Si chiama Contender e di certo non ne hai mai visto uno simile: è lo squalo bianco maschio più grande del mondo.
Di sicuro neppure gli esperti che lo hanno scoperto potevano immaginare che fosse così imponente: si tratta di Contender, lo squalo bianco maschio più grande del mondo che è stato avvistato nelle acque della Florida, in pieno Oceano Atlantico. Una leggendaria scoperta che risale a poco più di un mese fa ma che ha fatto luce su un mondo nuovo riguardo questo cetaceo di cui si conosce ancora poco ma che negli anni sarà studiato dal team di esperti di Ocearch.
Può essere molto inquietante pensare che si tratta di un predatore, ma molto più grande di tutti quanti gli altri. Infatti, pur appartenendo alla specie Carcharodon Carchiarias, questo esemplare maschio è più imponente degli altri in quanto alla stazza: 750 kg per oltre 4 metri di lunghezza.
Nonostante la sua mole, questo esemplare di squalo bianco (ne era stato visto uno proprio al largo dell’isola di Lampedusa) è in grado di percorrere lunghe tratte, come quella di 270 km dal giorno del suo primo avvistamento, il 17 gennaio scorso: infatti i suoi movimenti di migrazione saranno presi in esame nei prossimi anni.
Il suo nome ‘Contender’ gli è stato affibbiato in onore di Contender Boats, il partner di lunga data con le sue navi da pesca sportiva, utilizzate nelle missioni di ricerca del team di esperti. L’esemplare è entrato di diritto a far parte dello studio sui cetacei che popolano l’Oceano Atlantico e che partecipa dunque alla missione Ocearch per i prossimi 5 anni.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Uno squalo balena nuota nelle profondità del mare: è lui il pesce più grande al mondo
Già prima di lui era stata scoperta una femmina di squalo lunga quasi 7 metri, la più grande mai avvistata prima di allora, e ribattezzata ‘Deep Blue’, ma si trattava appunto di un esemplare femminile. Insieme a Contender sono sotto esame anche altri due esemplari di squalo bianco, ovvero Danny e Kando.
Tutti e tre ora sono studiati e i risultati di queste ricerche sono pubblicati e resi disponibili sulla piattaforma Ocearch Global Shark Tracker. Si tratta di una ricerca multidisciplinare che si è posta come obiettivo quello di capire i movimenti di questi esemplari durante i mesi invernali.
Si vuole riuscire a capire se tutti questi squali trascorrano il tempo nel sud-est e quanto a lungo ci restino. Le ricerche sono iniziate con il prelievo di alcuni campioni vitali per raccogliere informazioni sulla loro alimentazione e sui loro cicli riproduttivi. Infatti grazie ai risultati, si riusciranno ad individuare i tempi dell’accoppiamento degli squali in età riproduttiva, ma non solo.
Infatti questi dati riusciranno a fornire informazioni più precise sugli agenti ambientali di stress e dannosi per la loro salute, come ad esempio l’esposizione ad alcuni tipi di tossine.
Francesca Ciardiello
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