I picchi, particolarissimi uccelli molto presenti in natura. Ma voi sapevate che non possono soffrire di commozioni celebrali? Ecco spiegato il perché.
I picchi, il cui nome scientifico è Picidae, in realtà, vengono spesso sottovalutati da molti, arrivando ad associarli semplicemente alla loro tipica ‘usanza’, che è quella di battere sui tronchi degli alberi, quando invece per noi svolgono un compito davvero importantissimo.
Di cosa sto parlando? Del fatto che riescono a salvaguardare tantissimi boschi in giro per il mondo. Infatti, ci aiutano a sbarazzarci di tutti quegli insetti che danneggiano i tronchi. A tal proposito, sapete perché ‘martellano’ gli alberi? Te lo sveliamo noi! Innanzitutto, lo fanno per raccogliere cibo o per costruirsi una loro tana, inoltre, per loro è una forma di comunicazione.
Vi starete chiedendo, com’è possibile che il cranio di questo animale non ne risenta dopo effettuare questo tipo di attività ripetutamente? Immaginate che, riescono a battere per 20 volte al secondo, quindi la domanda è più che lecita.
Allora, chiariamo sin da subito che tutto ciò è fattibile perché il loro cranio è proprio adatto per sopportare un movimento del genere, a cui noi esseri umani non saremmo mai in grado di resistere. Quando il picchio inizia a colpire il tronco entrano in gioco molteplici strutture, che sono le seguenti:
Cosa sono? Allora, tutto ha inizio con la parte esterna del becco poiché è da lì che parte l’urto iniziale, successivamente, vi è poi questo osso che devia l’impatto e per ultimo il cosiddetto scudo celebrale la cui funzione è quella di assorbire qualsiasi tipo di impatto.
E il becco invece? Anche questo, è stato sviluppato proprio per solcare il legno. A studiare e approfondire questo discorso sui picchi è stata l’Univeristà di Anversa, gli studiosi hanno a lungo esaminato tutti i comportamenti di questi animali.
In particolare, hanno rivisto a rallentatore dei video in cui martellavano tronchi, per cercare di analizzarlo ancora meglio. Come riporta anche ilpost.it, il motivo per il quale riescono a sfuggire alle commozioni celebrali è uno:
“L’energia che i loro cervelli assorbono impattando contro il legno è molto minore di quella che causerebbe una commozione cerebrale in una persona. Dovrebbero colpire un albero con una velocità doppia per ottenerla.”
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
Irene Forte
Negli ultimi anni i ricercatori si sono concentrati sempre di più su alcuni aspetti che…
Perché il mio cane ha macchie di lacrime rosso marroni agli occhi. Da cosa può…
Avevo un enorme problema con il mio cane: appena vedeva un bambino cominciava a ringhiare,…