Chiunque abbia un amico a quattro zampe si sarà probabilmente chiesto come mai il naso del cane è così freddo: una nuova scoperta scientifica fornisce la spiegazione.
Sembra che stavolta ci siamo sul serio: gli scienziati potrebbero aver svelato uno dei più grandi misteri riguardanti il più fedele amico a quattro zampe che un essere umano possa desiderare! In uno studio scientifico pubblicato dall’autorevole Scientific Reports sarebbe finalmente contenuta la risposta a una delle domande più comuni su Fido: perché il naso del cane è così freddo?
Fino ad oggi, la convinzione più diffusa era che il naso freddo del cane avesse a che fare con il particolare meccanismo di regolazione della temperatura corporea tipico di questi animali: a quanto pare, però, la realtà sarebbe un’altra e sarebbe collegata alla capacità del naso di Fido di rilevare la presenza di fonti di calore anche a distanza.
Lo studio scientifico, condotto da un gruppo di ricercatori svedesi e ungheresi, ha fatto luce sul mistero dei tartufi gelati dando una spiegazione a dir poco sorprendente: grazie al loro naso freddo, i cani possono rilevare fonti di calore anche molto deboli fino a un metro di distanza. Un meccanismo utilissimo per individuare, ad esempio, piccoli mammiferi nelle vicinanze.
Dai risultati delle analisi condotte, gli scienziati hanno scoperto che la punta del naso di un cane mantiene una temperatura differente rispetto alla temperatura esterna rilevata nell’ambiente: se fuori ci sono 30°C, ad esempio, il naso di Fido sarà almeno 5°C più fresco. Quando la temperatura esterna è molto fredda, ad esempio a 0°C, il naso del cane avrà una temperatura di circa 8°C.
Ecco che, osservando queste differenze, i ricercatori hanno capito che la temperatura del tartufo aveva una funzione sensoriale ben precisa: per cui, hanno pensato di effettuare dei test specifici studiando le reazioni dei tre cani Kevin, Charlie e Delfi ad alcuni esercizi ben precisi di identificazione degli oggetti.
E’ stato chiesto ai cani, addestrati ad hoc, di identificare quale tra due oggetti identici come forma e dimensioni era stato riscaldato fino a raggiungere una temperatura di circa 12°C maggiore rispetto alla temperatura esterna: tutti e tre sono stati in grado di rilevare gli stimoli sensoriali provenienti dalla temperatura. La cosa curiosa, è che in tutti i casi il calore emanato dagli oggetti era troppo debole per essere avvertito dalle mani dell’uomo.
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