La lingua italiana è piena di proverbi e modi di dire con animali… ci sono gatti, cavalli, galline e perfino talpe, cammelli e gufi. Scoprili tutti.
Gli animali sono spesso stati “utilizzati” dagli antichi per trovare delle massime che potessero spiegare con poche parole significati molto più complessi e articolati. In questo articolo abbiamo creato una raccolta di detti popolari che hanno tra i protagonisti i nostri amati amici animali.
Da “a caval Donato” a “gallina vecchia…” : proverbi e modi di dire con animali
Non ci sono solo proverbi con gatti, cani, cavalli, galline e asini, nell’elenco ci sono anche giraffe, mosche e perfino gufi e cammelli.
Proverbi e modi di dire con animali: dalla A alla C
1. A bue vecchio campanaccio nuovo
2. A buon cavallo non c’è bisogno di dire “trotta!”
3. A buon cavallo non manca sella
4. A can che lecca cenere, non affidar farina
5. A cattivo cane corto legname
6. A caval donato non si guarda in bocca
7. A cavallo che corre non abbisognano sproni
8. A cavallo giovane, cavaliere vecchio
9. A gatto vecchio dagli il topo giovane
10. A gatto vecchio, sorcio tenerello
11. A ogni uccello il suo nido è bello
12. A pentola che bolle, gatta non s’accosta
13. Ad ogni uccello il suo nido è bello
14. Ai macelli van più bovi che vitelli
15. Al buio tutte le gatte sono bigie
16. Al cane vecchio la volpe sputa in faccia
17. Al gatto che lecca lo spiedo, non affidare l’arrosto
18. Anche il bue dell’imperatore ha solo due corna
19. Anche il cane col dimenar la coda si guadagna le spese
20. Andare a letto con le galline
21. Andare in bestia
22. Ara con i buoi e semina con le vacche
23. Asino che ha fame mangia d’ogni strame
24. Attenti al cane che tace, non a quello che abbaia (se è legato!)
25. Aver grilli per la testa
26. Aver la memoria come un elefante
27. Avere la pelle d’oca
28. Avere la pulce all’orecchio
29. Avere un cervello di gallina
30. Avere un occhio alla gatta e uno alla padella
31. Asini, donne e buoi, non t’allontanar dai tuoi
32. Bisogna rispettare il cane per il padrone
33. Botte e pane fanno il cane
34. Bue lungo e cavallo corto
35. Bue moro, merda d’oro
36. Bue, cavallo e porco vogliono aver gran corpo
37. Campa cavallo che l’erba cresce (da Ubaldo di Montevago)
38. Can ringhioso e non forzoso, guai alla sua pelle
39. Cane addormentato e cavallo sveglio
40. Cane amoroso, sempre velenoso
41. Cane che abbaia non morde
42. Cane di falegname è naturale che al rumor della sega dorma uguale
43. Cane di gambe corte abbaia sempre forte
44. Cane e gatta tre ne porta e tre ne allatta
45. Cane e lepre corrono ambedue, ma ciascuno per un fine diverso
46. Cane mogio e caval desto
47. Cane non mangia cane
48. Cane vecchio non abbaia invano
49. Cani e villani non chiudono l’uscio
50. Capro espiatorio
51. Carezze di cane, di sgualdrine e invito di oste, non è poco quello che costano
52. Castra presto e ferra tardi
53. Cavallo che si volta indietro, ha poca voglia di andare avanti
54. Cavallo di battaglia
55. Cavallo scappato da sé si castiga
56. Cerca la preda al cacciatore il cane, e n’ha in compenso poco e rozzo pane
57. Che colpa ci ha la gatta se la massaia è matta?
58. Chi ama me, ama il mio cane
59. Chi asino nasce, asino muore
60. Chi col gatto ha litigato, non si lagni se è graffiato
61. Chi da gallina nasce convien che razzoli
62. Chi di gatta nasce sorci piglia, se non gli piglia non è sua figlia
63. Chi discende dai cani, volentieri abbaia
64. Chi dorme coi cani, si alza con le pulci
65. Chi ha carro e buoi fa bene i fatti suoi
66. Chi mangia le oche del re, si soffoca con le penne
67. Chi nasce di gatta, piglia i topi al buio
68. Chi nasce lupo, non muore agnello
69. Chi non ha il gatto mantiene i topi, e chi ce l’ha mantiene tutti e due
