Perché la gazza ladra è chiamata così e perché è attratta dagli oggetti che luccicano? Vediamo cosa dicono gli esperti su questo argomento.
La Pica Pica, conosciuta come gazza o meglio ancora come gazza ladra, è un uccello appartenente alla famiglia dei corvidi. La gazza ladra presenta delle piume bianche e nere con riflessi sulla coda che con la luce possono essere di vari colori. Ma sapete come mai viene chiamata ”ladra”? E soprattutto perché è attratta da oggetti luccicanti? Scopriamolo insieme!
La gazza ladra fa parte degli uccelli più belli che si possono vedere in primavera, è originaria del continente asiatico e europeo, ha la pancia bianca ed il resto del corpo nero e presenta una coda lunga e delle ali corte.
Quest’uccello compone i suoi nidi sugli alberi con rami e fango, dove pone le uova e gli oggetti luccicanti rubati. La gazza viene chiamata ”ladra” per due motivi, uno riguarda Gioacchino Rossini che chiamò una sua opera proprio ”La gazza Ladra”. L’altra invece è collegata alla predisposizione dell’uccello di rubare sia oggetti luccicanti sia cose dal nido di altri uccelli, come le uova.
Come tutte le specie di corvidi la gazza ladra cerca di appropriarsi di tutti gli oggetti che luccicano, come il vetro, carta stagnola o gioielli.
Questo uccello, soprattutto il maschio della coppia ama circondare il suo nido di oggetti luccicanti, per attirare la gazza femmina. Infatti quest’ultima viene attratta dal nido più luccicante.
La Pica Pica non solo viene denominata gazza ladra, ma nel medioevo veniva anche associato alle streghe. Perché? Nella mitologia germanica la gazza era considerato l’uccello messaggero della dea della morte, chiamata Hel.
Per questo motivo le persone hanno iniziato a credere che l’uccello fosse collegato alle streghe e che quindi portava il malaugurio. Mentre i cristiani hanno sempre visto una positività nella gazza ladra, infatti si diceva che se l’uccello avesse fatto il suo nido su di una casa, quella casa non sarebbe mai crollata.
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M.D.
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