Ci sono paure che per il nostro cane diventano una fobia da sconfiggere. Perché il cane ha paura della sua ombra?
Tutti noi, prima o poi nel corso della vita, proviamo l’emozione della paura. Questo accade anche per il nostro cane: i cuccioli attraversano spesso periodi di paura che poi, una volta superati, permettono loro di crescere più forti e più sicuri di sé. Diventa un problema, però, quando il cane avverte che la causa della paura lo segue, quasi lo insegue. A quel punto bisogna intervenire e cercare le possibili soluzioni col veterinario.
La paura è una reazione soggettiva ad un evento, una situazione improvvisa che il cervello percepisce come attacco e dunque innesca i meccanismi di difesa quali la paura.
All’inizio il cane avvertirà un senso di apprensione per qualcosa che gli suscita un effetto spiacevole ed adotterà una posizione di allerta: cerca di capire cosa stia accadendo e cosa può e deve fare per uscirne.
Successivamente, però, anche il corpo inizia a dare segnali di questa tensione che sta vivendo Fido: notiamo che il cane mette la coda tra le gambe, abbassa le orecchie ed è indeciso se arrendersi ed accovacciarsi oppure difendersi.
La difesa è intesa dal cervello come attacco o fuga: viene prodotta adrenalina e si scatena la risposta.
Il senso d’inquietudine nel cane è così aumentato a tal punto che non riesce più a controllarlo: risponde alle indicazioni del cervello fuggendo dalla causa della sua paura, dunque scappa fino a trovare rifugio, oppure attacca.
Un’altra reazione possibile del nostro cane è quella di non riuscire né ad attaccare né a fuggire: resta lì immobile, tremante ma con il suo cuore che inizia a battere sempre meno.
Se la situazione non dovesse risolversi in tempi brevi il cane potrebbe sentirsi male: la sua pupilla continuerebbe a dilatarsi, la sua pressione sanguigna si abbasserebbe, avrebbe forte disidratazione per perdita di liquidi e rischierebbe anche di morire per collasso cardio circolatorio.
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Come dicevamo, rispondere attaccando è un meccanismo di difesa ordinato dal cervello. L’adrenalina prodotta dalle ghiandole surrenali fa in modo che tutte le energie siano convogliate a difendersi, ad esempio non si ha fame quando si sta litigando con qualcuno.
Il nostro cane mostrerà i segnali tipici della difesa, il suo unico intento è quello di combattere il pericolo che avverte e sopravvivere:
S’instaurano, così, situazioni in cui il cane mostra aggressività: sembra letteralmente che stia impazzendo, abbaia a dismisura e la sua irrequietezza è oramai irrefrenabile. Che fare?
Ovviamente potremmo dire che, rimossa la causa della paura, avremo risolto il problema. Ma se il cane avesse paura della sua ombra? È impossibile allontanarla dal nostro Fido ed allora, cosa fare?
La sciofobia è la paura delle ombre e, nel nostro caso, della propria. Succede che Fido non riconosce nessun carattere di se stesso nella sua ombra, arrivando ad associare la sagoma che vede, spesso percepita deformata, ad un pericolo che lo insegue.
Tutto ciò innesca una estrema paura nel nostro cane. Tale paura si trasforma in vera e propria fobia, comportando l’innesco di disturbi di ansia ed accumulo di stress tali che impediscono al cane di vivere come ha sempre fatto: la sua paura lo insegue ed il suo essere costantemente sfiduciato lo rende sempre più insicuro.
Se solo immaginiamo come, negli anni, sia stata sfruttata la sciofobia nel cinema capiremmo il terrore che prova il nostro cane.
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Di norma, la soluzione più facile sarebbe quella di allontanare pian piano dal cane la causa della sua paura, in modo che capisca come affrontarla e non subirla.
In questo caso, però, risulta un po’ più difficile perché il cane ha paura della sua ombra e non dell’ombra di qualcun altro o di un’altra cosa. È importante farsi seguire da un esperto comportamentalista ed intraprendere così una terapia.
Il trattamento deciso per il cane sarà stato studiato appositamente per lui: ognuno reagisce alla stessa paura in maniera diversa e per questo ogni approccio alla causa sarà diverso, basato sull’uso di tecniche che portano il cane a familiarizzare con la sua ombra.
Ci sono situazioni in cui occorre intervenire prima di ogni cosa perché diminuiscano i segnali: andare ad esempio ad agire per abbassare lo stato di ansia ed aggressività del cane eliminando ogni fonte di stress e premiandolo per ogni passo in avanti che faccia, ma senza forzarlo.
Se il cane ha paura della sua ombra, ad esempio, è bene all’inizio avvicinarsi quando si è all’ombra di un edificio: in questo modo Fido non vedrebbe la sua sagoma e possiamo interagire cercando di ricordargli magari i giochi che facevamo insieme.
È importante cercare di tirarlo fuori dallo stato di confusione in cui si trova, facendo in modo che torni a fidarsi di noi e di quello che gli diciamo: è fondamentale riproporre abitudini e situazioni di tranquillità antecedenti all’innesco della paura per distrarlo il più possibile.
A seconda dei problemi che la paura nel cane ha comportato, si avrà bisogno di tempi più o meno lunghi per aiutare il nostro cane ad abituarsi alla sua ombra ed a non vederla distorta. Senza dubbio bisogna farsi aiutare da un veterinario o da un esperto.
Se ci convincessimo che potremmo benissimo far da soli rischieremmo non solo di non aiutare il nostro cane ma forse di peggiorare la situazione.
Michela
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