70. Chi non ha pietà per il cane, non ne ha per gli uomini
71. Chi pecora si fa il lupo se la mangia
72. Chi serba, serba al gatto
73. Chi teme il cane si assicura dal morso
74. Chi tocca il can che giace, ha qualcosa che non gli piace
75. Chi tocca il cane, tocca il padrone
76. Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto
77. Chi va a caccia senza cani, torna a casa senza lepre
78. Cieco come una talpa
79. Cielo a pecorelle acqua a catinelle
80. Con cavalli tristi e buoni porta sempre gli speroni
81. Con un giovane cavallo devi sempre farci il callo
82. Corre un pezzo la lepre, un pezzo il cane; così s’alternano le vicende umane
Proverbi e modi di dire con animali: dalla D alla I
83. Dai buoi vecchi imparano ad arare i giovani
84. Dal becco vien l’uovo
85. Dal bue dinanzi, dal mulo di dietro e dalla donna, da tutte le parti
86. Di casa la gatta il topo non esce a corpo pieno
87. Di notte (o di sera) tutti i gatti sono bigi
88. Dio ti guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia
89. Disgraziata quella bestia che non scaccia le mosche con la sua coda
90. Dodici galline e un gallo, mangiano come un cavallo
91. Dove son corna son quattrini
92. Dove son donne e gatti, son più parole che fatti
93. Dove sono i pulcini, ivi è l’occhio della chioccia
94. È male giudicare le unghie ai gatti
95. È meglio esser capo di lucertola, che coda di dragone, (o capo di gatto, che coda di leone, o capo di luccio, che coda di storione)
96. E meglio un cane vivo che un leone morto
97. È meglio un uovo oggi che una gallina domani
98. Essere a cavallo – Essere a buon punto
99. Essere come una cicala
100. Essere come una formichina
101. Fa più danni e misfatti – un topo che tre gatti
102. Far saltare la mosca al naso
103. Far vedere i sorci verdi a qualcuno
104. Fare il salto della quaglia
105. Fare la civetta
106. Fare lo struzzo
107. Felice chi ara il campo con i suoi buoi
108. Femmine e galline, se giran troppo si perdono
109. Finché la cresta non le copre l’occhio, la gallina non fa il “cocco”
110. Fortunati gli animali che non leggono i giornali
111. Gallina che canta ha fatto l’uovo
112. Gallina mugellese, ha cent’anni e mostra un mese
113. Gallina pelata non fa l’uovo
114. Gallina vecchia fa buon brodo
115. Gallina vecchia vuol galletto giovane
116. Galline giovani per far le uova e vecchie per covarle
117. Gallo di mugnaio, gatto di beccaio, garzone d’oste, ortolano di frati e fattor di monache
118. Gatta che fa toletta, acqua aspetta
119. Gatta inguantata non prese mai topo
120. Gatti e bambini – più belli da piccini
121. Gatto che non è goloso non piglia mai sorcio
122. Gatto non goloso, non prese mai topi
123. Gatto rinchiuso diventa leone
124. Gli storni a stare in gruppo, dimagriscono
125. Guardati da cane rabbioso e da uomo sospettoso
126. Guardati dai cani, dai gatti, e dalle donne coi mustacchi
127. I cani abbaiano a chi non conoscono
128. I cani sentono la traccia del padrone
129. I figliuoli de’ gatti pigliano i topi
130. Il bue dice cornuto all’asino
131. Il bue lascialo pisciare e saziar di arare
132. Il bue magro serve malamente da vivo, quello grasso serve da vivo e da morto
133. Il bue mangia fieno, perché si ricorda di essere stato erba
134. Il bue non domo, in terra aliena si fa mansueto e domo
135. Il cammello è buffo e brutto, ma ti porta dappertutto
136. Il can che abbaia, corre e salta in chiesa, raro è che esca con la schiena lesa
137. Il cane alla catena morde più del cane libero
138. Il cane che ha rubato il lardo al cuoco, si tien la coda fra le gambe al fuoco
139. Il cane del fabbro dorme al rumore del martello e si desta a quello delle ganasce
140. Il cane non abbaia per la casa, ma per sé stesso
