La mia gatta è diventata mamma ma sembra non fidarsi più di me: come riconquisto la sua fiducia?

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By Francesca Ciardiello

Curiosita, Gatti

Bisogna conquistare la sua fiducia prima di darle una mano coi suoi gattini: cosa fare se mamma gatta non si fida di te.

Gatta coi cuccioli
Gatta coi cuccioli: cosa fare se la mamma non si fida di noi (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Per poterla aiutare nella gestione dei suoi piccoli appena nati è importante che non manchi la fiducia tra l’essere umano che vuole dare le cure e la gatta che ha appena partorito. Ma cosa fare se mamma gatta non si fida di te e non vuole farti toccare le sue piccole creature? Una serie di utili indicazioni per farsi accettare dalla figura materna felina e capire quali sono le cause della sua diffidenza.

La gatta è diventata mamma: come si comporta

La gatta di casa ha avuto finalmente i suoi cuccioli e si mostra una madre presente e amorevole: solitamente quando non ci sono problemi post-partum, le gatte sono sempre molto affettuose e protettive con i loro cuccioli. D’altra parte fa tutto parte dell’istinto felino, anche se alle volte può comportarsi in maniera esattamente opposta, allontanando i suoi cuccioli e trattandoli ‘male’: mamma gatta dopo il parto può avere anche dei comportamenti mostruosi nel post-partum.

Gatta e cuccioli
Cuccioli con mamma gatta: come farla fidare di noi (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Mamma gatta, oltre ad essere il primo riferimento affettivo dei suoi cuccioli (che non bisogna mai toccare alla nascita), è anche una fonte di insegnamenti di vita per loro: insegna loro a lavarsi, a coprire i bisogni e ad andare a caccia. I suoi piccoli impareranno con l’esperienza, imitando i comportamenti della madre. Il momento più difficile per un gattino e anche per la madre, sarà quello del distacco dovuto allo svezzamento dei gattini.

Mamma gatta non si fida di te: come si intuisce?

Da cosa è possibile intuire che mamma gatta non si fida di noi? Perché non sembra felice quando ci avviciniamo a lei e ai suoi cuccioli, anzi se ne tiene alla larga. E’ possibile che addirittura arrivi a nascondere alla nostra vista i suoi piccoli e li sposti più lontano appena ci vede avvicinarci. Nei casi peggiori il suo istinto iperprotettivo potrebbe indurre la gatta addirittura a soffiarci contro e a mostrarsi aggressiva nei nostri confronti.

Si sa che i gatti possono essere animali molto diffidenti, ma come capire se il gatto si fida di te non è difficile se si colgono alcuni segnali; ma i felini sanno essere anche molto amorevoli e affettuosi, seppur in modo diverso dagli altri animali, come ad esempio accade coi cani. Negli esemplari femminili, soprattutto quando diventano madri, è facile riscontrare degli atteggiamenti molto sospettosi nei confronti anche di coloro che non sono estranei.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Mamma gatta non allatta i suoi cuccioli? Ecco perché e come aiutarla

Mamma gatta non si fida di te: cosa posso fare per rimediare?

In questa situazione di diffidenza e poca fiducia cosa possiamo fare per migliorare il nostro rapporto con mamma gatta e poter finalmente aiutarla ad accudire i suoi cuccioli? Di sicuro mostrarsi frettolosi e invadenti non piacerà alla gatta che ha appena partorito, quindi è bene non forzarla ad avere a tutti i costi un contatto con noi: è sempre meglio aspettare che sia lei ad avvicinarsi e magari a toccarci per prima.

Gattino
Toccare i cuccioli: mai forzare i tempi se la mamma non si fida di te (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Meglio iniziare a creare un rapporto a distanza offrendo del cibo o proponendo dei giochi da fare insieme al gatto: possiamo lasciare la pappa lontano da lei e aspettare che venga a prenderselo e fare lo stesso con i passatempi. Impariamo a studiare il linguaggio corporeo del gatto e a cogliere quei segnali che ‘preannunciano’ un attacco da parte sua.

Non esiste un tempo predefinito che deve passare prima che la gatta si fidi di te, ma è ovvio che con una persona estranea potrebbe impiegarci più tempo. Mai affrettare i tempi e soprattutto non forzare alcun contatto con i piccoli nati, che non si toccano anche perché il nostro odore potrebbe contaminare il loro e fare in modo che la mamma non li riconosca più.

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