I gatti sanno lavarsi da soli, lo sappiamo, ma a volte c’è bisogno di aiutarli un po’. Come lavare il gatto in casa in modo corretto e semplice? Vediamolo insieme.
Anche se i gatti sanno essere meticolosi toelettatori del loro corpo, ci sono momenti in cui hanno davvero bisogno di un bagno. A volte si infilano o vanno a finire in qualcosa di molto sporco ed appiccicoso, come fango, terreno, o linfa delle piante. Altre volte, hanno una condizione medica che richiede di far loro dei bagni regolari con uno specifico shampoo medicinale. Nonostante ciò, se proviamo a lavare il gatto in casa, la maggior parte delle volte non reagirà molto positivamente, il che può essere stressante sia per il micio che per noi padroni. Ma per fortuna, c’è qualcosa che possiamo fare per rendere il bagno meno stressante.
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Il nostro gatto può innervosirsi, eccitarsi o spaventarsi quando lo ricopriamo di acqua, quindi per ridurre ogni possibile danno che potrebbe causare, dovremmo tagliare le sue unghie prima di lavare il gatto in casa. Possiamo provare a farlo poche ore o anche un giorno o due prima del bagno, così che possa avere tutto il tempo necessario a calmarsi, in seguito, durante il bagno.
Facciamo molta attenzione a tagliare correttamente le unghie, andando sempre nei punti che non possono causare dolore o sanguinamento al nostro micio. Una buona pratica è dare qualche premio in cibo al micio come ricompensa. Questo lo farà sentire meglio e più calmo, anche nelle prossime occasioni.
Spazzolare il gatto è fondamentale: non dobbiamo saltare questo passaggio. Questo aiuterà a rimuovere eventuali nodi e grovigli nella pelliccia del nostro micio, che sarebbero estremamente difficili da rimuovere (e sarebbe anche doloroso per il gatto) quando il pelo è bagnato. Se al nostro gattino piace essere spazzolato, possiamo farlo rilassare un po’ in vasca usando il pettine.
A volte, possiamo addirittura usare il momento della spazzolatura per distrarre il micio abbastanza da riuscire a tagliare le sue unghie. Sarà un ottimo modo per fare due cose nello stesso momento, ma solitamente è meglio farlo in due: avremo bisogno di un’altra persona che ci aiuti.
I prodotti giusti sono fondamentali: uno shampoo per gatti è indispensabile. Possiamo cercarne uno presso un negozio di animali, o chiedere consiglio al nostro veterinario. In ogni caso, dobbiamo sempre leggere le istruzioni per verificare che sia adatto al nostro gatto e, se necessario, possiamo diluirlo con l’acqua.
L’uso del normale shampoo per umani, non solo può seccare la pelle del nostro gatto, ma può essere addirittura tossico per il nostro animale. Non dobbiamo usare nemmeno lo shampoo per cani, non è adatto ai felini.
Come possiamo far venire voglia al gatto di fare il bagno? La prima cosa che dovremmo fare è stancare il micio, così che sia nella miglior condizione possibile prima di farlo entrare in acqua. Questo lo renderà meno propenso a tentare la fuga, o a graffiare e mordere. Scegliamo un momento in cui il gatto è più calmo (solitamente dopo aver mangiato, è il momento migliore). Se il micio continua a comportarsi in modo troppo energetico, possiamo gioca con lui/lei il più possibile, così che la stanchezza giochi a nostro favore.
Altri consigli utili per avere un micio più tranquillo quando fa il bagno:
Teniamo la porta del bagno chiusa: questo impedirà al micio di scappare mentre fa il bagno, e se abbiamo più gatti, terrà fuori i suoi compagni. Un gatto che si lamenta o urla può spaventare il micio mentre lo laviamo, il che significa che andrà nel panico o graffierà, molto probabilmente. Quando dobbiamo lavare il gatto in casa, teniamo chiusa la porta del bagno per evitare ogni problema.
Abituiamo il gatto a stare in bagno, se non lo ha mai fatto prima. Se il bagno ha il gabinetto, teniamo il sedile del water abbassato durante tutta la procedura. In un momento di panico, il micio potrebbe saltare ovunque e cadere nella toilette! Allo stesso modo, se abbiamo una lettiera nella stessa stanza in cui laviamo il gatto, spostiamola in un’altra stanza per evitare che ci finisca dentro e sporchi ovunque.