141. Il cane non può portar la soma, e l’asino non può cacciar la lepre
142. Il cane rode l’osso perché non lo può inghiottire
143. Il cane rosicchia l’osso perché non lo può masticare
144. Il cane si alletta più con le carezze che con la catena
145. Il cane vecchio non abbaia invano
146. Il cane vecchio non si abitua più alla catena
147. Il cane, per quanto s’allunghi, non arriverà mai alla grandezza del leoneù
148. Il gatto aveva un campo e per un pesce l’ha venduto
149. Il gatto brontola sempre, anche quando è contento
150. Il gatto con i guanti non acchiappa topi
151. Il gatto rinchiuso diventa un leone
152. Il gufo non dà retta a mossa di civetta
153. Il lupo non caca agnelli
154. Il lupo perde il pelo ma non il vizio
155. Il numero delle pecore non fa paura al lupo
156. Il pesce grosso mangia il pesce piccolo
157. Il pesce nuota nell’acqua e affoga nell’olio
158. Il pesce puzza dalla testa
159. In bocca al lupo
160. In casa d’altri loda tutti fino i figli cattivi o brutti, fino al gatto che ti sgraffigna, fino al can che ti mordigna
161. In mancanza di cavalli, gli asini trottano
162. Ingoiare un rospo
Proverbi e modi di dire con animali: dalla L alla N
163. La donna alla finestra, la gatta alla minestra
164. La fame caccia il lupo dal bosco
165. La gallina che razzola per casa, se non beccola ha già beccolato
166. La gallina cova male fuori dal suo nido
167. La gallina molto secca, ben becca
168. La gallina nera fa l’uovo bianco
169. La gatta caro vende, e il cavallo mezzo dona
170. La gatta frettolosa (o presciolosa) fece i gattini ciechi
171. La gatta grassa fa onore alla casa
172. La gatta ha sette vite, e la donna sette più
173. La gatta vorrebbe mangiar pesci ma non pescare
174. La giraffa allunga il collo
175. La rana, quando è abituata al pantano, se non ci va oggi ci va domani
176. La sella d’oro non migliora il cavallo
177. La volpe sogna le galline e il lupo le pecore
178. L’aiuto del vero amico non giunge tirato dai buoi
179. L’asina col puledrino non va più al mulino
180. L’asino dove è cascato una volta non ci casca più
181. L’asino, quando ha mangiato la biada, tira calci al corbello
182. Le bestie si trattano da bestie
183. Le donne son come i gatti; finché non battono il naso, non muoiono
184. Le galline fanno le uova dal becco [Perché è dal becco che si nutrono]
185. Le uova non hanno nulla da insegnare alle galline
186. Lento come una lumaca
187. Letame di cavallo non fa fallo, quello di bue fa quello che può, quello di pecora fa moltissimo
188. L’ingordo cane che due lepri caccia, ben presto d’ambedue perde la traccia
189. Lo struzzo mangia più del necessario, perché si crede un alto funzionario
190. L’uomo per la parola e il bue per le corna
191. Mai catena ha fatto buon cane
192. Male abbaia il cane, quando abbaia per paura
193. Mandare in bestia qualcuno
194. Matta è quella pecora che si confessa al lupo
195. Meglio un asino vivo che un dottore morto
196. Meglio un merlo in mano che due sulla siepe
197. Meglio un uovo oggi che una gallina domani
198. Mentre il cane si gratta, la lepre scappa
199. Mettere il carro davanti ai buoi
200. Mogli che non contraddicono e galline che facciano le uova d’oro, sono uccelli rari
201. Moglie e buoi dei paesi tuoi
202. Molti cavalli e molti cani, fanno di un ricco un poverino
203. Molti fan la guerra per un uovo, e lasciano intanto scappar la gallina
204. Molto sa il topo, ma però più il gatto
205. Mosca bianca – L’eccezione positiva
206. Muoversi come un elefante in una cristalleria
207. Nessuno ha maggior libertà di una mosca, che si posa persino sul naso di un re
208. Nessuno vuole attaccare il sonaglio alla gatta
209. Non bisogna mettere il carro davanti ai buoi
