Non è semplicemente un carattere distintivo di questo animale, la proboscide dell’elefante vanta una notevole serie di usi e utilità. Scopriamoli tutti!
Viene erroneamente identificata come il “naso dell’elefante” ma in realtà comprende sia il naso che il labbro superiore dell’animale e presenta due narici che si estendono per tutta la sua lunghezza.
La sua punta, però, differisce in base all’esemplare. L’elefante africano presenta due dita in prossimità della punta, mentre quello asiatico ne presenta uno solo.
Comunque sia, le dita della proboscide vantano una destrezza invidiabile, riuscendo ad afferrare anche oggetti molto sottili.
In più, è caratterizzata da una notevole muscolatura composta per la precisione da otto grandi muscoli su ogni lato e più di 100.000 fasce muscolari. Tale struttura muscolare forte le permette di sollevare pesi anche superiori ai 250 kilogrammi.
Inoltre, la sua struttura priva di ossa permette all’elefante di manovrarla in modo tale da raggiungere punti che sarebbero inaccessibili all’animale, considerando la sua stazza.
Come abbiamo visto la proboscide dell’elefante possiede sia sensibilità che capacità motorie. Ma in quali occasioni si mostra utile al nostro elefante? E in che modo?
Oltre le sue funzioni basilari, ossia le più note, come trasportare il cibo alla bocca, emettere il verso dell’elefante (barrito) e giocare con il fango, la proboscide ha numerose funzioni utili e sociali.
Ad esempio, se credete che il naso di un segugio sia infallibile, è perché non conoscete tutte le caratteristiche della proboscide degli elefanti. Infatti questa possiede milioni di sensori e ricettori che le donano una sensibilità straordinaria e un fiuto più sviluppato anche dei cani.
L’elefante è in grado di percepire, poggiando la sua proboscide a terra, lo strepitio di branchi quando sono ancora lontani. Ed è anche capace di avvertire l’odore dell’acqua anche a miglia di distanza.
La proboscide è in grado di contenere sino a due litri di acqua e ne può aspirare fino ad un massimo di 10 litri al minuto.
Tra le funzioni della proboscide però non c’è quella di dissetare l’elefante, l’animale infatti usa la bocca per bere, il suo lungo alleato gli serve per trasportare l’acqua fino alle labbra.
Ma non solo, funziona anche da “super-naso consentendo agli elefanti di poter attraversare un canale completamente immersi nell’acqua. Basterà lasciare fuori la proboscide per respirare!
Inoltre viene anche usata per la comunicazione. Gli elefanti presentano una forma di linguaggio basata sui segni molto particolare.
Ad esempio, se due elefanti si incontrano per salutarsi incroceranno le loro proboscidi, mentre se uno dei due disegna una sorta di “s” con la proboscide sta comunicando all’altro l’intenzione di fare la sua conoscenza.
Infine può essere usata per fini sociali, gli elefanti utilizzano la proboscide anche per confortare un altro animale, ad esempio accarezzandolo: tutti ricordiamo la tenerissima scena del famosissimo elefantino Dumbo della Disney che viene dondolato con la proboscide dalla sua mamma!
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M. L.
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