Pettazzurro: ti presento un uccello unico nel suo genere e ti svelo come vederlo

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By Elisabetta Guglielmi

Curiosita, Polli e volatili

Il pettazzurro è un uccello davvero unico nel suo genere: ecco come vedere questo volatile caratterizzato da bellissime sfumature del piumaggio.

informazioni sul pettazzurro
Informazioni sul pettazzurro, un uccellino dalle bellissime striature del piumaggio (Canva -am amoreaquattrozampe.it)

L’azzurro intenso di un cielo estivo senza nuvole. È questo l’incredibile colore del piumaggio di un uccellino davvero unico, il pettazzurro. Ma come fare a vedere questo piccolo volatile che spesso sfugge agli occhi poco attenti degli osservatori? Ecco qualche informazione in proposito.

Informazioni e curiosità sul pettazzurro, l’uccellino dell’incredibile piumaggio azzurro

Il pettazzurro è noto con il nome scientifico di Luscinia svecica, secondo la classificazione di Linneo del 1758. Si tratta di un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Muscicapidi. L’areale di distribuzione è compreso nell’emisfero nord, con una maggiore presenza in Europa, Asia e Africa. Nel continente americano è presente solo nel Nord-Ovest.

Uccellino pettazzurro
Dove vive e come vedere l’uccellino pettazzurro, informazioni e dettagli (Canva – amoreaquattrozampe.it)

Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre moltissime specie di uccelli presenti in Italia, come rondini, upupe e usignoli, iniziano la loro migrazione. Dopo aver trascorso la primavera e l’estate nella penisola italiana, queste specie di uccelli tornano infatti nell’Africa subsahariana. Altre specie, invece, migrano proprio in Italia per svernare e tra queste vi è anche un piccolo passeriforme chiamato pettazzurro (nome scientifico di Luscinia svecica). Il nome, come accade anche per il pettirosso (il cui nome scientifico è Erithacus rubecula), rimanda alla colorazione del petto.

Alcuni esemplari di pettazzurro nidificano in maniera discontinua nelle praterie d’alta quota, in determinate aree dell’arco alpino. I pettazzurri nidificano principalmente in Nord Europa e Asia settentrionale, tra la Penisola Scandinava e la Siberia. In genere prediligono habitat umidi, come quelli della tundra con fitta e bassa vegetazione, tra salici e betulle delle foreste boreali.

Il pettazzurro è un passeriforme appartenente alla famiglia dei muscicapidi (Muscicapidae), della quale fanno parte anche il pettirosso, la balia nera, la balia dal collare e il pigliamosche comune. Esistono diverse specie del pettazzurro, tra cui la Luscinia svecica svecica (Linnaeus, 1758), la Luscinia svecica namnetum (Mayaud, 1934), la Luscinia svecica cyanecula (Meisner, 1804), la Luscinia svecica volgae (Kleinschmidt, 1907), la Luscinia svecica magna (Zarudny & Loudon, 1904), la Luscinia svecica pallidogularis (Zarudny, 1897), la Luscinia svecica abbotti (Richmond, 1896), la Luscinia svecica saturatior (Sushkin, 1925), la Luscinia svecica kobdensis (Tugarinov, 1929), la Luscinia svecica przevalskii (Tugarinov, 1929).

uccellino con petto azzurro
Uccellino con petto azzurro (Canva – amoreaquattrozampe.it)

Il pettazzurro ha dimensioni simili a quelle del pettirosso, con una lunghezza di poco inferiore ai 15 centimetri e un peso di una ventina di grammi. I passeri dal petto azzurro si differenziano da quelli con il petto rosso per un marcato dimorfismo sessuale. Mentre nei pettirossi l’unico modo per distinguere il genere è dal canto, prerogativa dei maschi, nel pettazzurro gli esemplari maschi si distinguono per la macchia azzurra che va dal sottogola fino al petto. Questi uccellini si caratterizzano poi per ventre e fianco di colore giallo e per il dorso e le ali marroni. Le penne timoniere, dette anche rettrici ovvero quelle che ricoprono la coda degli uccelli, sono nere. Le penne superiori laterali sono rosse mentre le centrali come il groppone sono marroni. La femmina del pettazzurro è invece di colore grigio marroncino, finalizzato a mimetizzarsi e a ridurre così il rischio di predazione delle uova.

Ciò che più contraddistingue gli esemplari maschi di pettazzurro è dunque il piumaggio sul petto di colore azzurro brillante con due strette bande, una bianca e una nera, e una ulteriore macchia arancione color ruggine. In Italia è possibile vedere il pettazzurro nelle stagioni invernali mentre sverna, oppure durante le migrazioni verso l’Africa. I ricercatori dell’Università di Perugia hanno evidenziato come dagli anni Ottanta, diversi esemplari abbiano iniziato a nidificare anche molto più a sud delle zone artiche abituali.

Dove avvistare l’uccello pettazzurro

Gli esemplari di pettazzurro non sono numerosi, per questo è molto difficile avvistarne uno. I luoghi migliori dove osservare questi volatili sono le zone umide e acquitrinose, tra salicornie, piccole canne e cespugli fitti e bassi. Il pettazzurro si contraddistingue anche il caratteristico richiamo, “un asciutto, gutturale e schioccante ‘trak'” come riporta la Guida degli Uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Lars Svensson.

Gli appassionati di birdwatching potranno cercare di osservare il pettazzurro durante la stagione invernali mentre sverna. Le zone predilette sono quelle del Parco Nazionale del Circeo, nel Lazio; nelle Marche; in Veneto; nel Friuli Venezia Giulia, ma anche altre regioni italiane. Le sezioni locali della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) possono essere contattati per avere informazioni circa le riserve naturali in cui poter ammirare, a debita distanza e sempre con il massimo rispetto, questi uccellini piuttosto rari.

La biodiversità è a rischio e nella lista rossa delle specie in via di estinzione si allunga ogni anno. Fortunatamente, però, diverse sono le associazioni che si occupano di salvaguardare le specie animali, come la Search for Lost Birds.

Uccellino
Come avvistare un esemplare di uccellinobdsl petto azzurro (Canva – amoreaquattrozampe.it)

Tra gli uccelli più cercati da questa organizzazione e inseriti ormai tra le specie estinte vi era anche la Dusky Tetraka, un uccellino canoro del Madagascar, almeno fino al ritrovamento di alcuni esemplari avvenuto lo scorso anno.

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Anche un piccolo pappagallino originario dell’Australia è annoverato tra le specie in via di estinzione, come dimostrano recenti studi scientifici.

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Lo studio delle specie animali, di fondamentale importanza per monitorare la situazione del Pianeta e dell’ecosistema Terra, permette di scoprire aspetti sorprendenti nel comportamento degli esseri viventi, imparando a conoscere meglio le specie viventi. (di Elisabetta Guglielmi)

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