210. Non c’è gallina o gallinaccia che a gennaio l’uovo non faccia
211. Non dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda
212. Non fu mai gatta che non corresse a’ topi
213. Non saper cavare un ragno dal buco
214. Non si grida mai al lupo che non sia in paese
215. Non si possono raddrizzare le anche ai cani
216. Non si può prendere una gallina per le mammelle
217. Non si sente volare una mosca
218. Non ti fidar d’un tratto di quel ch’è nato gatto
219. Non v’è gallina né gallinaccia che di gennaio uova non faccia
Proverbi e modi di dire con animali: dalla O alla Z
220. Ogni formica ama il suo buco
221. Ogni gallina raspa per sé stessa
222. Ogni gatta ha il suo gennaio
223. Ogni gatta vuole il sonaglio
224. Ogni grillo si crede un cavallo
225. Parenti serpenti
226. Per la gallina che in tre giorni non ti fa neppure un uovo, usa la pentola
227. Per quanto allunghi il collo l’oca non diverrà mai cigno
228. Placato il cane, facile è rubare
229. Prendere due piccioni con una fava
230. Prendere lucciole per lanterne
231. Quando fiorisce il sambuco, le galline stringono il buco
232. Quando i bovi non vogliono arare, non serve fischiare
233. Quando i buoi non vogliono arare – non serve a niente gridare
234. Quando il basto è andato sotto la pancia, si fatica a tirarlo su
235. Quando il cane sale sul cuscino vuol giacere nel letto
236. Quando il gatto non c’è, i topi ballano
237. Quando la gatta non è in casa, i topi ballano
238. Quando la rondine vola male, s’avvicina il temporale
239. Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba
240. Quando la volpe predica, guardatevi le galline
241. Quando manca la gatta (o quando la gatta non è in paese) i topi ballano
242. Quando scherzi col gatto e l’accarezzi, non sai che fine avran mai quei vezzi
243. Quanto più si frega la schiena al gatto, più rizza la coda
244. Raglio d’asino non arrivò mai in cielo
245. Rana di palude sempre si salva
246. Rimanere con un pugno di mosche
247. Riunione di volpi, strage di galline
248. Salvare capra e cavoli
249. Se alle galline tu apri il pugno, esse ti apriranno il culo
250. Se il gatto starnuta il tempo muta
251. Se il tuo gatto è ladro, non lo cacciar di casa
252. Se l’allodola canta sull’altura, prendi la falce per la mietitura
253. Si prendono più mosche con una goccia di miele che con una botte d’aceto
254. Sotto consiglio non richiesto gatta ci cova
255. Specchietto per le allodole
256. Spesso trovi riflessi più umani dentro gli occhi di poveri cani
257. Sputare il rospo
258. Taglia la coda al cane, e resta cane
259. Tagliare la testa al toro
260. Tanti cani uccidono il lupo, un cane solo ulula alla luna
261. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
262. Tosa pure la pecora, ma non spellarla
263. Tra cani non si mordono
264. Tristo quel cane che si lascia prendere la coda in mano
265. Trotto d’asino dura poco
266. Tutti i cani muovono la coda e tutti gli sciocchi voglion dir la loro
267. Tutti sanno quante paia fanno tre buoi
268. Ugna di leone e lingua di gatto guariscon del matto
269. Un asino trova sempre un altro asino che lo ammira
270. Un cattivo cane rode una buona corda
271. Un gatto è in grado di sostenere lo sguardo di un re
272. Un occhio alla pentola, e uno alla gatta
273. Una dose da cavallo
274. Una febbre da cavalli
275. Una rondine non fa primavera
276. Vacche e buoi di strigliare spesso bada, perché la striglia è una seconda biada
277. Val più un asino vivo che un dottore morto
278. Vecchia gallina ingrassa la cucina
279. Vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso
280. Zampa di gallina
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S.C.
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