Vi siete mai chiesti perché ai nostri amati gatti piace tanto il pesce? Ecco cosa sapere sui gusti dell’esigente palato felino.
I mici vanno pazzi per il pesce: è un dato di fatto proverbialmente noto, di cui sono in pochi, tuttavia, a conoscere le ragioni. Perché il pesce piace così tanto ai gatti? Il motivo di questa loro preferenza alimentare affonda le origini agli albori della specie felina, prima che i gatti fossero addomesticati: ecco cosa sapere.
Perché il pesce piace così tanto ai gatti?
Grazie agli studi dei ricercatori, sappiamo che i mici sono stati addomesticati sin dalla Preistoria.
Le origini dei felini domestici vanno ricercate tra l’Antico Egitto e il Medio Oriente: proprio nella Mezzaluna Fertile, infatti, questi animali iniziarono ad avvicinarsi agli insediamenti umani.
Il patto tra le due specie era decisamente vantaggioso: se da un lato, infatti, i gatti avrebbero ricevuto protezione e cibo, dall’altro avrebbero aiutato gli agricoltori a tenere lontani i topi da magazzini e granai.
Non solo sul carattere e sull’atteggiamento nei confronti degli umani: il processo di domesticazione ha influito anche sui gusti alimentari dei felini.
Come testimonia lo storico greco Diodoro Siculo, vissuto nel I secolo a.C., gli Antichi Egizi erano soliti nutrire i mici con pane e latte.
Proprio per questo, nonostante il latte sia un alimento difficilmente reperibile in natura da parte dei felini, oggi i mici domestici sembrano andarne pazzi.
Va ricordato, però, che il loro intestino non è in grado di digerirlo, tanto che la sua ingestione può provocare disturbi come diarrea e gastrite nel gatto.
Stando alla testimonianza dello storico, i felini ricevevano anche golose porzioni di pesce dagli umani.
Questo alimento, però, sembrava già essere presente nella dieta dei mici, prima ancora che fossero sottoposti al processo di domesticazione.
Infatti, non dobbiamo dimenticare che i gatti selvatici vivevano e vivono tutt’oggi accanto ai corsi d’acqua: provetti cacciatori, si nutrono prevalentemente di prede acquatiche.
Non a caso, gli esemplari di alcune razze feline – nonostante il detto che vuole che i mici siano terrorizzati dell’acqua – sono dei provetti nuotatori.
Tra questi, ad esempio, rientra il Turco Van, un micio diffuso nelle regioni montuose della Turchia sud-orientale, la cui alimentazione è basata sui pesci che vivono nel lago di Van.
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Una questione anatomica
Del resto, che anche i progenitori selvatici dei mici domestici amassero il gusto del pesce appare evidente dalla particolare conformazione della loro lingua.
Come sappiamo, infatti, la sua superficie ruvida assolve a numerose funzioni. Indispensabile per una toelettatura completa, che permette all’animale di rimuovere residui di sporco e peli in eccesso, la lingua ruvida del micio appare anche incredibilmente funzionale per la nutrizione dell’animale.
Infatti, il modo in cui è fatta consente al quattro zampe di raschiare con estrema facilità la carne delle prede catturate dalle lische.
Insomma, non c’è dubbio: l’amore per il pesce da parte dei gatti precede l’amicizia che lega queste straordinarie creature all’essere umano.