Gli animali possono avere delle premonizioni? Ecco alcune storie che sembrerebbero confermare le loro capacità extrasensoriali.
In molti casi si parla di sesto senso dei nostri amati quattro zampe. Non a caso alcune ricerche scientifiche hanno avvalorato questa tesi studiando il comportamento delle diverse specie nel prevenire un terremoto. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle premonizioni animali.
Recentemente in Cina è stato avviato un progetto con il quale alcuni ricercatori stanno monitorando il comportamento di alcune specie animali con lo scopo di capire i loro segnali quando percepiscono terremoti.
Questi fattori, considerati facoltà extrasensoriali, sono stati riscontrati in molti casi, come ad esempio vicende nelle quali alcuni animali entrano in contatto con presenze spettrali.
Sono stati condotti numerosi studi dai quali sono emerse differenti ipotesi sui poteri premonitori degli animali e le loro facoltà telepatiche.
Tra i topic più ricorrenti vi sono le storie di premonizioni di morte da parte degli animali per cui in molti casi si parla di “ululati della morte”.
Ecco allora che riportiamo alcune storie di percezioni di pericolo dei nostri amati quattro zampe.
Tre le numerose vicende di premonizioni animali, vi è la storia di un’anatra che nel novembre del 1944, a Friburgo, si mise a starnazzare violentemente tanto da allarmare i residenti del quartiere.
Impaurite, le persone si misero subito al riparo in un rifugio. Dopo circa mezz’ora l’area fu bombardata.
La piccola anatra rimase uccisa ma grazie a lei furono salvate molte vite. Non a caso, alla piccola bestiola è stato dedicato un monumento.
Uno studioso italiano, Ernesto Bozzano, ha indagato numerosi misteri che riguardano le facoltà extrasensoriali degli animali e ha individuato alcune vicende ricorrenti sugli “ululati della morte“.
Tra i vari episodi di premonizioni animali vi è la storia del pittore Marcel Mangin che aveva un cane che sembrava prevedere la morte delle persone: ogni volta che un famigliare stava per morire, il cane si metteva ad ululare.
Un giorno del 1915, il cane si mise ad ululare e Mangin si chiese chi sarebbe morto. Quella notte, durante il sonno, fu proprio il pittore a morire a causa di un’embolia.
Per molti casi, Bozzano ha spiegato che il pensiero del cane è così ansioso in assenza del suo padrone, tanto che l’animale ha sviluppato fenomeni telepatici.
Un fenomeno che sarebbe determinato dal grande affetto tra l’animale e il suo padrone.
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Nel 1951 sul Cervino vi fu una valanga che travolse 22 persone salvate grazie ad un cane da soccorso.
Durante il recupero dei superstiti, quando tutte le vittime furono tratte in salvo, ad un certo punto il cane iniziò ad agitarsi, correndo avanti e indietro.
Un comportamento anomalo che fortunatamente il padrone riuscì ad interpretare, intimando ai presenti di allontanarsi dalla zona.
Pochi istanti dopo, si verificò un’altra valanga, ma grazie alla premonizione del cane, tutte le persone presenti si salvarono.
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