Il pappagallo può mangiare la mela? Cosa possiamo offrire della frutta che abbiamo in casa al nostro simpatico pennuto? Scopriamolo insieme.
Nell’articolo di oggi andremo a capire se il pappagallo può mangiare la mela e la frutta in generale.
Queste sono informazioni fondamentali, quando si decide di accogliere in casa un volatile come un pappagallo.
Questo volatile ha un’alimentazione totalmente diversa da un uccellino domestico qualsiasi.
Vediamo cosa possiamo offrire al nostro uccello colorato, per non arrecargli danni all’organismo.
Il pappagallo può mangiare la mela?
Il pappagallo può mangiare la mela? Questa la domanda di oggi a cui cercheremo di dare delle risposte ben precise.
Innanzitutto occorre specificare che la dieta del pappagallo deve essere composta dal 75% di mangime, 20% di frutta e verdura e un 5% per le ricompense.
Per evitare di somministrare proporzioni e percentuali sbagliate di cibo, gli esperti consigliano di nutrire il pappagallo con mangime che si trova in commercio.
Questo prodotto è completo di vitamine e sali minerali di cui l’uccello necessita.
Non è esclusa però la possibilità di somministrare all’uccello un’alimentazione diversamente fatta di soli semi, frutta, verdura e legumi (che poi è la più diffusa).
Per rispondere perciò alla domanda: “Il pappagallo può mangiare la mela?” La risposta è Si! Sempre dopo averla lavata.
La mela è un frutto che non contiene né grassi né proteine, ha pochissime calorie e ancora meno zuccheri.
La mela è un frutto ricco di nutrienti e proprietà, con buona quantità di:
- Vitamina C;
- sali minerali: (ferro, calcio, sodio, potassio, fosforo, zinco, magnesio e rame e tracce di altri ancora), che fa della mela un buon integratore e un frutto veramente completo.
La mela è in grado di apportare benefici nell’uomo e anche nel pappagallo, quali:
- fornisce energia;
- controlla la pressione arteriosa e l’ipertensione;
- la fibra migliora il controllo glicemico e riduce l’assorbimento di grassi da parte dell’organismo;
- assimilazione da parte dell’intestino del ferro, necessario alla sintesi dell’emoglobina;
- favorisce la conservazione della mielina del sistema nervoso. Questo minerale aiuta anche la cicatrizzazione delle ferite ed è prezioso per aumentare le difese immunitarie;
- contribuisce alla formazione delle ossa e a mantenerle in salute
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Ricordiamo a tutti gli amici di questi fantastici pennuti che l’alimentazione adeguata e sana per un pappagallo deve prevedere:
- estrusi, non colorati artificialmente e possibilmente biologici.
- cereali (cotti o crudi)
- semi non grassi
- frutta e verdure fresche, sbucciate o lavate bene.
- legumi cotti, con l’eccezione di piselli e fagiolini che possono essere forniti crudi.
Inoltre l’acqua deve essere sempre pulita, va cambiata tutti i giorni, soprattutto se è sporca.
La frutta per il pappagallo
In questo paragrafo ci soffermeremo sulla somministrazione adeguata di frutta per il pappagallo con prodotti freschi e di qualità.
La frutta per il pappagallo è importante per garantire all’uccello una dieta bilanciata ed efficace a livello nutrizionale.
Il pappagallo necessità di una percentuale pari a circa il 20% di frutta e di verdura ma non tutte sono adeguate alla sua dieta. Soprattutto occorre sapere che bisogna ridurre la quantità di semi oleosi, se si inserisce la frutta nell’alimentazione dell’uccello.
Tornando alla frutta, esistono degli alimenti benefici per il pappagallo e altri invece da somministrare con moderazione o addirittura da evitare.
La frutta concessa riguarda:
- albicocca;
- ananas;
- anguria;
- arancia;
- fragola;
- kako;
- kiwi;
- mandarino;
- mela;
- melograno;
- mirtilli;
- papaia;
- pera.
I frutti da somministrare con moderazione (non più di 2 volte a settimana), sono:
- banana;
- ciliegia;
- mango;
- melone;
- nespole;
- pesca.
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Alimenti da non somministrare al pappagallo
Ci sono dei frutti che non sono per nulla idonei alla dieta del pappagallo ma che per errore potremmo offrirli al nostro uccello.
Gli alimenti da evitare di somministrare al pappagallo, sono:
- semi di mela e pera;
- noccioli di ciliegie, albicocche, pesche e prugne.
- foglie ma anche altre parti della pianta di avocado contengono un derivato di acido grasso chiamato persina che è noto per causare insufficienza cardiaca, difficoltà respiratorie e morte improvvisa in alcune specie di uccelli.
In merito agli alimenti non adatti al pappagallo è sempre meglio rivolgersi al veterinario in quanto possono provocare malore all’uccello.
A maggior ragione se ci dovessero essere delle carenze è il caso di rivolgersi al medico per poter introdurre nell’alimentazione degli opportuni integratori.
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Raffaella Lauretta