Probabilmente in tanti lo abbiamo amato nel film “Nemo”, ma il simpatico pesce pagliaccio è un animale molto carino e da conoscere meglio.
I bambini lo amano, ma anche noi adulti non possiamo che trovarlo adorabile. Il pesce pagliaccio è un piccolo pesce arancione con strisce bianche che ha fatto breccia nel cuore di tutti dopo essere stato popolarizzato dai film Disney Pixar della saga di Nemo. Ma in realtà questo simpatico pesce non è molto conosciuto, se non per il suo aspetto buffo. Come tutti gli animali, nasconde tante curiosità interessanti e da scoprire assieme. Che cosa mangia il pesce pagliaccio? Come si comporta? Dove vive? Scopriamolo!
Il pesce pagliaccio, o pesce anemone, fa parte della sottofamiglia Amphiprioninae, della famiglia dei Pomacentridi. Questa famiglia comprende 28 specie, di cui solo una è quella che conosciamo dal film, il cosiddetto Pesce Pagliaccio Occidentale (Amphiprion ocellaris). I Pomacentridi sono pesci di circa 10 centimetri di lunghezza, dai colori diversi quali giallo, marrone e nero. Alcune specie hanno barre o strisce bianche, come appunto il Pesce Pagliaccio Occidentale che è arancione con strisce bianche.
Questo pesce vive nelle acque calde dell’Oceano Pacifico Occidentale, l’Oceano Indiano Orientale, il mar Rosso, e la barriera corallina Australiana. Durante la stagione invernale, migra nelle profondità per raggiungere le acque più calde. Solo una specie di pesce pagliaccio, il Botia Macracantha è capace di resistere nelle acque fresche.
La durata di vita di un pesce pagliaccio è di 10 anni se vive in natura, ma quando è allevato in cattività si riduce a 3-5 anni anche in condizioni ottimali. Il suo nome deriva dalle sue strisce, che possono ricordare il trucco di un clown da circo.
Questo pesce è onnivoro: la sua dieta consiste principalmente di alghe, zooplancton, piccoli crostacei e vermi. Questo regime varia a seconda della specie e dell’area in cui vive. In cattività consumano mangime per pesci in fiocchi o pellet, assieme ad altro cibo simile. Si tratta di un pesce molto semplice da allevare, e assieme alla sua famosa bellezza lo rende molto comune negli acquari.
In realtà però, proprio il suo essere così famoso, grazie soprattutto al cartone animato della Disney Pixar, il numero di questi pesci in cattività è cresciuto considerevolmente. Ovviamente, il messaggio del film voleva essere proprio il contrario: la salvaguardia delle specie, nel contesto della protezione dell’ambiente. Ormai purtroppo, il pesce pagliaccio rappresenta il 40% del commercio in ornamenti marini.
I pesci pagliaccio sono ermafroditi, cioè possono modificare il proprio genere sessuale da maschile a femminile. I pesci pagliaccio nascono maschi ma hanno la capacità di trasformarsi in femmine. Questo avviene quando la femmina dominante muore: il maschio dominante diventa femmina e sceglie di accoppiarsi con un altro maschio del gruppo. In ogni caso, una volta cambiato genere questo è irreversibile.
Le femmine del pesce pagliaccio depongono fino a mille uova durante la luna piena. Le uova vengono posizionate sulle rocce sottomarine, e i pesci si prendono cura di loro finché non si schiudono. L’incubazione dura da 6 a 10 giorni, e si conclude con la nascita di un gran numero di piccoli pesci pagliaccio, che avviene due ore dopo il crepuscolo. Solitamente quasi tutte le uova fertilizzate si schiudono e raggiungono l’età adulta.
Il maschio è molto devoto alla famiglia, e prepara il nido per la madre in cui deporrà le uova. La protegge contro ogni possibile predatore e pulisce il nido dai detriti. Il maschio inoltre passa il tempo a soffiare sulle uova per spostarle, assicurandosi che ogni uovo abbia abbastanza ossigeno. Proprio un bravo papà!
Il pesce pagliaccio non può sopravvivere senza la sua anemone. I pesci pagliaccio e le anemoni di mare, infatti, hanno una relazione simbiotica e mutuale, in cui ognuno regala un gran numero di benefici all’altro. Delle circa mille specie di anemone, solo dieci ospitano il pesce che, quando si presenta all’anemone, fa una vera e propria danza.
L’anemone protegge il pesce pagliaccio dai predatori, mentre provvede al cibo in forma di avanzi dei pasti ma anche con i tentacoli delle anemoni morte. In cambio, il pesce pagliaccio difende l’anemone dai suoi predatori e parassiti. Inoltre, i tentacoli delle anemoni di mare non sono tossiche per il pesce pagliaccio, perché la sua pelle è coperta da uno strato di muco che lo rende immune ai morsi dell’anemone.
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Fabrizio Burriello
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