Sono molti i modi di dire che riguardano gli animali, come ad esempio “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Scopriamo come nasce il detto.
Con gli animali da compagnia condividiamo tante cose della nostra vita quotidiana: giochi, cibo, passeggiate. Ma non solo: anche la lingua contiene continui riferimenti agli animali. Sono tanti i modi dire che contengono un riferimento ad un animale per esprimere un determinato significato. Uno di essi è: non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Ma qual è l’origine di questo modo di dire?
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Sono tanti i proverbi e modi di dire sui gatti.
Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco è un detto di utilizzo quotidiano, il cui significato è conosciuto dai più. Con il modo di dire si suole invitare a non cantar vittoria prima del dovuto, e a mantenere un atteggiamento di umiltà e prudenza fino al raggiungimento del risultato finale.
Possiamo dire che è l’equivalente di un altro detto che cita un animale, ovvero non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. Ma perché proprio il gatto?
Perché si tratta di un animale dalle movenze imprevedibili. Agile, veloce e scattante, il felino è difficile da agguantare, e proprio quando siamo sicuri di averlo preso rimaniamo a mani vuote nel tentativo di afferrarlo.
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Ma da dove nasce il detto? A quante pare ha origini piuttosto antiche, anche se in Italia è diventato un cult grazie al celebre Trapattoni, che lo ha citato in una sua intervista. Tuttavia, nella sua versione originale, il detto non era proprio identico.
In diversi fonti del diciannovesimo secolo si trova la versione non dire quattro se non ce l’hai nel sacco. Quattro e gatto sono termini che hanno una grande assonanza, ed è probabilmente per questo motivo che nel corso degli anni è avvenuta questa sostituzione.
Ma cosa vuol dire quattro? In questo caso non ci si riferisce al numero: si tratta di un’abbreviazione di quattrini, ovvero denaro. Nel corso del tempo il termine è stato sostituito dal felino ed è diventato non dire gatto se non ce l’hai nel sacco.
Esiste anche una versione britannica del detto: Don’t count your chickens before they are hatched! che starebbe per non contare i tuoi polli prima che le uova si siano schiuse. Ma noi preferiamo di gran lunga la versione nostrana con il felino, l’animale da compagnia più amato insieme al cane.
Antonio Scaramozza
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