Rendiamo sicura la vasca da scivoli e cadute. Usiamo un tappetino di gomma, o un asciugamano, nella vasca così che il micio non possa scivolare e abbia una base più comoda su cui stare. Mettiamo altri asciugamani sul pavimento: prepariamoci a schizzi e a cadute d’acqua fuori dalla vasca. Inoltre, teniamo a portata di mano qualche asciugamano (almeno una coppia), per quando finiremo di lavare il gatto e dovremo asciugarlo.
Un ottimo trucco per la vasca è usare una griglia da forno come “tappetino”: il gatto avrà qualcosa cui aggrapparsi, e può ridurre anche la possibilità che il micio graffi. Un’altra possibilità è una piccola griglia di raffreddamento, se non abbiamo una griglia di dimensioni adatte alla nostra vasca.
Prepariamo la vasca: riempiamola con qualche centimetro di acqua calda, ma non troppo calda, prima di portare il gatto in bagno, poiché alcuni gatti possono spaventarsi o innervosirsi con l’acqua corrente. Riempiamo due tazze grandi (o, se ne abbiamo uno a disposizione, un annaffiatoio), che ci consenta di dirigere il flusso d’acqua quando sciacquiamo il gatto. Evitiamo così di aprire l’acqua più del dovuto, che potrebbe spaventare il micio.
Non dobbiamo usare mai il soffione della doccia o il rubinetto, per fare il bagno al micio. La pressione dell’acqua sarà troppo forte, e può essere davvero troppo per il nostro gatto. Il bagno dovrebbe essere il più delicato e rilassante possibile, non dobbiamo dare l’impressione che il gatto stia subendo un attacco d’acqua.
Altra cosa fondamentale: preparare tutto prima e tenere tutto a portata di mano e pronto all’uso. Non avremo tempo di cercare qualcosa che non abbiamo, mentre il gatto è nella vasca da bagno, quindi dobbiamo essere pronti a tutto. Basterà essere preparati e calmi.
Indossare indumenti protettivi ci proteggerà da eventuali graffi. Indossiamo una felpa, un maglione, una maglia o una camicia a maniche lunghe, in modo che il gatto non abbia accesso alla nostra pelle nuda da graffiare. Possiamo indossare guanti lunghi, ma questi sono ingombranti e possono interferire con i nostri movimenti.
In ogni momento del bagno, prestiamo attenzione e cerchiamo di essere molto gentili quando gli strofiniamo la testa e la pancia, poiché queste sono aree sensibili del micio. È una buona idea indossare abiti che non sono nuovi, e che non ci dispiace bagnare o rovinare un po’.
Prima di tutto, ricordiamo che dobbiamo tenere sempre il controllo del gatto. Parliamo con lui/lei, con voce calma mentre lo/la laviamo. A volte, i gatti provano ad uscire dalla vasca. Se preferisce stare solo con due delle sue zampe nell’acqua, cerchiamo di spostarlo verso la parte posteriore della vasca, e lasciamo che stia in piedi su due zampe. Facciamo sempre del nostro meglio per tenerlo fermo.
Sarebbe ideale utilizzare un’imbracatura, adatta per tenere in sicurezza il gatto nella vasca. Questo accessorio (un po’ come una pettorina) ci consente di tenere il micio nella vasca da bagno, mantendolo/a per l’imbracatura invece che per la pelle, rischiando di sfregare il suo collo, il che potrebbe ferire il gatto.
È più facile fare lavare il gatto in casa con l’aiuto di qualcuno: due persone possono aiutarsi a vicenda, specialmente se il micio è piuttosto forte e decide di scalciare e scappare. Una persona può tenerlo per la collottola, mentre l’altra lo bagna. Dovremmo sempre pianificare di farlo il più rapidamente possibile, ma senza fretta. Assicuriamoci che il gatto possa respirare comodamente mentre viene trattenuto.
Evitiamo di combattere contro il gatto. Non è mai raccomandato, visto che un gatto spaventato può fare molti danni ad un essere umano (o due). Potrebbe essere necessario iniziare semplicemente bagnando i piedi e le zampe, per poi fermarsi. Proviamo ancora un altro giorno, facendoci strada fino a arrivare ad un bagno completo. Se siamo nervosi o agitati del momento del bagno, anche il micio sentirà questa tensione, e risponderà essendo nervoso a sua volta.
