo in grado di capire quando i loro proprietari stanno piangendo o sono tristi, ma sono anche in grado di rispondere a queste situazioni cercando di fornire conforto. Di fronte alle lacrime dei loro umani, i quattro zampe domestici assumono atteggiamenti particolari in grado di dimostrare quanto profondo e unico sia il legame esistente tar animali e persone.
Nel corso degli anni gli studiosi hanno messo alla prova le capacità cognitive ed empatiche di cani e gatti, al fine di comprendere in che modo le due specie rispondessero alla comunicazione umana non verbale come ad esempio le lacrime.
Secondo le ricerche, i gatti avrebbero minori capacità cognitive rispetto ai cani, che invece rispondono meglio alla comunicazione con gli esseri umani. Ciò sarebbe dovuto proprio alla storia dell’addomesticamento dei felini, avvenuto in tempi più recenti rispetto a quello degli antenati dei cani.
Se vuoi saperne di più sull’intelligenza emotiva di cani e gatti, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Cani e gatti: quale specie è la più intelligente? Uno studio risponde alla domanda
Numerose ricerche hanno dimostrato quindi che i cani hanno una maggiore intelligenza emotiva rispetto ad altri animali. Questi quattro zampe sono in grado di leggere le espressioni facciali e di comprendere il linguaggio del corpo umano. A dimostrarlo è il comportamento assunto da questa specie alla vista del pianto degli esseri umani.
Quando un cane vede il proprietario piangere, può infatti mostrare segni di preoccupazione o ansia. Gli animali domestici possono anche mettere in atto comportamenti volti a confortare la persona stessa. I cani si comportando di fronte al pianto in modo simile agli umani: sia umani che cani nel vedere una persona piangere rispondono con un aumento dei livelli di cortisolo e con una maggiore attenzione rivolta a quella persona in difficoltà.
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Behavioural Processes nel 2014 ha dimostrato che nei cani si riscontra un aumento del cortisolo molto simile a quello degli umani. I cani reagiscono infatti al pianto sia a livello fisiologico che comportamentale, in base a un fenomeno noto come contagio emotivo. Nel vedere un essere umano piangere, i cani mostrano segni di empatia, attivando le stesse aree del cervello legate a emozioni negative e provando dunque uno stato d’animo paragonabile alla tristezza.
Uno studio condotto dall’Università di Londra ha evidenziato, poi, che i cani non solo dimostrano segni di empatia verso la tristezza degli umani, ma reagiscono tentando di consolarli. Uno studio pubblicato nel 2018 su Learning & Behavior ha provato anche analizzare la velocità di risposta con cui un cane cerca di prestare soccorso a una persona che piange. I quattro zampe domestici, del resto, hanno un’incredibile capacità nell’apprendere e nel comprendere le parole degli esseri umani, rispondendo a determinati stimoli verbali e non verbali come il pianto. (di Elisabetta Guglielmi)
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