I gatti sentono i sapori? E se si, quali riescono a percepire? Ecco tutto quello che occorre sapere sul senso del gusto del piccolo felino.
Quando si parla di cibo, i gatti, si sa, sono molto esigenti; non è raro che disdegnino la pietanza che abbiamo scelto per il loro pasto, nonostante la bontà della nostra scelta, a tal punto che è lecito domandarsi se sentono i sapori. E se sì, quali. Scopriamolo insieme in questo articolo.
Il senso del gusto del gatto
Il senso del gusto è uno dei meno sviluppati nei gatti.
I felini, infatti, possono contare su pochissime papille gustative, almeno se paragonate al numero di quelle di cui dispongono gli esseri umani; poco meno di 500, a fronte delle nostre 9000: un rapporto di 1 a 18.
Le papille gustative del gatto sono collocate in vari punti della cavità orale: dalla lingua al palato molle, dalle labbra alle guance, dall’epiglottide alla gola. É chiaro tuttavia, dato il ristretto numero delle papille, che a guidare le scelte culinarie del gatto sia l’olfatto, senso estremamente sviluppato.
Insomma, in cucina il felino sceglie con il naso, e non a caso, più che prediligere la bontà del gusto, sembra preferire un novero ristretto di alimenti adatti al suo metabolismo. Anche per questo motivo i gusti alimentari del gatto sono piuttosto abitudinari e difficili.
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Quali sapori sentono i gatti
Per quanto possano disporre di poche papille gustative, è indubbio che i piccoli felini riescano ad avvertire il gusto; ma quali sapori sentono i gatti?
A differenza dei cani (per un confronto leggi “Quali sapori sentono i cani? Tutto ciò che c’è da sapere sul senso del gusto di Fido“) i gatti non riescono ad assaporare tutti i gusti.
Le papille gustative posizionate sulla punta e nel margine anterolaterale della lingua sono in grado di percepire il salato, che appare essere il sapore predefinito.
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I gatti, tuttavia, sono in grado di sentire anche i gusti amari ed acidi; in particolare i primi vengono percepiti con le papille gustative posizionate sulla parte posteriore laterale della lingua; i secondi sono individuati in ogni parte della cavità orale.
Esistono anche sapori che i gatti non sentono: parliamo di quelli dolci, che l’organismo dei felini ha scartato nel corso della loro lunga storia evolutiva. Non avendo bisogno di assumere alcun cibo dolce, le papille gustative del gatto non sono in grado di percepirle.
Un vero e proprio delitto agli occhi (o meglio lingua) degli esseri umani; ma i gatti, si sa, guardano alla vita in tutt’altro modo.
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A. S.