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Curiosità

Pesce d’aprile: cos’è, le origini, la storia, gli scherzi e le curiosità

Vi siete mai domandati perché il primo aprile esiste la tradizione di farsi scherzi qua e là per poi esclamare “pesce d’aprile”? Ecco tutto quello che devi sapere.

E tu lo sapevi che… (Foto Pixabay)

Anche quest’anno è arrivato, puntuale, il mese d’aprile e nel primo giorno del nuovo mese sei stato vittima di un perfido scherzo da parte di un tuo familiare o del tuo miglior amico o del tuo collega? Mentre stai meditando la “vendetta tremenda vendetta” forse vuoi scoprire qualcosa in più su questa tradizione, sulla sua storia e sulla sua diffusione nel mondo.

Tutto quello che devi sapere sul pesce d’aprile

April fool’s day (Foto Pixabay)

Le origini – Le origini di questo particolare evento non sono certe e nel corso del tempo sono state proposte e ipotizzate varie teorie. La più accreditata e diffusa però è quella legata al calendario Gregoriano e cioè la seguente. Prima della sua adozione, nel 1582, il il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo (vecchia data dell’equinozio di primavera) e il 1 aprile. A seguito dell’importante modifica non tutta la popolazione si abituò quindi le persone venivano derise e apostrofate come gli “sciocchi d’aprile“.

La storia – Nel vecchio continente la tradizione del primo aprile si diffonde alla fine del 1500 proprio a seguito dell’azione del nuovo calendario Gregoriano. Inizia la Francia di Re Carlo IX, prosegue la Germania degli Asburgo poi ancora l’Inghilterra del XVIII secolo) e, a seguire, gli altri stati europei.

Lo scherzo – Ma perché lo scherzo? Pare che in Francia molte persone, contrarie all’avvento del nuovo calendario di cui abbiamo parlato poc’anzi, continuassero a festeggiare il capodanno tra marzo e aprile. Fu allora che si diffuse la pratica di far loro regali assurdi e scherzosi come, ad esempio, pacchi vuoti con bigliettini con su scritto “poisson d’avril” (pesce d’aprile in francese). Era un modo per prenderli in giro, per prendersi gioco di questa gente.

In Italia – La diffusione nel nostro Paese è abbastanza recente e si colloca tra il 1860 e il 1880. Fu Genova ad accogliere e far sua la tradizione francese che “sbarcava” nel porto del capoluogo ligure. Col passare del tempo prese piede in tutta la Penisola ed è arrivata ai giorni nostri.

Il pesceIl pesce ha ispirato diversi proverbi, ma perché proprio questo animale per questa tradizione?  Anche per questa domanda abbiamo una risposta: i pesci abboccano all’amo così come le “vittime umane” del primo aprile “abboccano” agli scherzi e alle burle.

Oggi nel mondo – Come abbiamo prima visto in Francia e in Italia si usa l’espressione “poisson d’avril” e “pesce d’aprile”, in Germania si dice “Aprilscherz” cioè lo “Scherzo d’Aprile“, nel Regno Unito e in America si chiama April fool’s day (“Il giorno dello sciocco d’aprile“). Il termine “fool” richiama il giullare delle corti medioevali. Qualche altra curiosità. In Portogallo i giorni dedicati agli scherzi sono la domenica e il lunedì prima della Quaresima; qui interi pacchi di farina vengono gettati sugli amici (poverini!). In Scozia il pesce d’aprile dura due giorni; durante il secondo giorno (chiamato Taily Day) tutti si divertono ad attaccare sulla schiena dei destinatari degli scherzi un cartello o un biglietto con la scritta “Kick me!” (letteralmente “dammi un calcio“). In India il giorno dedicato al pesce d’aprile è il 31 marzo; in questa data si celebra la festa Huli per celebrare la primavera e fare scherzi a tutti.

Ti piacciono i pesci rossi? Forse qui troverai curiosità interessanti che non conoscevi.

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S.C.

Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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