Picchi, sapevi non soffrissero di commozioni celebrali? Il perché ti lascerà di stucco

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By Irene Forte

Curiosita

I picchi, particolarissimi uccelli molto presenti in natura. Ma voi sapevate che non possono soffrire di commozioni celebrali? Ecco spiegato il perché.

Picchio
Picchio – Fonte: Pinterest

I picchi, il cui nome scientifico è Picidae, in realtà, vengono spesso sottovalutati da molti, arrivando ad associarli semplicemente alla loro tipica ‘usanza’, che è quella di battere sui tronchi degli alberi, quando invece per noi svolgono un compito davvero importantissimo.

Di cosa sto parlando? Del fatto che riescono a salvaguardare tantissimi boschi in giro per il mondo. Infatti, ci aiutano a sbarazzarci di tutti quegli insetti che danneggiano i tronchi. A tal proposito, sapete perché ‘martellano’ gli alberi? Te lo sveliamo noi! Innanzitutto, lo fanno per raccogliere cibo o per costruirsi una loro tana, inoltre, per loro è una forma di comunicazione.

Vi starete chiedendo, com’è possibile che il cranio di questo animale non ne risenta dopo effettuare questo tipo di attività ripetutamente? Immaginate che, riescono a battere per 20 volte al secondo, quindi la domanda è più che lecita.

Picchio, ecco perché non soffrono di commozioni celebrali: lo sanno in pochi il motivo

Allora, chiariamo sin da subito che tutto ciò è fattibile perché il loro cranio è proprio adatto per sopportare un movimento del genere, a cui noi esseri umani non saremmo mai in grado di resistere. Quando il picchio inizia a colpire il tronco entrano in gioco molteplici strutture, che sono le seguenti:

  • esterno del becco
  • osso spongioso
  • scudo celebrale

Cosa sono? Allora, tutto ha inizio con la parte esterna del becco poiché è da lì che parte l’urto iniziale, successivamente, vi è poi questo osso che devia l’impatto e per ultimo il cosiddetto scudo celebrale la cui funzione è quella di assorbire qualsiasi tipo di impatto.

Picchio
Picchio – Fonte: Pinterest

E il becco invece? Anche questo, è stato sviluppato proprio per solcare il legno. A studiare e approfondire questo discorso sui picchi è stata l’Univeristà di Anversa, gli studiosi hanno a lungo esaminato tutti i comportamenti di questi animali.

In particolare, hanno rivisto a rallentatore dei video in cui martellavano tronchi, per cercare di analizzarlo ancora meglio. Come riporta anche ilpost.it, il motivo per il quale riescono a sfuggire alle commozioni celebrali è uno:

“L’energia che i loro cervelli assorbono impattando contro il legno è molto minore di quella che causerebbe una commozione cerebrale in una persona. Dovrebbero colpire un albero con una velocità doppia per ottenerla.”

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Irene Forte

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