L’intelligenza artificiale (AI) può aiutarci a comprendere i nostri animali: ecco come

Vorresti parlare con il tuo amico a quattro zampe o con un delfino? L’AI può aiutarci a comprendere i nostri animali. Vediamo insieme come.

Il desiderio di ogni persona che condivide la propria vita con un animale domestico, ma anche di coloro che non hanno questo piacere, è quello di poter parlare tu per tu con il proprio amico peloso.

Abbiamo imparato con il tempo a comunicare con i nostri animali domestici osservando il loro linguaggio del corpo e i loro atteggiamenti.

Ma se vi dicessi che grazie all’intelligenza artificiale un giorno potremo parlare con il nostro amico a quattro zampe? Nel seguente articolo vedremo insieme come l’AI può aiutarci a comunicare con gli animali.

L’AI può aiutarci a comprendere gli animali

L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico sono da molti anni utilizzati per analizzare e tradurre i vari linguaggi che presenta l’essere umano. Ciò infatti ha portato alla creazione di dispositivi intelligenti a comando vocale.

Tuttavia oggi giorno l’intelligenza artificiale viene utilizzata dai ricercatori anche per studiare la comunicazione degli animali. Infatti l’ESP (Earth Species Project), un’organizzazione no profit della California, lavora già da anni nella programmazione di sistemi di apprendimento automatico che possano decodificare il linguaggio della comunicazione degli animali.

Questo comporta l’analisi di dati che comprendono comunicazione orali, visive e fisiche (comportamenti) degli animali. Secondo gli esperti l’obiettivo è quello di comprendere in che momento l’animale produce un segnale di comunicazione che sia visivo, fisico o orale, come l’animale che riceve tale segnale reagisce e soprattutto quali segnali sono importanti per comprendere le azioni che poi presentano gli animali.

Secondo gli esperti l’intelligenza artificiale può decodificare il linguaggio degli animali grazie anche alla grande quantità di dati che si hanno sulla comunicazione degli animali. Tali dati vengono raccolti dai dispositivi di registrazione e dai sensori presenti nell’habitat degli animali.

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Come l’intelligenza artificiale decodifica il linguaggio degli animali

L’Earth Species Project nell’ottobre del 2022 ha progettato un sistema chiamato BEANS (Benchmark of Animal Sounds), ossia un sistema di analisi dei segnali di comunicazione animale che applica algoritmi dell’intelligenza artificiale alle basi di dati bio-acustici, per individuare modelli di suoni ripetuti utili a decodificare il linguaggio degli animali.

Tale sistema è basato su vari step. Prima di tutto vengono raccolti i vari dati che saranno il materiale su cui si baserà lo studio. Dopodiché vi saranno degli strumenti che possono essere utili ai vari ricercatori per confrontare gli studi provenienti da vari gruppi di ricerca.

Successivamente si passa alla decodificazione. In questo step vengono applicati dei modelli basati sull’intelligenza artificiale per tentare di comprendere i dati raccolti, facendo attenzione ai suoni ripetitivi che giustificano un determinato comportamento dell’animale.

Infatti i ricercatori dell’ESP stanno sviluppando dei modelli per poter capire se alcuni vocalizzi degli animali possano predire alcuni loro comportamenti. Infine, come ultimo step, vi è la realizzazione di vari esperimenti.

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Questi ultimi consistono nel riprodurre i segnali di comunicazione (studiati precedentemente) verso l’animale, in modo tale da osservare se quest’ultimo modifichi il suo comportamento o se presenti lo stesso comportamento che è stato studiato.

Sebbene possa sembrare un processo semplice, non lo è affatto. Infatti comprendere il linguaggio degli animali, che siano delfini, scimmie, cani o gatti, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale potrebbe essere complicato, anche perché proprio come l’essere umano, ogni specie di animale può presentare uno o anche più suoni e gesti per comunicare tra di loro.