Secondo uno studio che poggia su solide basi scientifiche, il profumo preferito del cane è quello del padrone: i cani, infatti, riconoscono e amano il nostro odore.
Una verità scientificamente dimostrata e allo stesso tempo un motivo per amare, se possibile, ancora di più i nostri amici a quattro zampe: secondo una ricerca del neuroscienziato Gregory Berns, i cani sarebbero in grado di riconoscere il nostro odore anche quando non siamo presenti, ma soprattutto il loro profumo preferito è quello del padrone che amano.
In un lavoro di ricerca durato diversi anni, Berns è riuscito a mappare il cervello del nostro cane identificando il modo in cui le varie aree cerebrali reagiscono all’annusare determinati odori. Il risultato più curioso sarebbe quello per il quale il miglior odore del mondo per Fido è quello del suo umano preferito.
I primi studi e interazioni di Berns con il mondo dei cani risalgono a molti anni fa, quando lo scienziato si è guadagnato una certa fama nel mondo accademico per essere riuscito ad addestrare per primo i cani a restare fermi durante le attività di mappatura del cervello.
Dopo alcuni anni, ha iniziato a studiare in maniera approfondita l’olfatto canino, sperimentando in particolare le connessioni esistenti tra un determinato profumo e l’emozione provata dal cane nel momento in cui lo annusa. I cani, si sa, hanno un istintivo bisogno di annusare l’ambiente circostante: ma Berns voleva spingersi oltre, cercando di capire cosa pensa e cosa prova Fido quando sente un odore specifico.
All’epoca dello studio, pubblicato poi dalla rivista Behavioral Processes, furono utilizzati 12 cani addestrati a rimanere perfettamente immobili durante una risonanza magnetica. Mentre il loro cervello veniva scansionato, ai cani venivano somministrate 5 diverse tipologie di odore:
– l’odore del cane stesso,
– l’odore di un cane sconosciuto,
– l’odore di un cane conosciuto,
– l’odore di un essere umano sconosciuto,
– l’odore del padrone.
La fonte di ciascun odore non era fisicamente presente al momento del test, in modo tale da indagare anche la memoria sensoriale dell’animale.
Secondo i risultati osservati dai ricercatori, per ciascuno dei 5 profumi si è attivata un’area del cervello del cane associata ad aspettative positive: i cani, quindi, hanno un ricordo o un’associazione specifica per ciascun aroma. Le risposte emotive più forti, però, si verificano con gli odori familiari e in particolare con quelli degli esseri umani familiari a Fido: ecco perché si può affermare che il profumo preferito del cane è quello del padrone.
Grazie a questo studio, è stato possibile dimostrare che i cani sanno discriminare l’odore di un essere umano familiare da quello di un essere umano sconosciuto: un risultato incredibile, che è servito a migliorare le metodologie di addestramento dei cani guida e dei cani da lavoro negli anni più recenti.
Osservare le reazioni emotive di un cane ai vari odori, infatti, consente di scegliere giorno dopo giorno gli esemplari più adatti a compiti specifici: cani guida per persone disabili, ma anche cani poliziotto o da utilizzare in ambito militare.
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C.B.
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