Martin Usborne è un fotografo inglese che ha sempre indagato il rapporto tra l’uomo e gli animali, catturando il silenzio e la distanza che li frappone e l’assenza di umanità nei riguardi dei cani.
Dopo aver realizzato delle serie sui ritratti, Usborne ha fatto breccia con l’opera “The silence of dogs in car” (Il silenzio dei cani in automobile) con straordinarie fotografie di cani dagli sguardi persi dietro ai finestrini delle macchine. Usborne torna con una nuova serie di fotografie, attualmente in mostra a Londra, intitolata ” Where Hunting Dogs Rest” (Dove i cani da caccia riposano), con la quale dedica un omaggio ai cani abbandonati.
Partendo dalla situazione in Spagna, dove ogni anno circa 100mila cani vengono abbandonati e dove un tempo i cani da caccia erano venerati dall’aristocrazia, Usborne sottolinea come oggigiorno questi compagni fedeli dell’uomo siano maltrattati e abbandonati perché non più utili oppure allontanati perché hanno violato un comando del cacciatore.
Per tradurre questo duplice aspetto: Usborne presenta dei cani salvati accanto ai paesaggi dove sono stati abbandonati e il modo in cui potrebbero aver ispirato un pittore in un’epoca in cui erano ancora considerati nobili.
Dai ritratti possiamo ammirare come Usborne torna a nobilitare l’anima dei nostri 4zampe e così quest’ultima serie di Usborne potrebbe in realtà provocare un ribaltamento, ovvero che a perdere la nobiltà non siano gli animali, ma bensì l’uomo per il modo in cui li tratta.
Ecco una piccola gallerie fotografica (Fonte: martinusborne.com)
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