Anche la formica è dotata di pungiglione e in questo modo può attaccare le sue vittime, ma quanto è pericolosa la sua puntura? Scopriamolo insieme
Sono famose soprattutto per la loro collaborazione e la loro organizzazione impeccabile, le formiche sono tra gli insetti sociali più operosi al mondo.
Anche se ci sembrano piccole e innocue, intente solo a svolgere il loro compito, anche le formiche hanno un pungiglione e possono appunto “pungere” i loro obiettivi.
Adrian Smith, dell’Evolutionary Biology & Behavior Research Lab del Museo di scienze naturali del North Carolina, ha realizzato un video, ispirato ad una formica che gli ha punto un dito, in cui analizza come è fatto il pungiglione delle formiche e come avviene la loro puntura.
Da come viene evidenziato nel video, considerando la dimensioni di una formica, il loro pungiglione risulta meno grande di un nostro capello. Allora in che modo le loro punture possono essere pericolose? C’è da fare una precisazione: anche se i loro pungiglioni sono piccoli, alcuni tipi di formiche sono in grado di iniettare veleno. Quest’ultimo non è ovviamente mortale per l’essere umano, ma può provocare dolore.
Quali sono le formiche velenose
Una formica, quando attacca una preda, è capace di aggrapparsi a lei con un morso e rimanerne ancorata per poi pungerla ripetutamente. Un esempio di formica velenosa è la formica di fuoco, come abbiamo detto la loro puntura non è mortale ma è nociva per l’uomo a causa della reazione allergica provocata dal suo veleno.
Altri due esemplari di formiche velenose sono la la formica mietitrice della Florida (Pogonomyrmex badius) e la formica trappola (Odontomachus ruginodis) che vengono utilizzate nel video per mostrare come avviene la puntura di questo insetto.
Nel video le vittime sacrificali sono una superficie ricoperta di cera e un verme, ripreso nel tentativo di attaccare una formica.
Come avviene la puntura della formica
Nel video, pubblicato da Adrian su YouTube, viene spiegato come è fatto il pungiglione di una formica e come avviene il rilascio del veleno nella preda.
Il pungiglione della formica è grande solo pochi nanometri ed è formato da tre parti: uno stilo e due lancette. Quest’ultime attaccate allo stilo formano una cava in cui viene pompato il veleno. In alcune formiche, come la formica mietitrice, le punte delle lancette sono dentate, in altre invece sono lisce come un ago.
Quando la formica punge il suo obiettivo, le lancette si muovono avanti e indietro, non solo lungo tutta la lunghezza dello stilo ma anche oltre, permettendo all’insetto di scavare più in profondità nella loro vittima. Le lancette infine pompano gocce di veleno con una velocità che è inferiore a quella di un battito di ciglia.
In un secondo la formica è in grado di iniettare 13 gocce di veleno o di più, a seconda della velocità con cui si muovono le lancette.
E ora, guarderete ancora le formiche con gli stessi occhi?
Se volete conoscere un’altra caratteristica distintiva di questi straordinari insetti potete leggere anche: Perché le formiche camminano in fila indiana? Ecco la verità
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M. L.