Oca Collorosso: specie volatile rara da cortile e da giardino

Oca Collorosso: specie volatile rara da cortile e da giardino

L’oca Collorosso, conosciuta come l’oca più colorata d’Europa. Vediamo quali le caratteristiche di questa specie da cortile rara.

oca collorosso
(Foto Pixabay)

L’Oca Collorosso è una delle oche più belle e variopinte, cono colori splendidamente definiti da linee bianche, come se fosse stata dipinta.

Ragion per cui sono in tanti gli appassionati che adorano abbellire il loro cortile o perché no, anche il loro giardino, con questi meravigliosi esemplari rari di oche.

Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia l’Oca Collorosso.

Caratteristiche dell’Oca Collorosso

Oca collorosso (Branta ruficollis) Branta viene dal norvegese antico Brandgàs, che vuol dire “oca bruciata”, riferendosi al colore scuro di tutte le oche di questo genere.

oca collorosso
(Foto Pixabay)

L’Oca Collorosso misura circa 55 cm con un peso compreso fra gli 1 kg/1,3 kg.

Presenta tre colori nettamente distinti: rosso mattone, nero e bianco che fanno di quest’oca una tra le più belle e colorate esistenti al mondo.

Il becco è nero e le zampe grigio plumbeo. Il petto è rosso; i fianchi, il dorso e il ventre sono neri, la coda è in prevalenza bianca con inserimenti di nero, le penne della coda sono nere, il collo è rosso nella parte frontale e nero nella parte posteriore.

Le due colorazioni sono divise da una bordatura bianca, guance rosse, contorno occhi e nuca neri, mascella bianca; mentre le zampe sono grigio piombo.

I giovani esemplari sono simili agli adulti ma hanno colori più tenui. Gli esemplari maschio e femmina sono difficilmente distinguibili a causa della mancanza del dimorfismo sessuale, tipico invece di molte altre specie animali.

Queste oche tendono a preparare il loro nido nelle vicinanze di quello del Falco Pellegrino, lo rende per l’appunto un posto sicuro. Mediamente la femmina depone circa 4-5 uova che coverà per un mese.

Durante questo periodo il maschio avrà cura di proteggere e sorvegliare il nido. Trascorsi i giorni, avvenuta la schiusa, i piccoli seguiranno i genitori in acqua e impareranno a procurarsi il cibo.

Origini e habitat

prato con oche
(Foto Pixabay)

L’Oca Collorosso è originaria della Siberia, tuttavia si è diffusa anche nel nord dell’Asia e nell’Europa dell’Est. Nidifica lungo i corsi d’acqua ricchi di vegetazione.

Questo bellissimo e colorato volatile in cattività, ha bisogno di vivere in ampi e aperti spazi, ricchi di erba, di cui si nutre.

È fondamentale che abbia la possibilità di pascolare durante tutto il giorno, in particolare nel periodo primaverile che precede la riproduzione.

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Cosa mangia l’oca Collorosso

La dieta dell’Oca Collorosso è prevalentemente vegetariana ma, nel complesso, variegata: si nutre di germogli, bacche, sementi.

Tuttavia vivendo nei pressi dei corsi d’acqua, è in grado di sopravvivere cibandosi anche di alghe, piante marine, vegetali acquatici e non, lombrico, molluschi e piccoli pesci.

In cattività deve essere alimentata con mangimi sfarinati, integrati con sementi e verdura fresca.

Malattie comuni delle oche

L’Oca Collorosso è possibile trovarla sia all’interno di fattorie, cortili e giardini sia allo stato selvatico che nuota tranquillamente in fiumi o laghetti. Tuttavia tutte le altre oche è soggetta a malattie.

Le principali malattie delle oche sono:

  • Chlamydia e Pasteurellosi: è una pericolosa malattia virale. L’infezione può anche provenire da individui e attrezzature infetti.
  • coccidiosi renale: colpisce l’intestino e i reni d’oca. Fondamentalmente, la malattia è caratteristica dei giovani animali di età inferiore ai 3 mesi. Gli uccelli possono rimanere indietro nello sviluppo, essere deboli;
  • aspergillosi: una malattia che si sviluppa nel tratto respiratorio di un animale a causa dell’ingresso di funghi muffa;
  • Cloacite: anche detta infiammazione della mucosa della cloaca, può verificarsi con una carenza di vitamine A, E e D, nonché di mangimi minerali;
  • rachitismo: causato da un’esposizione insufficiente degli uccelli al sole, nonché da una diminuzione della vitamina D nel corpo;
  • disturbo digestivo: causata da un’alimentazione poco variata e provoca diarrea nelle oche, crampi al collo e persino paralisi;
  • enterite: caratterizzata da disturbi digestivi e si verifica a causa della scarsa alimentazione e dell’acqua stantia;
  • avvelenamento: è causato da del cibo avariato, una pianta velenosa o mangiare prodotti chimici. La malattia si manifesta rapidamente e c’è un’alta probabilità di morte.

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Raffaella Lauretta

 

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