Tutto quello che occorre sapere sul passaporto per animali da compagnia: quando è obbligatorio, chi lo rilascia, quanto costa.
Anche i nostri amici a quattro zampe hanno i propri documenti, alcuni dei quali sono obbligatori. Tra i vari strumenti di identificazione degli animali da compagnia che la legge dispone rientra il passaporto: scopriamo quando è necessario richiederlo, chi lo rilascia, e qual è il costo medio da sostenere per la relativa pratica.
Anche i nostri amici animali hanno i propri documenti. Ma in realtà sono pochi quelli che sono obbligatori, come ad esempio il microchip per il cane.
Basti pensare che per il gatto, che insieme a Fido è l’animale d’affezione per eccellenza nella cultura della nostra società, il documento non è obbligatorio, a meno che non risiediate in Lombardia o in Puglia (sull’argomento può interessare la lettura di Microchip obbligatorio per i gatti in Lombardia: cosa stabilisce la disciplina regionale).
Di norma il passaporto per animali da compagnia non è obbligatorio, nemmeno per il cane. Si tratta di un documento contenente i dati identificativi dell’animale (con tanto di foto) e del rispettivo proprietario.
Oltre a ciò, il passaporto riassume la storia clinica del nostro amico a quattro zampe: vaccinazioni, visite mediche fatte, eventuali trattamenti contro l’echinococco multilocularis, tanto che sostituisce completamente il libretto sanitario.
Come dicevamo, il passaporto non è obbligatorio, a meno che non decidiamo di recarci all’estero con il nostro amico a quattro zampe; ma quali animali da compagnia hanno bisogno del passaporto?
La questione è più problematica di quanto possa apparire, in quanto involge necessariamente di dover far chiarezza sulla definizione di animale da compagnia, che la legge ancora oggi non chiarisce in modo netto e definito.
Certo, un cavallo può sicuramente essere definito quale animale da compagnia; ma è altresì, purtroppo, uno strumento di lavoro, e nulla toglie che possa essere adoperato esclusivamente in tale veste.
Quindi, in linea di massima, al netto di tali difficoltà interpretative, possiamo dire che è certamente obbligatorio richiedere il passaporto per cani, gatti e furetti laddove decidessimo di recarci all’estero in loro compagnia.
Per altri animali, come il già citato cavallo, il documento è già di per sé obbligatorio.
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La pratica, per fortuna, è piuttosto semplice e non presenta costi esorbitanti. Partiamo dalla competenza: per ottenere il rilascio del passaporto per i nostri animali da compagnia occorre rivolgersi all’ASL territorialmente competente, vale a dire quella nel cui distretto rientra il vostro comune di residenza.
Il costo è variabile (da ASL ad ASL), tuttavia è individuabile una media che va dai 20 ai 30 euro. Attenzione: di norma il passaporto può essere rilasciato solo a partire dal terzo mese di età, ovvero dal momento in cui il nostro amico a quattro zampe può fare l’antirabbica, necessaria per viaggiare all’estero.
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Un’ultima postilla che riguarda solo gatti e furetti: per tali animali (con le eccezioni per il felino prima esplicitate) non è obbligatorio il microchip. Tuttavia, laddove decidessimo di recarci all’estero, l’iscrizione nell’anagrafe canina regionale (con contestuale inoculazione del microchip) sarebbe propedeutica alla richiesta di rilascio del passaporto.
Antonio Scaramozza
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