Il passatempo preferito di tanti bambini in spiaggia ma non si dovrebbe mai fare: perché non mettere i pesciolini nel secchiello? La risposta vi stupirà.
Molto spesso non ci si rende conto di quali sofferenze potremmo arrecare ai nostri animali con gesti quotidiani e (apparentemente) innocui per la loro salute, invece alcuni di essi possono mettere a serio rischio la loro stessa sopravvivenza: stiamo parlando di mettere i pesciolini nel secchiello, uno dei passatempi preferiti dai nostri bambini in spiaggia. Si divertono a pescare e vedere nuotare i piccoli pesciolini in uno spazio così piccolo come il loro secchiello giocattolo per la spiaggia: ma quali conseguenze può avere un tale gesto? La risposta che lascia a bocca aperta.
Bellissimi da guardare ma senza toccarli! Infatti per Legge toccare, spostare dal loro habitat naturale e (tanto meno) portare a casa un animale marino come granchio, stella, medusa o pesciolino è assolutamente vietato. Oltre alle ripercussioni che questo cambio di ambiente può avere sulla loro vita, l’art. 544 ter del Codice penale ci ricorda che è anche un reato:
”chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona lesione ad un animale…è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o una multa da 5mila a 30mila euro”.
Infatti sono annoverate anche le sofferenze cui verrebbe sottoposto l’animale (marino e non) che si ritroverebbe a vivere in un habitat non adatto alle sue condizioni o a temperature non adeguate (come capita frequentemente nel periodo estivo). Molto spesso dunque vengono ‘catturati’ e mostrati a tutti come un trofeo vinto, incoraggiando magari gli altri a copiare il medesimo comportamento: invece si tratta di un reato di maltrattamento animali.
Sebbene possa sembrare innocuo come gesto perché il pesciolino, una volta catturato nel secchiello con un po’ d’acqua, continua a muoversi nervosamente, in realtà in quel modo lo stiamo terrorizzando a morte, tanto che a volte potrebbe anche non sopravvivere. Se il suo nuoto agitato può farci sorridere, in realtà gli stiamo provocando non solo una sofferenza punibile per Legge ma anche una quasi certa condanna a morte. Ma cosa rende questo gesto tanto pericoloso?
Pur riportandolo nel suo habitat dopo pochi secondi non è detto che l’animale marino riesca a sopravvivere allo shock, anzi talvolta è così agitato e privo di ossigeno da morire in acqua: così sarà facile vederlo galleggiare su di un fianco all’interno del nostro piccolo secchiello. E a cosa è valso torturare un povero pesciolino fino alla morte che stava nuotando beato e senza arrecarci alcun fastidio?
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Animali pericolosi in spiaggia: quali sono, cosa rischi e come riconoscerli
Bisognerebbe iniziare a educare i genitori prima dei bambini, poiché talvolta sono proprio i primi a incoraggiare comportamenti di questo genere, magari per mettersi alla prova nella pesca o per scoprire da vicino nuove forme di vita. In ogni caso abbiamo visto che si tratta di un reato e di una crudeltà gratuita e senza senso ai danni degli animali.
A tal proposito la LAV, Lega Anti Vivisezione, ha messo a punto un decalogo destinato alle famiglie (specie quelle con bambini) su come comportarsi in spiaggia divertendosi e senza danneggiare l’ambiente e chi lo abita. Ecco i dieci punti:
Ciò che di sicuro può incoraggiare i nostri bambini a comportarsi bene è l’esempio che daremo noi adulti: questo potrebbe ‘funzionare’ meglio di ogni decalogo.
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