Pesci rossi liberati in natura che diventano giganti, tartarughe domestiche abbandonate trasformate in selvatiche: una vera invasione.
Perché non dovremmo liberare i pesci rossi o altri animali in natura? Non solo perché abbandonare un animale è sempre una cosa crudele, ma anche perché possono avere un impatto davvero impressionante sull’ecosistema e l’ecologia del mondo. Possono crescere fino a diventare giganti, possono riprodursi velocemente e migrare ovunque: un danno enorme per l’ambiente.
Quando un animale domestico si ritrova in un posto totalmente diverso dal suo luogo di origine, possono nascere gravi problemi per le specie autoctone.
Questo è il caso del lago Tahoe, negli Stati Uniti. Qui è stato trovato un vero e proprio mostro, un pesce rosso gigantesco lungo quasi 45 cm e dal peso di quasi 2 Kg.
E quando è stato trovato questo esemplare enorme da alcuni pescatori, sono stati avvistati anche altri 15 pesci rossi nella stessa zona. Questo significa che erano un gruppo e si riproducevano.
L’arrivo di quel pesce rosso, magari liberato dai precedenti proprietari, è motivo di preoccupazione per gli scienziati: questa è una specie invasiva, che può interferire con l’ecosistema del lago.
Non è chiaro agli scienziati se i pesci rossi siano stati introdotti da adulti o da piccoli, ma anche una creatura molto piccola può avere un grande impatto, se si trova in gruppo.
E i pesci rossi sono solo una delle molte specie di animali invasivi nel lago Tahoe: questo produce un consumo delle specie autoctone, e un aumento delle alghe.
Sempre per sottolineare che gli animali domestici non dovrebbero mai essere abbandonati, un altro caso esemplare sono le tartarughe che vengono rilasciate in natura.
Ogni anno molte specie tartarughe vengono abbandonate in natura, spesso le tartarughe dalle orecchie rosse, che sono la specie domestica più diffusa al mondo.
E chi pensa che piuttosto che tenere in casa questi rettili, sia meglio per loro lasciarle in uno stagno o in natura, sbaglia. A volte invece, questi animali scappano se tenute all’aperto.
Ma questi animali sono originarie di una zona precisa, e se rilasciate in un luogo diverso si impossessano dei punti di nidificazione e del cibo delle specie native.
I tutori dei parchi nazionali ed i ricercatori cercano di migliorare il problema con progetti di reintroduzione nell’habitat di origine di queste specie. Ma ovviamente non è semplice.
Il rilascio di tartarughe domestiche in natura, magari abbandonate in laghi, parchi o stagni, è un grosso ostacolo agli sforzi degli scienziati.
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Ma non sono solo pesci rossi e tartarughe domestiche a ritrovarsi abbandonati in natura, spesso in luoghi completamente diversi dai loro habitat originari.
Altri animali da compagnia che se rilasciati in natura possono causare gravi problemi all’ecosistema e alla fauna selvatica sono, ad esempio, conigli e gatti domestici.
Non solo è incredibilmente crudele abbandonare un animale, visto che potrebbe morire anche dopo solo pochi giorni o settimane, ma è un grande problema per gli altri animali.
Gli animali selvatici, infatti, devono già affrontare la sfida di trovare risorse e cibo necessari alla loro sopravvivenza. Gli animali abbandonati aumentano la competizione per tali risorse.
Se un animale domestico si adatta con successo al nuovo ambiente in cui si trova, solitamente la fauna selvatica viene lasciata in secondo piano, con gravi ripercussioni.
Per questo motivo, è sempre importante considerare prima di adottare un animale domestico se siamo davvero pronti a questo impegno. Non è giusto abbandonarlo, dopo.
Se possibile, inoltre, meglio adottare una specie autoctona così che se dovesse scappare e ritrovarsi in natura, saprebbe sopravvivere facilmente e senza problemi per gli altri animali.
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F. B.
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