Uno dei più piccoli animali al mondo, il pipistrello calabrone vive in Asia ed è più piccolo di un pollice della nostra mano. Scopriamo questo particolare animale.
In Asia esistono più di 400 specie di pipistrelli, più di un terzo di quelle mondiali. Una di queste specie è un piccolo mammifero, il più piccolo al mondo, il pipistrello calabrone – o pipistrello farfalla – che vive nelle caverne della Thailandia e della Birmania. E anche se nel mondo gli studi sui pipistrelli non sono molto diffusi, quello che sappiamo di questo animale è molto interessante e ci può aiutare a conoscerlo meglio e proteggerlo. Il pipistrello infatti, a causa della presenza dell’uomo che disturba il suo habitat naturale, è in pericolo e come tale quindi va rispettato e difeso.
Il pipistrello calabrone (dal nome scientifico Craseonycteris thonglongyai) è il più piccolo mammifero del mondo per lunghezza – assieme al mustiolo etrusco, più piccolo al mondo per massa – e sicuramente il più piccolo pipistrello. Ha le dimensioni di un grande calabrone, da cui il nome, e pesa solo due grammi. Rappresenta l’unica specie esistente di un’intera famiglia di pipistrelli, i Craseonycteridae, e del genere Craseonycteris.
Questo piccolo animale vive solo in due paesi, la Thailandia e la Birmania. Qui vive in piccole colonie, a differenza delle altre specie di pipistrelli che vivono in grandi gruppi. In una caverna può essere facilmente scambiato per un piccolo puntino nero sul muro, finché non ci si avvicina abbastanza. Ma questo minuscolo animale è impressionante in quando a perfezione e proporzioni, nonostante le dimensioni da miniatura.
Per 12 anni, il pipistrello calabrone è stato inserito tra gli animali in pericolo di estinzione, ma nel 2008 è stato declassato a vulnerabile, in parte grazie alla scoperta di nuove popolazioni, inclusa una al confine tra Thailandia e Birmania. Secondo gli studi tra il 1997 e il 2008, esistono circa 10.000 pipistrelli calabroni in 44 caverne nella Thailandia occidentale e 5 caverne in Birmania. La popolazione totale potrebbe però essere maggiore, tanto che i ricercatori stimano che la vera popolazione in Thailandia sia di circa 45.000 individui.
Ovviamente questa scoperta di nuove popolazioni è una buona notizia, ma i pericoli per questo pipistrello rimangono. Gli scienziati credono che le popolazioni di Birmania e Thailandia non siano collegate, visto che dalle ricerche sono emerse delle differenze sostanziali sia genetiche che logistiche tra i due gruppi. I due gruppi potrebbero addirittura rappresentare sottospecie o specie separate. Se questo fosse confermato, allora la popolazione dei gruppi andrebbe divisa tra le due sottospecie. In ogni caso, morfologicamente sono gruppi uguali, quindi dallo stesso aspetto.
Questo piccolo mammifero è minacciato dalla presenza umana sia all’interno delle caverne, dove riposa, che nelle foreste, in cui si nutre. Sembra che queste caverne vengano infatti usate dai monaci per la meditazione, dai turisti che vogliono vedere questi animali, e addirittura dalla popolazione che vuole nascondersi per motivi poco legali. Il tutto ovviamente ha un impatto fortemente negativo sul pipistrello calabrone.
Il cosiddetto “ecoturismo” può andar bene, se regolamentato e controllato in modo tale che non distrugga o modifichi gli habitat naturali. Ma quando le guide vogliono attrarre i turisti nelle caverne, le modificano in modo che siano più accoglienti per gli umani. Se ad esempio si usassero solo le caverne più grandi, dove l’impatto sarebbe in proporzione minimo, si riuscirebbe a tenere sotto controllo il fenomeno.
In Birmania invece, i monaci sono diventati dei protettori di questi pipistrelli. Si recano a meditare solo all’entrata delle caverne, e tengono così lontani anche le altre minacce quali cacciatori, turisti o compagnie minerarie che potrebbero disturbare gli animali. Ma il pipistrello calabrone viene minacciato anche dal collezionismo, fin dalla sua scoperta nel 1974.
Al di fuori delle caverne invece, la deforestazione per lo sfruttamento del legname, per l’espansione agricola, nonché per la crescita delle comunità umane, è un altro problema per la conservazione di questo mammifero e non solo per lui, visto che in Asia questo è un grave pericolo per molte specie animali. In Thailandia il pipistrello calabrone è una specie protetta, e una porzione del suo habitat viene protetta dai parchi. Ma c’è ancora tanto da fare per proteggere la sua specie in modo adeguato.
In Asia esistono molti altri pipistrelli, tra cui la volpe volante dal capo dorato (Acerodon jubatus), il più grande pipistrello al mondo nonché uno dei più minacciati in quel continente. In percentuale, il 14% dei pipistrelli esistenti in Asia sono considerati minacciati, ma probabilmente si parla di un numero anche troppo basso, in quanto per altre 71 specie di pipistrelli asiatici non ci sono abbastanza dati, il che significa non poter sapere quanto siano minacciati.
I pipistrelli non hanno un gran successo nel pubblico, probabilmente sia per un’immagine pubblica negativa e per tanta disinformazione. Basta pensare a quanto spesso nei film horror vengono dipinti come animali malvagi o succhiasangue. Ma in realtà questi animali hanno enormi benefici sull’ambiente e anche sull’uomo, ad esempio per il semplice fatto che mangiano moltissimi insetti parassiti.
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Fabrizio Burriello
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