Se ne sente spesso parlare ma cosa è il microchip da installare nei cani e a cosa serve? Tutto quello che c’è da sapere sul microchip al cane.
Questo dispositivo elettronico probabilmente per alcuni è ancora un mistero: non si sa di cosa si tratta, a cosa serve e qual è la procedura esatta per farlo impiantare nel corpo del nostro cane. Questa procedura ha soppiantato completamente l’uso di tatuare gli animali a scopo identificativo, utilizzando naturalmente l’evoluzione della tecnologia. Vediamo da vicino in cosa consiste questo strumento così importante, perché il microchip al cane è obbligatorio e in che modo può essere utile ai cani e ai loro padroni.
Delle dimensioni di un chicco di riso, il microchip è una capsula di vetro biocompatibile. Se abbiamo paura che possa provocare allergie non temete! La capsula è completamente anallergica e viene iniettata sottopelle al cane nella zona del collo. L’operazione non gli provoca dolore, magari solo un po’ di fastidio, e per farla si utilizza un’apposita siringa monouso.
Utilizza la tecnologia R.F.ID (Radio Frequency Identification), ovvero onde a radiofrequenza, che si attivano quando viene avvicinato il lettore. Il chip interno è decodificabile solo da veterinari abilitati: sarà evidente un codice univoco di 15 cifre, col quale si identifica il nome e la residenza del proprietario. Tutto questo è possibile solo dopo che i proprietari avranno effettuato la registrazione del cane all’Anagrafe canina. Quando si inserisce il microchip nel cane? Entro i primi due mesi di vita, per non incorrere in una sanzione salata (fino ad 80 euro).
Se si tratta di una pratica obbligatoria, vorrà dire che ha la sua utilità! Oltre ad essere lo strumento identificativo del cane più efficace in caso di abbandono o smarrimento ha anche altri scopi, tra cui:
Chi può inserire il microchip nel corpo del cane? solo ed esclusivamente il medico veterinario. Per quanto riguarda i costi non si ha un tariffario fisso in tutta Italia: il costo varia da regione a regione e persino da veterinario a veterinario. Ci si può rivolgere anche ai servizi ASL di competenza nella propria regione con un costo che oscilla tra i 5 e i 25€. Dal veterinario invece la spesa varia dai 20 ai 50€.
In ogni caso, come abbiamo visto, i costi sono davvero molto contenuti, quindi non c’è ragione di non farlo. Oltre ad essere obbligatorio per Legge, il microchip è anche una forma di tutela nei confronti del nostro adorato amico a quattro zampe. Dal 1° gennaio 2005 infatti il microchip è diventato l’unico sistema identificativo a livello nazionale. Non si scarica poiché non ha batterie. Il segnale è indotto solo dal lettore, quindi non funziona come un GPS.
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F.C.
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