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Curiosità

Papà in natura premurosi e protettivi: 10 specie che vi stupiranno

Premuroso come un pinguino, protettivo come un lupo o “mammo” come il cavalluccio marino. Ecco una carrellata di papà in natura. Ma quanto sono teneri?

Il pinguino (Foto Pixabay)

Tutti i papà sono diversi fra loro… anche fra le specie animali. In questo articolo abbiamo raccolto 10 specie animali i cui papà sono davvero formidabili.

Cominciamo col Pinguino imperatore; un papà davvero eroico… per due mesi non mangia nulla! Dopo aver deposto le uova le femmine intraprendono un viaggio di circa due mesi in mare per cacciare cibo mentre i papà tengono le uova al caldo e in equilibrio sui piedi proteggendole con una piega della pelle, conosciuta come “marsupio della covata”. In tutto questo periodo i maschi di pinguino imperatore non mangiano nulla e resistono al gelo dell’Antartide. Abbandonano le uova e vanno in cerca di cibo solo al ritorno della mamma.

Ci sono anche rane e scimmie “speciali” tra i papà in natura

Il nandù (Foto Pixabay)

Qui il resto dell’elenco che vi stupirà.

Nandù – Si tratta di un grosso uccello sudamericano simile a uno struzzo davvero speciale, perché? Costruisce il nido e dopo che la femmina ha deposto le uova il papà le cova per sei settimane circa e si occupa dei pulcini appena nati.

Lupo – Nei branchi di lupi è centrale il ruolo del padre. Quest’ultimo, durante i primi giorni di vita del cucciolo, si occupa di portare le prede alla neo mamma nella tana che quindi può dedicarsi solo all’allattamento. Ricercatori hanno scoperto che i lupi cibano i loro cuccioli anche con i mirtilli e le bacche.

Il cavalluccio marino maschio partorisce (Foto Fb)

Cavalluccio marino – Sarà lui a portare avanti la gravidanza e a partorire i piccoli. La femmina depone le uova in una sacca incubatrice nel ventre del maschio e alla schiusa il papà espelle gli avannotti con delle contrazioni addominali. Un vero “mammo” della natura.

Abedus herberti – Si tratta di un grande insetto acquatico della famiglia degli Belostomatidi. La femmina attacca le uova sul dorso del futuro papà che per tre settimane li difende da predatori e pericoli vari.

Cigni collonero – Durante i primi giorni di vita dei piccoli mamma e papà si dividono equamente il carico della cucciolata. A volte i piccoli ancora fragili hanno bisogno di essere trasportati sul dorso dei genitori.

Pterocles namaqua (Foto Fb)

Namaqua (Pterocles namaqua) – È una specie della famiglia degli Pteroclidi originaria dell’Africa sud-occidentale che nidifica nel deserto del Kalahari, in Sudafrica. Il papà, per dissetare i propri piccoli, riempie il ventre di grosse quantità di acqua, anche fino a 40 litri! Poi vola verso il nido richiamando i piccoli con segnale particolare.

Rana – Anche in questo caso citiamo due anfibi; la rana abbaiante (Craugastor) e la rana di Darwin. Nel primo caso il papà resta vicino alle uova per diverse settimane bagnandole con la propria urina per non farle seccare, nel secondo caso il maschio ingoia i girini per farli sviluppare in particolari tasche boccali al riparo dai pericoli.

Scimmie sudamericane – Ne citiamo due, l’aotide e l’uistiti. Il maschio di aotide trasporta e accudisce i cuccioli appena, mentre la madre si limita solo ad allattarli. Nel secondo caso il papà nutre, spulcia, trasporta i piccoli e collabora anche nel parto, spesso gemellare, della femmina.

Scarafaggi (Foto Pixabay)

Scarafaggi – Non l’avreste mai immaginato che questo fosse uno speciale papà in natura vero? Eppure i papà scarafaggi sono esemplari. Nelle specie che si nutrono di legno i genitori costruiscono il nido, nutrono le larve, e, per evitare infezioni, le mantengono pulite liberandole da funghi e insetti morti. In alcune specie, per riuscire a fornire ai piccoli l’azoto necessario per la loro crescita i papà scarafaggi mangiano gli escrementi degli uccelli.

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S.C.

Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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