La vita del pesciolino rosso può variare dai pochi giorni agli anni. Perché succede questo? Piccoli consigli per farlo vivere il più a lungo possibile
La decisione di portare in casa i pesciolini rossi è subito seguita da una domanda: quanto vivranno? La vita di un pesciolino può durare anni e a volte semplicemente dei giorni. In natura il Cassius auratus, noto come pesciolino rosso, è tra gli animali più longevi e può arrivare addirittura ai 30 anni e raggiungere un peso di 3 kg. Partendo da questo, perché allora alcuni di questi piccoli animaletti rossi muore dopo poco tempo?
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L’habitat del pesciolino
Per garantire una lunga vita al pesciolino rosso è fondamentale garantire loro un habitat adeguato. Prima regola da tenere bene a mente è abbandonare l’idea della boccia tonda che molto spesso viene pubblicizzata e iniziare a pensare ad un acquario che contenga almeno 20 litri d’acqua per pesciolino.
L’acqua dei pesci è come l’aria per noi, se non si cambia mai non si sta molto bene, giusto? Per i piccoli amici è lo stesso e fare questo lavoro non è molto impegnativo perché basta cambiare l’acqua una volta a settimana. C’è un però! Non va cambiata completamente bensì meno della metà.
Altra cosa da ricordare quando si compra l’acquario è di rifornirsi di tutti gli strumenti necessari per la manutenzione e pulizia: filtro meccanico per togliere residui quali cibo o “bisognini” e il termostato per mantenere una temperatura costante.
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I cibi consentiti
Il pesciolino rosso fa parte della famiglia degli onnivori. Tendenzialmente il cibo che viene più comunemente dato ai pesciolini è il mangime, ma con il passare del tempo questo può provocare infezioni alla vescica catatoria.
Meglio quindi optare per cibi più naturali. In natura i pesci mangiano piccoli crostacei, pulci d’acqua, pesciolini piccoli piccoli, lombrichi e piante acquatiche. Con cibi più comuni e facilmente reperibili si possono creare due categorie.
La prima è quella della frutta e verdura: ceci, piselli, basilico, cavolfiore, broccoli, zucchine, lattuga, carote, mela e banana. La seconda categoria è invece di origine animale: seppia, calamari, cozze, merluzzo, sgombro e tonno.
Altra raccomandazione da fare: è meglio evitare cibi industriali e prediligere quelli naturali poiché non contengono additivi come sale, olio e pepe. Importante, inoltre, è ricordarsi di tagliare il cibo in pezzetti molto piccoli.
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I cibi da evitare
Dopo aver capito quali sono i cibi da poter dare ai pesciolini rossi, bisogna far chiarezza anche su quelli da evitare per non rischiare problemi di salute.
Tra questi troviamo: dolci, cioccolato, zucchero, pane (molliche comprese), farina e formaggi. Uno degli alimenti citati può provocare nel pesce: infiammazioni, malattie e problemi di digestione.
Ma quante volte devono mangiare? Generalmente va dato loro del cibo due volte al giorno in quantità che si può capire con il tempo. Ad esempio, se trascorsi cinque minuti i pesci non hanno terminato la razione, significa che la quantità era maggiore. Nel caso invece di mangime acquistato, le quantità sono espresse nella confezione.
Isabella Bellitto