Perché il cane si affeziona anche a chi lo tratta male: le ragioni per cui i quattro zampe continuano a scodinzolare verso chi non li rispetta.
Nonostante la maggior parte delle persone che vive con gli animali domestici ama e rispetta i quattro zampe, sono anche moltissimi coloro che invece non sono per nulla rispettosi nei confronti dei loro cani o gatti. Sono molti, però, i cani che si dimostrano affettuosi con chi li tratta male. Per quale motivo questi animali continuano a mostrarsi ben disposti e a scodinzolare verso chi non si comporta bene con loro? Ecco le principali ragioni secondo gli etologi.
Esistono diverse ragioni per le quali i cani tendono a scodinzolare anche verso chi li tratta male. A spiegarle sono gli stessi etologi.
I cani sono animali sociali, che tendono ad affezionarsi a chi li cresce anche se li tratta male o non mostra alcuna cura nei loro confronti. I motivi per cui un cane tende a comportarsi in questo modo possono dipendere da diverse cause, dalla dipendenza forzata allo stato psicologico di disagio alla necessità di sopravvivenza.
Ogni atteggiamento assunto dai cani ha un suo significato intrinseco. Alcuni comportamenti sono frutto di secoli di addomesticamento nella storia evolutiva di questa specie, che ha imparato a interagire con gli esseri umani verso i quali mostra un’intelligenza emotiva superiore a quella dei gatti. In altri comportamenti assunti dai cani, invece, è possibile riscontrare le antiche origini della specie.
Come nella maggior parte degli animali sociali, la ricerca di un contatto fisico è molto presente nei cani. Sollevare la mano di una persona con il muso è un gesto utilizzato dal cane per intessere relazioni sociali con chi considera parte del suo branco. Questo comportamento è alla base del rafforzamento della fiducia e dell’affetto reciproci. Anche scodinzolare è un modo per attirare l’attenzione degli umani, anche di quelli che possono mostrarsi crudeli.
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I cani, animali sociali, sono portati per loro natura a creare un legame di attaccamento con coloro che li nutrono e crescono. Questo legame si sviluppa nella maggior parte dei casi anche nei cani che vengono maltrattati. I quattro zampe potrebbero però sviluppare un legame emotivo con i proprietari che li maltrattano come meccanismo di sopravvivenza e non come innato senso di affetto.
In alcuni casi, i cani accuditi da persone che non li trattano con rispetto vivono una condizione di disagio psicologico causato da bisogni specifici e atteggiamenti contrastanti da parte di chi se ne occupa. I bisogni di appartenenza a un gruppo sociale e il comportamento aggressivo o violento da parte dei componenti dello stesso gruppo sociale determinano uno stato di confusione e disagio nel cane.
Tra le ragioni che spingono un cane a voler bene anche a chi lo maltratta vi è poi la paura dell’abbandono e della solitudine. Il comportamento dei cani che si affezionano a chi non li tratta con rispetto è complesso da comprendere. La mancanza di alternative, la dipendenza per la sopravvivenza e il rispetto per il capobranco umano sono alla base del funzionamento di questi rapporti. (di Elisabetta Guglielmi)
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