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Curiosità

Le occhiaie del panda: indispensabili per la sua sopravvivenza, ecco perché

Molti pensano che le famosissime occhiaie del panda siano soltanto una caratteristica fisica dell’animale. Ma così non è, o almeno, non solo. Questa macchie servono al panda e in questo articolo vi spieghiamo come e perché.

Panda e occhiaie in prima piano (Foto Pixabay)

Sono il tratto distintivo del panda insieme al suo cibo preferito, il bambù, e alle posizioni che assume durante il sonno (quando un panda dorme si allunga su un ramo e lascia a penzoloni le zampe, mentre arrotola la coda attorno al corpo e anche sul capo). Stiamo parlando delle famosissime occhiaie, due cerchi neri intorno agli occhi in mezzo al faccione completamente bianco. Ma questa non è solo una caratteristica fisica di questo animale.

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A cosa servono le occhiaie del panda

Una delle tante curiosità sul panda (Foto Adobe Stock)

Diversamente da altri animali che regolano la temperatura corporea con il loro manto (tipo la zebra con le
sue strisce), il bianco e il nero del panda sono invece indispensabili alla sua sopravvivenza nella foresta. Grazie a queste macchie intorno agli occhi i panda si riconoscono tra loro, comunicano con i simili e visto che sono prede dei leopardi, il nero sul viso e sugli arti aiuta il panda a mimetizzarsi col
fondo degli alberi con il sopraggiungere della notte mentre il bianco svolge la stessa funzione d’inverno nella neve.

Adesso lo sapete, se qualcuno vi dice che avete le occhiaie di un panda potrete tranquillamente rispondere che vi servono per comunicare e per difendervi nella foresta!

Insomma questi animali non smettono di stupirci e questa si aggiunge alle tante altre curiosità che li riguardano. Sapete, per esempio, che il panda comunica con il partner tramite suoni e versi, mentre quando vuole solo giocare resta in silenzio? Curioso, vero?
E sapete che l’associazione animalista ha scelto il panda per il suo logo anche per il risparmio sui costi di stampa visto che non deve stampare a colori?

I panda sul pianeta Terra sono presenti da circa 2 o 3 milioni di anni e un esemplare gigante di solito ha bisogno di circa 10 milioni di metri quadrati di spazio per sopravvivere.

S.C.

Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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