Sono tanti i comportamenti negli animali che c’incuriosiscono. Perché il cavallo si rotola e quando dobbiamo preoccuparci?
Quante volte ci è capitato di vedere al maneggio i cavalli rotolarsi nel paddock? È come se seguissero un rituale, prima annusano per terra, battono lo zoccolo come per scavare e poi sembrano tuffarsi letteralmente di schiena per rotolarsi. Ma perché il cavallo si rotola?
Basta andare a curiosare un po’ di più sul significato di alcuni sui comportamenti per capire che a volte il cavallo è capace di fare cose strane e bizzarre.
Vedere un cavallo che, di punto in bianco, cade a terra ed inizia a rotolarsi spesso ci incute quasi preoccupazione. Si sarà sentito male? Forse è una crisi neurologica? Magari no.
La maggior parte delle volte in cui il cavallo si rotola è subito dopo aver finito il suo lavoro, dopo esser stato montato o quando già altri cavalli del gruppo o nel recinto lo stiano facendo.
È abbastanza curioso come comportamento, ma noi sappiamo che gli animali non fanno nulla che non abbia un significato: dovremmo cercare di capire il suo linguaggio del corpo per toglierci il dubbio del perché lo faccia.
Semplicemente spesso il cavallo si rotola perché gli piace: è la dimostrazione che in quel momento sta bene ed è rilassato e si scarica strofinando la sua schiena, fino alla pancia, su un terreno che può essere sabbia, cemento o fango.
Dopo aver lavorato, come a fine corsa, il cavallo sente il bisogno di scaricare lo stress: in questo modo distende anche i muscoli contratti ed i tendini tesi per lo sforzo ma lancia anche un messaggio al suo cavaliere.
Un cavallo che si rotoli davanti a chi lo ha montato fino a poco prima sta ad indicare una dimostrazione di fiducia dell’animale nonché di forte feeling tra i due.
L’atto del rotolarsi è, per il cavallo, anche il modo attraverso cui liberarsi di eventuali insetti sulla schiena ed anche del pelo in eccesso: quando, infatti, arriva la bella stagione il cavallo rotolandosi aiuta il pelo invernale a cascare, in modo da prepararsi per le alte temperature.
La natura ha pensato bene di dotare il cavallo di un manto più folto d’inverso ed uno più leggero d’estate: il pelo che inizia a staccarsi genera anche prurito nel nostro Spirit che, rotolandosi, si gratta e cerca di alleviarsi il fastidio.
Un altro motivo per cui si rotoli a terra è perché è un comportamento tipico non solo del cavallo: così facendo l’animale si asciuga il sudore oppure la pelle ed il manto bagnati dalla pioggia.
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A volte magari abbiam impiegato ore a strigliare e pulire ben bene il nostro cavallo che poi, appena libero nella prateria, la prima cosa che fa è cercare la fanghiglia del ruscello per rotolarsi dentro. Perché lo fa?
Viene naturale agli animali, ad esempio, proteggersi da quelle giornate infuocate estive: il fango fa da isolante per la pelle e la protegge dal sole ma non solo perché poi, solidificandosi addosso, diventa un ottimo scudo anche contro insetti fastidiosi e doloranti come i tafani.
Certo, non è salutare per il cavallo stare a mollo per giornate intere nel fango: le sue unghie ne risentirebbero perché la troppa umidità le farebbe marcire ma anche i tendini delle zampe s’infiammerebbero.
Bisogna ad ogni modo osservare il cavallo mentre si rotola nel fango; un conto se si mostra rilassato e lo fa per piacere ed un conto è se lo fa perché sente dolore e cerca sollievo dalla freschezza del fango stesso.
Se fa fatica a sdraiarsi ed emette strani suoni con la bocca o se non riesce bene a rotolarsi nel fango è il caso di chiamare il veterinario: potrebbe avere problemi alla schiena o alle articolazioni.
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Se abbiamo appena finito di montare il nostro cavallo, attenzione a rimanergli troppo vicino: potrebbe improvvisamente sdraiarsi di botto e rotolarsi travolgendoci.
Occorre fare attenzione anche a come il cavallo si appresta ad effettuare questo movimento: di norma è ben rilassato, annusa il terreno, scava quasi cercando il punto giusto e poi si sdraia.
Quando invece il cavallo è teso, annusa per terra, vi raspa forte ma suda e poi si sdraia senza rotolare allora c’è qualcosa che non va: sta sentendo un forte dolore, causato quasi sicuramente da una condizione di colica nel cavallo.
Anche in questi casi bisogna chiamare subito il veterinario e non sostituirsi magari dandogli l’antispasmodico che tanto funziona per noi oppure intrugli di erbe raccolte qua e là. Alcune piante sono tossiche per il cavallo e potremmo anche causargli un attacco cardiaco.
Dobbiamo assicurarci che nella zona dove staziona per la maggior parte della giornata non vi sia solo fango: lo condanneremmo a zoppia.
Subito dopo esser tornati da una corsa o da qualsiasi attività invernale col cavallo, è bene togliergli subito la coperta e la sella: potrebbe sudare troppo ed avvertire tanto prurito da rotolarsi per terra fino a causarsi escoriazioni.
Anche il fango solidificato che resta troppo sulla pelle dell’animale può causargli ferite: il cavallo va per questo lavato subito dopo essersi sporcato di fango, facendo attenzione ad usare prodotti idonei.
Durante il cambio stagione inverno-primavera è bene strigliarlo spesso, cosicché il pelo non si accumuli addosso: farebbe sudare troppo il cavallo che, a sua volta, si rotolerebbe eccessivamente a terra danneggiando la pelle non troppo protetta dal nuovo pelo.
Il nostro Spirit è un animale intelligente quanto delicato e particolare, il suo corpo parla sia quando sta bene che quando sta male: sta a noi interpretarne i segnali; solo così potremmo godere del suo benessere ed essere pronti ad intervenire contro il suo malessere.
S.A.
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