Negli ultimi anni le scoperte di nuove specie di pesci (e altri animali) sono sempre tante e molto particolari. Scopriamo le più interessanti del mare.
A una prima occhiata, gli animali ci sembrano qualcosa di ormai noto e senza tante novità, ma come tutti gli appassionati possono confermare, c’è qualcosa di nuovo che viene scoperto ogni giorno. Tra abitudini, caratteristiche e specie animali, le sorprese dal mondo animale sono quotidiane. Negli ultimi anni, sono stati scoperte varie nuove specie di pesci, tra cui alcuni davvero bizzarri, particolari e – ovviamente – meravigliosi. Andiamo a vedere quali sono quelli più interessanti degli ultimi anni.
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Questo magnifico pesciolino prende il nome della principessa Kaguya, un personaggio di un antico racconto popolare giapponese, la principessa della luna. Il suo nome giapponese è Kaguyahime-haze (il suo nome scientifico è Navigobius kaguya), e allude ai punti sulla sua pinna dorsale che somigliano a piccole lune. Vive nelle scogliere del Giappone e delle Filippine.
Queste nuove specie di pesci assomigliano molto a altre specie – che ancora non sono state classificate e quindi ancora senza un nome – trovate a Bali e alle Maldive. La testa ed il corpo di questo pesciolino sono di un colore che varia da arancione a rosa, o da giallo a grigio, con strisce viola (a volte sono macchie). Inizialmente era stato solo fotografato durante delle immersioni di appassionati, ma ora viene anche catturato per gli acquari domestici.
L’ippocampo “haema” è il più comune cavalluccio marino che vive in Corea, anche se vive anche in Giappone. E proprio in Giappone, viene chiamato himetatsu, cioè “cavalluccio marino nano” o “cavalluccio marino principessa”.
Questa nuova specie fa parte del gruppo dei cavallucci marini incoronati (anche questi presenti in Corea e Giappone). Gli scienziati hanno studiato quasi 200 esemplari presenti in questa regione, e li hanno divisi in tre specie. Tra questi, c’erano l’ippocampo coronato (Hippocampus coronatus) e quello dipinto (Hippocampus sindonis), già noti da tempo.
Ma una nuova specie mai studiata prima, la “haema” appunto, ha dimostrato di essere una specie diversa dalle altre due per motivazioni legate a varie differenze fisiche e genetiche. E per restare in tema di nomi giapponesi epici, l’ippocampo coronato è detto tatsu-no-otoshigo che vuol dire “figlio bastardo del drago”, mentre l’ippocampo dipinto viene chiamato nella terra del Sol Levante hanatatsu, che vuole dire “drago a fiori”.
La Mariana Snailfish (che si può tradurre come “pesce lumaca delle Marianne”, dal nome scientifico Pseudoliparis swirei) sembra una spettrale lumaca senza guscio, che nuota nel profondo dell’oceano, nella Fossa delle Marianne a una profondità di quasi 8000 metri. Qui vive nelle condizioni estreme di oscurità e pressione dell’acqua, uno dei pesci che vivono più in profondità di sempre.
Gli scienziati che hanno scoperto queste creature (tramite telecamere collegate a sensori di movimento) hanno notato che il loro corpo è traslucido, tanto che gli organi interni (fegato, interiora, stomaco) sono visibili attraverso la pelle. Ma anche in altre profondità marine sono state notate queste creature, in tutto il mondo.
Se vogliamo capire quanto in profondità vive questa “lumaca”, possiamo prendere come riferimento l’Empire State Building, che è alto 443 metri in totale. Bene, per arrivare all’habitat di queste nuove specie di pesci, dovremmo impilare 18 Empire State Building! Non sarà il caso di preoccuparsi in spiaggia di calpestarne una, quindi.
E dopo tanti pesci che sembrano usciti dalle favole, ecco una rana pescatrice che proviene dalle oscure profondità dell’Oceano Indiano. Dal nome scientifico di Oneirodes sanjeevani, questo pesce certo non è molto carino come gli altri finora visti, ma ha delle particolarità interessanti. Ha un’escrescenza sulla testa, che funge da richiamo per le sue potenziali prede.
Questa nuova specie di rana pescatrice ha una testa molto stretta ed un corpo tozzo. Finora è stata avvistata solo una femmina tra i 380 e i 600 metri di profondità. L’aspetto di questo pesce sembra praticamente un’unica bocca gigante piena di denti appuntiti, con una coda sottile dietro. Ma in realtà, nonostante l’aspetto spaventoso, è piuttosto piccolo, con una lunghezza di pochi centimetri.
Con un nome che sembra tratto da una favola per bambini, come è possibile non adorare il labride di magma fatato (dal nome scientifico Cirrhilabrus shutmani)? Gli scienziati hanno trovato questo pesciolino nelle isole Babuyan delle Filippine, nell’Oceano Pacifico. Vive nelle macerie sottomarine del vulcano attivo Didicas. Che dire, un vero figlio della lava, con questi colori rosso come il magma e le sue pinne grandi.
Ok, il nome di questo pesce sembra quasi un incantesimo tratto dalla saga di Harry Potter, ma il ghiozzo del fuoco è un vero pesce caraibico, dal nome scientifico di Palatogobius incendius. La parte infuocata del suo nome deriva dal colore delle sue squame, arancioni, gialle e rosa come una fiamma. Vive in banchi tra le scogliere profonde a 100-200 metri circa dalla superficie.
Il primo avvistamento di questo pesciolino è stato mentre un banco di questi ghiozzi di fuoco veniva mangiato da un pesce invasivo, il pesce leone, nei Caraibi del Pacifico. I ricercatori, dall’interno di un sottomarino, hanno filmato il tutto e hanno così scoperto l’esistenza di questi piccoli pesci fiammeggianti.
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Abbiamo già parlato del meraviglioso pesce luna, il Mola mola. Questi pesci sono di certo indimenticabili una volta visti (meglio ancora dal vivo): sono davvero enormi e a forma di disco – o di luna piena! – senza avere la classica forma da pesce allungata con una netta coda.
E infatti, questo pesce è molto particolare. Ma non bastava una sola specie, si è scoperto che ce ne sono varie: il Mola ramsayi, e il più recente Mola tecta. Questo ultimo è una versione più elegante tra le varie specie di pesce luna, ed è la prima aggiunta a questo genere in oltre un secolo.
F. B.
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