Partiamo immergendolo il gattino solo dal collo in giù. Usiamo un po’ di acqua e shampoo per lavare il collo, il corpo, le zampe, la pancia e la coda del gatto. Iniziamo dal collo e lavoriamo progressivamente verso la coda, nella direzione della crescita del suo pelo. Laviamo sempre il gatto con un movimento da massaggio, in modo che si senta rilassato e calmo, non spaventato. Comportiamoci come se si trattasse di accarezzare il micio e pulirlo, e che questo momento nella vasca da bagno non è niente di speciale.
Teniamo lo shampoo lontano da occhi, naso, bocca e orecchie del gatto. Per evitare il più possibile di creare un’infezione all’orecchio, possiamo usare un piccolo batuffolo di cotone in ciascun orecchio. Non dimentichiamo di eliminarli alla fine del bagno. Il cotone può anche ridurre il rumore e semplificare il lavoro riducendo il fattore “spavento” nel micio.
Se facciamo un bagno antipulci al micio, è meglio bagnare prima l’area intorno al suo collo. Le pulci cercano smpre di fuggire verso le aree asciutte del pelo, il che può significare un esodo di massa di pulci verso la testa ed il viso mentre facciamo il bagno. Un collo bagnato le terrà lontani dalla testa, e a contatto con lo shampoo antipulci e l’acqua.
Una volta finito, risciacquiamo lo shampoo accuratamente dal micio usando l’acqua nella vasca. Quindi, svuotiamo la vasca e sciacquiamo altre due volte con l’acqua pulita (quella che avevamo preparato), o con acqua calda dal rubinetto. È essenziale rimuovere tutto il sapone dal mantello del gatto: continuiamo a sciacquare, fino a quando l’acqua è completamente pulita e non notiamo bolle o residui di sapone.
Diluire lo shampoo prima di iniziare ci aiuterà a evitare di usare per errore troppo sapone o detergente, che dovremo poi risciacquare ancora più a fondo, in seguito. Se il gatto ha un pelo lungo e spesso, questo processo richiede ancora più tempo. Ci vuole molta pazienza, ma è fondamentale pulire completamente il sapone e lo shampoo.
Laviamo la faccia del gattino con acqua e una salvietta, non serve correre il rischio di turbare e ferire il micio con lo shampoo o il sapone negli occhi. Prendiamo quindi una salvietta bagnata (adatta agli animali), e passiamola delicatamente lungo il viso del gatto, spazzando via la pelliccia dagli occhi e dal naso, fino a quando avrà viso, testa e orecchie puliti.
Se il gatto non ha dimostrato di essere tranquillo durante il bagno, potremmo prendere in considerazione l’idea di lasciare questo passaggio per la prossima volta, e di chiudere qui il bagno anche se un po’ sconfitti. Non dobbiamo inoltre mai forzare la faccia del gatto sott’acqua. Questo farà di certo andare nel panico totale il micio, che si ribellerà in modo anche aggressivo.
Per tutto il tempo del processo di lavare il gatto in casa, dobbiamo sempre far attenzione a ogni segno di panico e angoscia. Se è troppo spaventato da qualsiasi cosa stiamo facendo, fermiamoci immediatamente. Non c’è motivo di continuare il micio è eccessivamente stressato, o se noi o lui/lei si può fare male.
Restiamo sempre calmi con il gatto durante il suo primo bagno. Non dobbiamo fare nulla che lo possa sconvolgere notevolmente, e lo faccia aver paura del prossimo bagno. È meglio prendere le cose lentamente, in modo da poter riprovare la prossima volta con più calma.
Usiamo un panno umido, se il gatto protesta davvero tanto durante il bagno: rimuove lo sporco esterno e pulisce bene. Possiamo anche trovare nei negozi di animali, dei panni trattati che non hanno bisogno di acqua per lavare il gatto in casa in modo semplice.
Eliminiamo l’acqua dal gatto: prendiamo un asciugamano e strizziamo via delicatamente quanta più acqua possibile dalla sua pelliccia. Quindi, avvolgiamo il gatto nell’asciugamano e strofiniamo delicatamente. Quando l’asciugamano si bagna, passiamo ad un altro, asciutto. Non fermiamoci, fino a quando l’asciugamano sarà asciutto.
Quando eliminiamo l’acqua dal micio, facciamolo con un movimento leggero, come se fosse un massaggio. Potremmo anche scaldare prima gli asciugamani nell’asciugatrice, cosa che molti gatti trovano confortante. Ancora una volta, dobbiamo collaborare con il nostro gatto. Se non ci permette di continuare ad asciugarlo/a con gli asciugamani, rispettiamo i suoi tempi, e fermiamoci un attimo.
