Perché la puzzola emana cattivo odore? Non è una caratteristica innocua. Leggiamo, qui, il motivo per cui questo animale ha questo odore così forte.
Questa specie animale tanto simpatica è famosa in tutto il mondo, anche nel nostro Paese e, prima di lei, è ancora più conosciuto il suo stranissimo e cattivo odore. La puzzola è dotata di una caratteristica fisica davvero speciale ed è per tutti motivo di lontananza e paura nei suoi confronti. Il piccolo peloso è in grado di far scappare tutti, ma perché la puzzola emana cattivo odore? Scopriamolo insieme.
Perché la puzzola emana cattivo odore?
É quello che più si teme se ci si trova a contatto ravvicinato con una puzzola. L’odore fortissimo e insopportabile che emana questa creatura spaventa chiunque. Qual è la vera funzione della caratteristica fisica del piccolo mammifero? Continuiamo a leggere qui.
Tutti noi la conosciamo a causa dell’allarmante e fastidioso odore, il quale giustifica la fuga di animali ed esseri umani alla sua vista. Parliamo della piccola puzzola e del motivo per cui emana quella “puzza” a cui non c’è scampo.
L’animaletto ha avuto una evoluzione che l’ha portata a essere capace di proteggersi e difendersi in caso di pericolo. É proprio quel potente e sgradevole odore dalla lunga durata, ma per nulla tossico, a essere divenuto la sua incredibile arma di difesa.
L’odore cattivissimo della puzzola, infatti, può agire sull’olfatto di tutti gli esseri viventi, in particolare quello degli animali nemici. La puzzola ha sviluppato questo potere proprio per proteggersi meglio da eventuali predatori.
Penetrante e in grado di far svenire se si è troppo vicini, l’odore del curioso mammifero è l’unico modo che ha per sentirsi al sicuro. Appena la puzzola avverte un pericolo nelle vicinanze o sta per essere imprigionata, ecco che “spruzza” la terribile puzza.
Questo odore così potente e distruttivo viene lanciato dalle sue ghiandole anali, un getto di un liquido amaro che può arrivare a coprire 4 metri di distanza.
Solo con questo inquietante strumento l’animaletto riesce a difendersi dagli umani e da animali molto più grandi e più feroci di lei (per esempio, gli orsi) e non è cosa da poco.
Come funziona l’arma soporifera
Come abbiamo accennato, il liquido disgustoso viene gettato fuori dalle sue ghiandole anali, per un massimo di 4–5 volte e raggiunge le lunghe distanze. Quando ciò accade, la puzzola può fuggire velocemente e nascondersi bene in qualsiasi luogo pericoloso.
Si tratta di un fortissimo odore marcio e, purtroppo, persistente e difficile da eliminare.
L’odore vomitevole può resistere anche per diversi mesi e attaccarsi sia su oggetti che tessuti (per esempio, vestiti).
L’unica soluzione è intervenire immediatamente. Vengono consigliati il succo di pomodoro o lavare la zona colpita con acqua e sapone neutro, da riutilizzare più volte se si vuole ottenere un buon risultato.
La puzzola non ama essere disturbata e il suo potente odore nauseabondo è un motivo valido per restare a osservarla da molto lontano.
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La vita del piccolo mammifero: altre curiosità
La puzzola conduce una vita davvero interessante, sempre attenta ai possibili nemici ed esseri viventi che potrebbero infastidirla. Qual è lo stile di vita del piccolo animale? Dove vive e cosa mangia più frequentemente? Rispondiamo a queste domande più avanti.
Animaletto di difficile compagnia, per via dell’odore penetrante e spiacevole di cui fa dono a tutti, presa dallo spavento, la puzzola chiamata anche come Skunk, vive soprattutto in America. Ne esistono ben 11 specie diverse ma che sono unite dallo stesso stile di vita.
Di solito, una puzzola la si può vedere vivere in profonde tane che scava essa stessa nel terreno. Grazie alle sue forti zampe anteriori, non ha nessun problema a scegliersi la casa.
É un animale molto solitario e si rapporta al partner soltanto nella classica stagione degli amori. Inoltre, in alcune zone si riunisce ai suoi simili per controllare i roditori.
La puzzola è un peloso onnivoro, in quanto la sua alimentazione è molto varia. Si nutre di uova, frutta, verdura ma anche insetti, roditori e, ogni tanto, di miele.
L’esemplare femmina, poi, vive al sicuro nella sua tana con i piccoli fino a quando non termina lo svezzamento. La curiosità riguarda il suo rapporto con i cuccioli in quanto, una volta cresciuti e usciti dalla tana, non li rivedrà mai più.
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