Leggende sui gatti: l’aneddoto biblico sui mici dell’arca di Noè

Leggende sui gatti: l’aneddoto biblico sui mici dell’arca di Noè

Le leggende sui gatti sono davvero tantissime, conoscete quella dell’arca di Noè? Ecco cosa sapere su questo curioso aneddoto.

Gatti leggenda arca di noè
(Foto Pixabay)

I mici sono creature magnetiche, che sembrano possedere attributi divini. Non è un caso che siano protagonisti di molti miti e leggende di stampo religioso. Scopriamo insieme la leggenda riferita all’episodio biblico di Noè, che spiega poeticamente la nascita dei gatti.

Religione e felini domestici

Dall’antico Egitto alla Thailandia, sono numerosissime le civiltà che hanno subito il fascino di questo animale misterioso ed elegante.

I gatti possono avere mal di testa
I gatti possono avere mal di testa? Scopriamolo insieme (Foto Adobe Stock)

Anche in ambito religioso, i felini domestici sono stati spesso venerati alla stregua di vere e proprie divinità.

Non a caso, i gatti sono diventati protagonisti di numerose leggende e aneddoti davvero sorprendenti.

Secondo i buddhisti, ad esempio, i mici favoriscono la trasmigrazione dell’anima dopo la morte, all’interno di un altro corpo. Il loro è un ruolo essenziale, perché ci avvicina al Nirvana.

I musulmani, invece, collegano la “M” sulla testa dei gatti soriani a un evento legato alla figura di Maometto: aggredito da un serpente, il profeta fu salvato da un micio e, per ringraziarlo, gli lasciò un simbolo che recava l’iniziale del suo nome sulla testa.

Anche nella cristianità c’è una bellissima leggenda sui gatti, che riguarda l’Arca di Noè, scopriamo insieme di quale si tratta.

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La leggenda dei gatti dell’arca di Noè

Tutti conosciamo la leggenda del diluvio universale: Dio mandò una grande inondazione come segno di punizione divina, con lo scopo di devastare la civiltà umana e il mondo.

gatto dizionario
(Foto Pixabay)

A sopravvivere al diluvio furono solo Noè e la sua famiglia, insieme a due esemplari di numerose specie animali, che potessero ripopolare il pianeta dopo la fine dell’inondazione.

Tra questi, però, non c’erano i gatti, che ancora non erano stati creati da Dio.

Una volta giunti sull’arca, si dovette fare i conti con la velocità di riproduzione dei topi, che proliferavano molto più velocemente rispetto alle altre specie.

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Noè tentò di arginarne la diffusione, ma non ci riuscì. Così, chiese aiuto a Dio affinché potesse limitare la loro riproduzione.

A questo punto, la divinità creò i mici, facendoli nascere dallo starnuto di un leone. Proprio grazie a loro, il numero dei topi iniziò a decrescere e sull’arca fu presto ristabilita una situazione di equilibrio.

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