I gatti a pelo corto possono finire di asciugarsi anche nella stanza da bagno, purché siano lontani dalle correnti d’aria. Apprezzeranno una fonte di calore (come una stufa o il bocchettone dell’aria calda) ed un asciugamano asciutto su cui sedersi. Con i gatti a pelo lungo, dovremo usare un pettine e molti più asciugamani. I peli lunghi si annodano più facilmente da bagnati, quindi è meglio pettinare la pelliccia del gatto fino a quando non è completamente asciutto.
Se il gatto non ha paura dell’asciugacapelli, possiamo usare un phon, ma con un settaggio non troppo caldo, per finire di asciugarlo a distanza. Evitiamo di usare un phon troppo caldo sui gatti, perché potrebbe bruciarli e causare ancora più traumi.
Un premio per il gatto, quando abbiamo finito di lavarlo, è proprio un nostri dovere. Se vogliamo che il gatto abbia mai voglia di fare di nuovo il bagno, dobbiamo fare in modo che abbia un’associazione positiva con l’intero processo. Diamo un premio in cibo, un po’ di erba gatta o qualche altra prelibatezza tra le sue preferite. Possiamo persino dargli un premio esclusivo, che daremo solo in occasioni eccezionalmente rare.
Ovviamente anche le coccole e le lodi sono d’obbligo, prestando molta attenzione quando il bagno è finito. Probabilmente si sentirà un po’ vulnerabile e spaventato se non sente di essere amato, quindi il nostro affetto farà una grande differenza.
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Creiamo delle stazioni di balneazione separate usando due secchi. Riempiamo i secchi per metà con acqua calda (come prima, non troppo calda). Immergiamo il gatto in un secchio e, usando un panno, assicuriamoci che sia completamente bagnato. Quindi, massaggiamo una piccola quantità di shampoo per gatti su tutta la pelliccia. Mettiamo il gatto nell’altro secchio per risciacquare il pelo, fino a quando il sapone non è sparito.
Questa tecnica può essere eseguita all’esterno se il clima è caldo e soleggiato. Saranno necessarie due persone, poiché molto probabilmente il micio cercherà di scappare. Questa tecnica non è raccomandata per i gatti che vivono solo all’interno, e che non sono abituati a stare fuori.
Possiamo lavare il gatto in casa, usando la doccia. Assicuriamoci però che il gatto abbia una buona trazione sul fondo (un piccolo asciugamano o un tappetino di gomma), e che la doccia abbia una porta di chiusura, non una tenda, per evitare che il gatto possa scappare.
Assicuriamoci di avere un lungo tubo per bagnare completamente il gatto, poi passiamo ad insaponarlo, sciacquarlo per eliminare tutto il sapone, e quindi procediamo con l’asciugatura. Utilizziamo sempre un flusso d’acqua delicato, e manteniamo bassa la pressione dell’acqua.
Alcuni gatti sembrano proprio adorare di restare sotto la doccia, e potrebbero non preoccuparsi di questo approccio, ma molti altri gatti trovano spaventoso il suono dell’acqua corrente. Questa tecnica può provocare lesioni a noi e al gatto, se il nostro pelosetto è spaventato.
Alcuni gattini si sentono più sicuri in uno spazio chiuso e possono anche essere più facili da controllare. Se abbiamo un gatto più piccolo o molto spaventato, proviamo a fare il bagno nel lavandino o in una vasca più piccola, all’interno della vasca. Possiamo poi riempire la piccola vasca o il lavandino con qualche centimetro di acqua, lavare il gattino e procedere come al solito.
Questo può anche funzionare con un gattino più grande a cui piacciono anche piccoli spazi. Mettiamo un asciugamano di spugna sul fondo della vasca, in modo che il micio possa sentirsi sicuro affondando gli artigli in qualcosa che rimanga stabile. Possiamo anche applicare una pressione (leggera, o al massimo media) sulla schiena del tuo gatto e usare un tono calmante per alleviare la sua ansia.
Se il nostro gatto è molto oleoso, consideriamo di usare l’amido di mais invece dell’acqua per lavarlo. Spolveriamo il gatto con l’amido di mais ed accarezziamo delicatamente il suo pelo per strofinare a fondo l’amido nella sua pelliccia. Lasciamo riposare per circa venti minuti e poi spazzoliamolo via. Questa tecnica è molto meno traumatica dell’uso dell’acqua, ma non dovrebbe essere usata in caso il gatto abbia qualcosa di velenoso sulla pelliccia.
F. B.
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